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Articolo di Data Journalism

Articolo Data Journalism

Il progetto scelto dal nostro team Quattroalquadrato “LET’S WORK ABROAD: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO IN INGHILTERRA” è incentrato sull’apprendimento e il perfezionamento delle conoscenze sulla lingua inglese soprattutto per quanto riguarda il mondo del lavoro. Il progetto prevede un finanziamento di € 52.732,50 di cui € 31.639 provenienti dall’UE e € 21.093 dal Fondo di Rotazione. L’attuazione e la concretizzazione delle attività progettate è stata però ostacolata dalla pandemia e per questo motivo l’istituto ad oggi non ha utilizzato alcuna risorsa. 

 

Come già sottolineato è chiaro il valore formativo ed educativo del progetto che consente l’apprendimento o il perfezionamento della conoscenza della lingua inglese, lingua più parlata al mondo con oltre 400 milioni di madrelingua e 1,6 miliardi di persone che la comprendono e/o la parlano. Inoltre dalla ricerca English at Work emerge che è la lingua business per eccellenza e che è considerata importante da più del 95% dei datori di lavoro anche in Paesi non anglofoni. Anche in Italia un’efficace comunicazione in lingua è l’abilità maggiormente richiesta e ricercata e infatti le aziende testano tali conoscenze in fase di selezione, come confermato dal 98,5% dei recruiter intervistati. 

 

La conoscenza della lingua è diventata fondamentale dal momento in cui un gran numero di giovani, a causa della crisi economica e dell’assenza di lavoro, è emigrato all’estero. In particolare negli ultimi 10 anni il numero di italiani emigrati è più che raddoppiato: da 80.597 nel 2009 a 179.505 nel 2019.

 

Secondo il sondaggio proposto da Quattroalquadrato agli alunni dell IIS “G. A. Pischedda” Bosa, destinato a conoscere la loro opinione su tale progetto, emerge che: 

 

- Il 94,8% ritiene che stare in un ambiente in cui si parla abitualmente inglese possa aiutare a migliorarne la conoscenza;

- L’89,7% pensa che l’inglese sia importante nel mondo del lavoro;

- L’81% vorrebbe lavorare all’estero in futuro;

- Il 96,6% conferma che un’esperienza di alternanza scuola-lavoro all’estero possa essere utile per i propri progetti futuri.

 

Per ottenere più informazioni sulla realizzazione del progetto, Quattroalquadrato ha deciso di intervistare la dirigente: 

 

Quali sono le ragioni che hanno impedito la realizzazione di questo progetto?

 

Sostanzialmente la pandemia da Covid. Noi abbiamo risposto ad un avviso pubblico che è del 2018 ed avevamo intenzione inizialmente di realizzare il progetto nell’anno scolastico 2019/2020, poi nell’anno successivo, ma purtroppo la pandemia ce l’ha impedito. 

 

Pensa che il progetto potrà essere realizzato in futuro vista la situazione pandemica e la Brexit? 

 

Purtroppo abbiamo dovuto dichiarare la rinuncia al finanziamento per questo progetto a settembre del 2021 perché era la tempistica massima entro la quale avremmo dovuto realizzarlo e questo ci dispiace molto. Devo anche aggiungere che ho provato ad evitare la rinuncia mandando una richiesta di chiarimento sulla questione specificando che non avevamo potuto realizzarlo per le ragioni legate al Covid ma la tempistica era tassativa. Credo comunque che l’unica difficoltà che possa impedire la realizzazione di un progetto simile sia la pandemia. 

 

Ritiene che un progetto analogo abbia un valore formativo?

 

Assolutamente sì perché questo progetto, come altri simili, consente sicuramente di potenziare le competenze professionali e le cosiddette competenze trasversali per il raggiungimento delle quali noi lavoriamo tantissimo. Esperienze all’estero, in contesti differenti da quelli quotidiani, consentono sicuramente a chi le compie di sperimentare  esperienze di vita ma anche educative, formative e professionali. 

 

Ci sono stati progetti simili in passato e ci sono state ricadute positive?

 

Come progetti simili possiamo considerare quelli Erasmus di tirocinio formativo all’estero che tra l’altro nel passato hanno anche interessato alcuni alunni del liceo. Le ricadute sono sicuramente interessanti sempre per quanto riguarda l’esperienza di vita che i ragazzi hanno avuto modo di sperimentare, ma anche sul piano della motivazione, della professionalità e dell’orientamento.

 

Nonostante i fondi del progetto siano stati ritirati, in futuro, migliorata la situazione pandemica, ci saranno progetti simili perché come si è dimostrato dai dati raccolti l’inglese è fondamentale e questa esperienza è il modo più efficace per apprendere questa lingua.