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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

TEAM VOID: UN’INDAGINE AD ALTO TASSO TECNOLOGICO

Nel corso dell’a.s. 2021-22 i ragazzi della classe 2F della scuola Secondaria di primo grado Michelangelo di Jesolo sono stati coinvolti nella sperimentazione Asoc: A Scuola di Open Coesione. Lo scopo di Asoc è quello di creare futuri cittadini consapevoli attraverso azioni di monitoraggio civico. I ragazzi hanno scelto di occuparsi del progetto VOID-Veneto Orientale Innovation District, il cui  obiettivo è quello di migliorare le competenze digitali dei cittadini grazie ad iniziative organizzate in spazi dedicati all’interno di Biblioteche e Centri per la terza età, chiamati palestre digitali. 

All’inizio del percorso i ragazzi si sono dati un nome e hanno scelto un logo, divisi in gruppi hanno poi iniziato a reperire le prime informazioni online sul loro progetto. 

Nella seconda fase hanno iniziato la raccolta di dati primari attraverso un questionario in modalità online, che è stato sottoposto dagli allievi stessi, ai loro parenti più anziani e ai frequentatori delle palestre digitali. Le domande inserite nel questionario sono state condivise da tutta la classe, anche seguendo alcune indicazioni dell’esperta dell’Istat dott.ssa Susi Osti.

Nella prima sezione “Qualche domanda su di te” sono stati inseriti quesiti di carattere generale su età, genere, comune di residenza, livello di istruzione e occupazione. Nella seconda parte del questionario, invece, si sono predisposte domande specifiche inerenti il rapporto degli intervistati con le tecnologie digitali.

Per rendere maggiormente efficace l’indagine gli studenti hanno preferito prendere in considerazione un campione composto da individui con età minore di quindici anni e maggiore di sessanta, per poter confrontare le abitudini digitali di due generazioni che rappresentano gli utenti tipo delle palestre digitali. I minori di quindici anni sono, inoltre, anche la categoria di appartenenza degli studenti autori del monitoraggio, un aspetto che rende ancora più interessante l’indagine svolta.

Hanno risposto adeguatamente al questionario circa cinquanta ragazzi e cinquanta anziani, il modulo Google è stato somministrato agli utenti della scuola tramite registro elettronico, ai frequentatori del Centro Anziani Pertini e ai membri dell’Associazione Auser, grazie al supporto dell’Associazione Monsignor Giovanni Marcato, e agli utenti delle palestre digitali grazie agli animatori juniores del progetto VOID.

Gli analisti, con l’aiuto dell’head of research e dei designer, hanno tratto da queste risposte i dati utili per costruire una serie di grafici attraverso l’App Fogli di Google, inseriti poi in un’infografica elaborata con il software Venngage.

I grafici si sono rivelati uno strumento essenziale per visualizzare in maniera efficace le informazioni raccolte. Dalla prima immagine appare chiaramente che lo strumento ad accomunare ragazzi e anziani è lo smartphone, scelto dal 90% degli under 15 e dall’87% degli over 60, mentre il pc (82%) e il tablet (63%) sono preferiti solo dai più giovani. I dati ottenuti sono in linea con quelli del 17esimo Rapporto Censis del 2021, da cui abbiamo ricavato i dati secondari inseriti come riferimento.

Per informarsi gli over sessanta usano soprattutto la TV (93%), mentre i ragazzi preferiscono cercare notizie online grazie allo smartphone (84%).

Per quale scopo gli intervistati utilizzano solitamente le tecnologie digitali? Il terzo grafico lo illustra in modo chiaro: principalmente per cercare informazioni (67% degli under 15, 76% degli over 60) e comunicare (67% degli under 15, 76% degli over 60), mentre solo per i ragazzi rappresentano un passatempo (86% degli under 15, 37% degli over 60).

Gli under 15 dedicano abitualmente alla tecnologia più di un’ora al giorno (88%), mentre la metà degli over 60 le dedicano abitualmente meno di un’ora (54%).

I due grafici successivi raccontano il rapporto degli intervistati con i social; il 90% dei ragazzi e il 67% degli over 60 dichiarano di farne uso, i ragazzi preferiscono WhatsApp (88%), YouTube (61%), TikTok (48%), Instagram (33%). A causa della pandemia, è aumentato per questa categoria di utenti l’uso delle piattaforme per videoconferenze (37%). Gli over 60 invece prediligono WhatsApp (76%) e Facebook (41%).

Nell'ultimo grafico si ritrovano i dati relativi all’autovalutazione delle competenze informatiche, si può notare che la maggior parte degli under 15 si è assegnata un voto positivo (86%), mentre il 69% degli over 60 reputano insufficienti le proprie competenze.

I risultati emersi hanno in gran parte confermato i dati della ricerca Censis utilizzata dal Tema Void come riferimento. Un aspetto che colpisce di quel documento è l’aumento dell’uso di internet, non omogeneo in tutta Italia, infatti mentre nel nord-ovest l’utenza passa dal 77,8% al 88,4% nel nord-est cala da 82,1% a 79,6%, sale anche nel Centro da 81,5% a 88,4%, nel Sud resta stabile da 77,5% a 79,1%. Una domanda che i novelli statistici si sono fatti è: perché in tutta Italia l’uso di internet è aumentato, tranne che nel nord-est? Un’ulteriore indagine li aspetta per trovare nuove risposte.