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Articolo di Data Journalism

Vengo anch'io? Io sì, tu no! Diversamente teatro

I luoghi pubblici d’intrattenimento e cultura (cinema, teatri e musei), sono per tutti?

Nel progetto di ristrutturazione del locale teatro Branciforti di Bagheria, è prevista una voce di spesa per il riammodernamento, eliminazione di barriere architettoniche o messa in opera di strumenti/ausili che garantiscano la fruibilità senza discriminazione?

Con l’espressione barriera architettonica, si intende qualunque elemento costruttivo che impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di servizi, specialmente per le persone con limitata capacità motoria: gradini, pendenze, spazi o passaggi stretti, strade non asfaltate, oggetti sporgenti ecc.

La legge assicura l’inclusività: tutti i cittadini devono avere il diritto di usufruire dei beni pubblici senza discriminazioni. Dal punto di vista dell’inquadramento generale, le norme relative alla disabilità trovano principale fonte ispiratrice negli articoli 2 et 3 della Costituzione:

  • La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”.
  • “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Inoltre come evidenziato dal secondo comma dell’art 3 è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona e l’effettiva partecipazione alla vita politica, sociale ed economica del Paese.

La tutela è imposta dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, firmata a New York il 13 dicembre 2006, ratificata dal parlamento italiano con la legge 3 marzo 2009, n. 18, che «al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita» obbliga gli Stati Parti ad adottare «misure appropriate per assicurare alle persone con disabilità, su base di eguaglianza con gli altri, l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o offerti al pubblico, sia nelle aree urbane che nelle aree rurali»

Si potrebbe proseguire con l’elenco di leggi, decreti, convenzioni, atti amministrativi circa la tutela e la fruibilità dei luoghi di cultura e ricreativi per le persone diversamente abili…ma quanto nella realtà ciò si concretizza?

In Italia, (dati Istat 2015) il numero di musei e strutture similari nei quali sono presenti ammodernamenti volti a facilitare l’accesso e la fruibilità a persone diversamente abili sono poco più di 600 su un totale di circa 3000, ovvero circa il 20%. Il nord Italia si allinea con questa media, mentre nel sud del Paese e nelle isole, il rapporto è più basso della media, circa il 16%. Sempre secondo dati ISTAT del 2013, meno del 10% dei disabili con più di 14 anni frequenta cinema e/o teatri, tra i non disabili la percentuale supera il 18%. E’ evidente che la minor presenza di strutture fruibili causa un conseguente calo della qualità di vita e partecipazione alla vita culturale nelle persone che non presentano autonomia motoria o di altro genere.

Declinando tutto ciò alla realtà locale, il finanziamento di 231 mila euro approvato per il teatro Branciforti si muove in tal senso? Quale porzione di tale finanziamento è stanziata per l’abbattimento di forme evidenti di discriminazione? La chiusura della struttura e i vari atti vandalici di cui è stato oggetto Teatro Branciforti ne hanno indubbiamente compromesso l’agibilità, la sicurezza in generale, ma ancor di più la garanzia per l’accesso alle persone con difficoltà motorie. Oltre alla reinstallazione della passarella che garantiva l’accesso ai disabili, quali altri adeguamenti e ammodernamenti sono previsti e progettati per l’inclusività? Si pensa all’adeguamento di posti a sedere, di corridoi o accessi privi di barriere architettoniche come pure la presenza di servizi alla persona.

In un territorio come quello afferente al comune di Bagheria, nel quale si avverte fortemente la mancanza di luoghi e spazi dedicati a presìdi culturali, bussa prepotentemente la necessità di sviluppare e concretizzare idee che possano colmare, in parte, il vuoto.