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Articolo di Data Journalism

Il Lavoro in Italia

"L'Occupazione in Italia"

Introduzione:
In un'epoca in cui il mondo del lavoro subisce trasformazioni incessanti, ci proponiamo di analizzare dati chiave per gettare luce sulla situazione occupazionale in Italia. Questo articolo di Data Journalism si propone di fornire una panoramica completa del contesto e dei dati analizzati, offrendo una visione dettagliata della complessità delle dinamiche lavorative nel nostro paese.

Articolo Data Journalism - Blocco 1
Al cuore della nostra analisi si trova la realtà che il 40% della popolazione attiva italiana si trova disoccupata. Un ulteriore elemento di riflessione emerge dalla constatazione che circa 2 milioni di lavoratori superano le 40 ore settimanali previste per contratto, con una media di 50 ore settimanali. Le spese per le attività innovative sono per lo più al nord Italia che presenta la maggior parte delle aziende. La fascia principale delle persone in Italia lavora mediamente 40 ore a settimana (tra le 5 ore e mezza e le 8 ore al giorno).

Articolo Data Journalism - Blocco 2
Nel contesto di spese sostenute nelle attività innovative si nota un aumento radicale tra il 2016 e il 2018 nel nord Italia. Si può notare anche l’enorme diminuzione di spese sostenute al nord nel 2020 a causa della pandemia. Nel centro e sud Italia invece l’andamento è rimasto per lo più costante ma con una quantità di spese sostenute media molto più bassa rispetto al nord . 

Nell'ambito di Occupati medi per ore di lavoro l’andamento raggiunge un picco delle 40 ore di lavoro settimanali tra il 2009 e il 2012, dato molto simile anche tra gli anni 2017 - 2020. Si può notare che gli occupati in Italia mediamente lavorano 40 ore a settimana, con una fascia molto piccola che lavora tra l’1 e le 10 ore a settimana.

Articolo Data Journalism - Blocco 3
Alla luce di questi dati, emergono considerazioni cruciali. La distribuzione degli stipendi, con 22,7 milioni di italiani che guadagnano meno di 20.000 euro all'anno, svela disuguaglianze economiche significative. Il salario medio di 1600 euro solleva interrogativi sulla sostenibilità economica per un'ampia fascia di lavoratori che lavorano sempre di più e guadagnano sempre di meno.
La quantità di aziende nelle diverse zone geografiche con le spese sostenute dalle imprese per le attività innovative. Infatti il Nord che ha speso più di tutti è la fascia d’Italia con più aziende sul territorio con 2.261.256 aziende (49,8% delle aziende in Italia). Mentre il Centro pur avendo meno aziende rispetto al Sud Italia, 983.697 aziende (21,7%), ha speso più del doppio del Sud Italia, il quale presenta sul suo territorio 1.295.681 aziende (28,5%). Negli occupati per ore di lavoro invece si nota una costanza negli anni. Costanza che si prevede di diminuire nei prossimi anni grazie all’incremento di sistemi automatizzati per la semplificazione del lavoro.

In conclusione, i dati presentati mettono in risalto una realtà complessa e in costante evoluzione. Il nostro compito è ora quello di utilizzare queste informazioni per orientare politiche e strategie future, mirando a creare un ambiente lavorativo più equo e sostenibile per tutti i cittadini italiani attraverso l’uso delle tecnologie odierne.