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Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Gli anziani rappresentano la memoria storica.

Punto di partenza della ricerca

Il progetto sicuramente è estremamente importante per l’intera comunità di Acri, perché è dimostrato quanto lo stile di vita incida sull’invecchiamento di una persona e Acri, essendo un paese di montagna, offre già le condizioni ottimali per un corretto stile di vita; pertanto la scelta di effettuare la ricerca dei dati sul Centro diurno per anziani, è stata determinata da uno spirito di inclusione e ambizione di miglioramento sociale. L’abbandono è, difatti, sinonimo di faglia in una comunità e causa di problemi psicologici individuali, perciò l’integrazione e il confronto tra giovani e anziani è fondamentale affinché ciò non accada. Il centro è stato di grande aiuto a tutti gli anziani che avessero avuto bisogno di prendere parte ad esperienze collettive, per sentirsi componenti attivi di una comunità, difatti il suo scopo è proprio quello di migliorare le loro condizioni sociali e psicologiche, dandogli la possibilità di svolgere attività ludico-ricreative.

I principali obiettivi del nostro lavoro consistono nel:   

-Monitorare un progetto di vitale importanza per lo sviluppo del nostro paese;

-Verificare l’utilità del Centro e il suo effettivo utilizzo;

-Cercare di capire come dare il nostro contributo per dare supporto ad una generazione alla quale si dà spesso poca attenzione. 

Dati e informazioni trovate

I primi dati sono stati reperiti sul sito ascuoladiopencoesione.it e da qui è iniziato il nostro interesse e la ricerca. Per prima è stata contattata, in modalità sincrona, la dottoressa Natalia Altomari e le informazioni ricevute ci sono state d’aiuto per creare una base del progetto, ma sono state altresì fondamentali a livello formativo. "Gli anziani sono la memoria storica" è così che la dottoressa Altomari si è espressa per ricordarci di non metterli mai da parte e sottolineando che, come un testimone nella staffetta passa di mano in mano, così il tempo, la storia e il vissuto si tramandano di generazione in generazione. In secondo luogo, abbiamo preso preso contatti con il sociologo Gennaro Fabbricatore che si è occupato della realizzazione del Centro, ma siamo ancora in attesa di poter attingere alle fonti informative comunali. I diversi documenti fotografici trovati via internet, o fornitici da alcuni componenti del centro, ci saranno utili per la nostra ricerca e per ricostuire la storia del Centro stesso. La raccolta dei dati avverrà analizzando e mettendo insieme a loro volta le varie indicazioni apprese e quelle che ancora dovremo apprendere. 

Molti dei nostri sforzi, nelle prossime settimane, saranno rivolti alla ricerca di ulteriori informazioni sul progetto, in modo da poter individuare una serie di indicatori di avanzamento da poter monitorare e pubblicare attraverso i nostri canali social. 

Sicuramente, per raccogliere tali informazioni, dovremo interfacciarci con il presidente del Centro, il nostro referente ISTAT, l’Associazione Fidapa e il responsabile dei servizi sociali del comune di Acri. 

Le modalità principali di raccolta dei dati saranno quelle dell’intervista diretta e di analisi della documentazione amministrativa. 

Prossimi passi

Noi, come team, intendiamo impegnarci nell’analizzare quante più informazioni possibili sia relative al Centro per anziani, sia ad essi stessi; ponendo in prima linea non solo i metodi e i costi della realizzazione del progetto, i punti deboli e quelli di forza del territorio in cui nasce, ma anche le peculiarità, gli hobbies comuni e l’aspetto psicologico della terza età. Il fine della ricerca è, quindi, quello di conoscere e informare tanto sulla realizzazione, sul potenziamento e sulla riqualificazione del progetto, quanto sull’essenzialità dei rapporti intergenerazionali e sul ruolo che essi hanno all’interno dell’intera società. La nostra ambizione è quella di analizzare i meandri meno conosciuti, sperando di trarne beneficio a livello conoscitivo e comunicativo. Inoltre, ciò a cui vogliamo porre molta attenzione è scoprire quanto venga utilizzato questo centro e come viene visto dagli stessi anziani. Si possono mettere in atto, se necessario, azioni per rendere il Centro “migliore” dal punto di vista strutturale e di erogazione dei servizi? È diffusa nel nostro paese fra gli anziani la cultura del "ritrovarsi" fuori dalle mura di casa? Cercheremo di sapere attraverso i dati ISTAT il numero di anziani che rimane da solo e, attraverso studi scientifici, quanto lo stile di vita incida sull’invecchiamento.  

La nostra attività prevedrà prevalentemente 2 output: 

-Un andamento di monitoraggio civico, opportunamente aggiornato e disponibile online; 

-Un’azione di monitoraggio civico molto attiva fatta di video e articoli da divulgare sui media locali e canali social.