Contatti

Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

LA GROTTA VERDE

Il punto di partenza nell’affrontare questo progetto per noi è stato la visione di varie foto circa la Grotta Verde, e così, spinti dalla bellezza di questo luogo, abbiamo deciso di intraprendere un percorso che, per quanto ambizioso, potrebbe portarci ad ottenere grandi risultati. Crediamo fermamente che la Sardegna sia uno dei paradisi terrestri e consideriamo un gran peccato il fatto che per certi versi sia ancora “da scoprire”: posti meravigliosi come la Grotta Verde rimangono nascosti, difficilmente raggiungibili e non godono dell’apprezzamento che meritano. Confidiamo nel fatto che, con impegno e con un lavoro meticoloso, potremmo arrivare a smuovere qualcosa che sino ad ora è rimasto dormiente e a suscitare nella Regione un interesse che non si è mai precedentemente manifestato. I nostri obbiettivi sono molti: permettere la costruzione di una pista pedonale di accesso (adiacente alla strada provinciale), il ripristino della - esistente - scalinata di accesso esterna, la realizzazione di nuovi camminamenti nel percorso interno alla grotta, la realizzazione di un sistema di illuminazione adeguato interno della grotta, la cartellonistica di base in spazi attrezzati e un sistema di monitoraggio dei parametri chimici e fisici. Tramita vari incontri e dibattiti con gli Esperti speriamo (e vogliamo) acquisire sempre maggiore conoscenza circa l’argomento per poterci poi rivolgere con sicurezza ad un ente ancora più grande. Quando abbiamo scelto questo progetto era stato già iniziato da altri team prima di noi, l’obiettivo circa i fondi necessari è di 850.000 euro, e ad oggi sono stati versati solo 405,41 euro; nonostante la somma versata sia piuttosto esigua rispetto alla somma che si deve raggiungere, siamo fiduciosi che potremo, passo dopo passo, arrivare al completamento del progetto!

 

Fino a questo momento abbiamo trovato principalmente dati riguardanti la grotta in sé, la sua composizione e i motivi per cui stia piano piano “morendo”. Abbiamo scoperto che la Grotta Verde di Alghero è l’unica in Europa a possedere un madreporario coloniale al suo interno, dal quale derivano le barriere coralline. Questo la rende unica in Europa e, perciò, deve essere assolutamente preservata e non dimenticata, come invece sta succedendo. Anche tutti coloro che l’hanno visitato fino ad ora, dicono di essere rimasti estasiati dalla sua bellezza. Abbiamo scoperto che, intorno agli anni ’50, una ditta aveva cominciato dei lavori in essa, ma non li terminò e, non avendola ripulita correttamente, ora lo strato verde che ricopriva le stalattiti e le stalagmiti, da cui deriva il nome della grotta stessa, sta sparendo. Ciò perché gli organismi fotosintetici che la ricoprivano hanno bisogno di luce e acqua per sopravvivere e purtroppo, a causa di questi lavori, la grotta ora è ricoperta di polvere che impedisce alla luce di giungere ad essi, che stanno morendo, facendo perdere il particolare colorito alla grotta. Quindi, uno degli argomenti che vogliamo approfondire accuratamente è il motivo per cui i lavori nella grotta non siano stati terminati e vorremmo fare in modo che riprendano, secondo norme adeguate che salvaguardino lo stato naturale della grotta, affinché vengano valorizzate le sue caratteristiche e non vengano distrutte, come sta succedendo a causa di quelli svolti in precedenza. Inoltre, sappiamo che nella grotta è stato ritrovato uno scheletro umano; infatti essa fu, per gli antichi, sia un luogo di culto, ma anche un luogo di sepoltura per i morti. Quindi, vorremmo anche approfondire questo aspetto, perché fa parte della nostra storia, della storia di Alghero e di tutta la Sardegna. Infatti, si pensa che, al suo interno, vi siano anche altri scheletri risalenti anche ad epoche precedenti a quella dello scheletro ritrovato. Storici ed archeologi potrebbero trovare nella grotta informazioni fondamentali, ma se essa viene dimenticata ciò non si potrà mai verificare. Fino ad ora, secondo noi, non abbiamo trovato dati sufficienti, perciò vorremmo tenere confronti diretti con chi aveva già iniziato a lavorare su questo progetto, per ricavare informazioni nuove, che non abbiamo trovato sui siti online; vorremmo anche parlare con gli enti regionali e comunali che si occupano di questo settore, per avere più chiaro il quadro generale di come dobbiamo procedere, su che punti focalizzarci al meglio tra quelli precedentemente individuati da noi. Facendo parte la grotta del Parco di Porto Conte, vorremmo confrontarci anche con coloro che lavorano nel parco, quindi conoscono meglio di noi le caratteristiche della zona e anche i problemi di essa. Noi riteniamo che sia molto importante consultarci frequentemente con coloro che conoscono già la grotta e che quindi possono evitarci incomprensioni o di focalizzarci su questioni ininfluenti.  

 

Il punto di arrivo della nostra ricerca è quello di sollecitare gli enti, affinché investano nel patrimonio naturale e ambientale della nostra zona, nello specifico nella Grotta Verde di Alghero, affinché tutti la conoscano e siano interessati a visitarla.  Ora Alghero, così come tutta la Sardegna, è conosciuta solo per il mare e le spiagge, che sono parte importante del patrimonio della città e dell’isola, ma non lo costituiscono tutto. Noi riteniamo che sia necessario salvaguardare tutta la ricchezza ambientale sarda, oltre alle spiagge, che spesso viene dimenticata e sottovalutata, forse anche per colpa di noi locali, che l’abbiamo sempre messa in secondo piano. Noi, classe 3°A del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Alghero, vorremmo che la Grotta Verde diventi, come le Grotte di Nettuno, tappa principale dei turisti che vengono ad Alghero, la nostra città. Inoltre, rendendola accessibile, si darebbe modo anche ad altre persone di ottenere un lavoro. Magari così alcuni che sono stati costretti a trasferirsi altrove per assenza di lavoro, possono tornare a vivere qui, in una delle terre più belle che ci siano, per contribuire nel valorizzarla. Un’altra finalità di questa nostra “ricerca”, è quella di far conoscere soprattutto a noi il nostro territorio. Perché noi stessi, spesso, preferiamo viaggiare in posti lontani quando abbiamo meraviglie naturali vicino a noi, che sottovalutiamo. Prima di presentare il nostro territorio ad estranei, dobbiamo conoscerlo noi, perché se non lo conosciamo, non possiamo valorizzarlo. Spesso diamo per scontato tutto quello che ci circonda, perché lo riteniamo ovvio e banale, ma finché non lo analizziamo a fondo, non capiamo cosa realmente sia e che cosa ci possa offrire. Lo scopo del nostro progetto è quello di analizzare a fondo un aspetto quasi dimenticato del nostro territorio, che speriamo, grazie al nostro aiuto, non lo diventi totalmente.