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Articolo di Data Journalism

SULLE TRACCE, VERDI, DI INTERAMNA

SULLE TRACCE, VERDI, DI INTERAMNA (1)

I caratteri pittorici del paesaggio ternano sono da secoli patrimonio dei resoconti dei visitatori stranieri delle illustrazioni che ne arricchivano l’apparato narrativo. Non solo i salti spettacolari della cascata delle Marmore o il Ponte di Augusto a Narni. Terra fertilissima già per i Romani (2), nelle descrizioni della conca ternana offerte dai viaggiatori nordeuropei del Grand Tour fanno capolino anche amene vedute panoramiche, campagne lussureggianti, vigne e uliveti, filari di aranci e limoni (3).

Il destino di tanta bellezza era tuttavia destinato a mutare in breve tempo: sarebbe infatti emersa l'altra faccia della medaglia, fusa col metallo delle Acciaierie, che a partire da fine Ottocento permisero da un lato il progresso tecnologico ed economico della città e della regione, dall’altro causarono il disinteresse per il patrimonio naturalistico locale e la sua forte compromissione. Dopo esseri unita al Regno d'Italia, Terni divenne un polo industriale che ospitava stabilimenti siderurgici, lanifici, impianti per la produzione di energia idroelettrica, stabilimenti chimici e armerie. Proprio queste ultime furono alla base del terribile, distruttivo bombardamento Alleato, che nel 1944 rase al suolo buona parte del capoluogo, fornitore in entrambe le guerre mondiali di truppe ed armi per il fronte. Il secondo dopoguerra vide la completa ricostruzione della città, alla quale contribuì anche Arnaldo Pomodoro, che vi lasciò la sua Lancia di Luce. Il processo di riedificazione urbana ebbe come esito un'urbanizzazione e una cementificazione senza precedenti per il sito. Lo sviluppo dell’industria non si arrestò, e ai numerosi capannoni si aggiunse un inceneritore. Le scorie della siderurgia e l’industria chimica generarono nel tempo l’area di crisi industriale complessa Terni-Narni, riconosciuta come tale il 7 ottobre 2016 dall’allora Ministro per lo Sviluppo Economico Carlo Calenda (4). È dunque semplice dedurre quanto forte sia per gli abitanti della regione il desiderio di verde e di recupero del valore affettivo e ambientale di un territorio ferito, ormai da molte generazioni, nel suo patrimonio naturalistico, e vittima da decenni di tanto cemento.

I dati Istat contenuti nel rapporto Urbes 2015 ritraggono Terni come un comune di 112.227 abitanti (5), distribuiti, con una densità di 528,29 per km2, su una superficie di 212,43 km2 (6).

Date le sue medie dimensioni, la città gode di condizioni favorevoli alla mobilità sostenibile. La conformazione pianeggiante del territorio, molto rara in Umbria, favorisce gli spostamenti in bicicletta, sebbene le piste ciclabili a disposizione dei cittadini non siano numerose. Inferiore alla media nazionale risulta invece la superficie adibita ad area pedonale.

Buoni risultati ha raggiunto la gestione dei rifiuti, mediante progetti e politiche di sensibilizzazione relative alla raccolta differenziata.

I dati sull’inquinamento acustico e atmosferico collocano purtroppo Terni ben al di sopra della media regionale e nazionale.

Positivo è il dato sulla disponibilità, particolarmente vasta, di aeree verdi urbane, rappresentate in larga parte da zone boschive, ma anche da parchi storici e aree attrezzate per ristoro e attività sportive all’aperto. Esse ricoprono il 27,7% della superficie comunale (7). Assenti dalle serie storiche degli indicatori Urbes gli orti urbani (8).

È tuttavia la ricchezza dei paesaggi naturali a rivestire tuttora un’importanza primaria per la città di Terni e, in generale, per l’Umbria, cuore verde d’Italia. Da troppo tempo ormai l’aspetto ambientale e paesaggistico, insieme a quello storico-artistico, tende a non essere valorizzato come merita nell’area ternana. Il turismo si è scarsamente sviluppato (9) e il territorio ancora sfugge alle destinazioni umbre di maggiore fama, con la sola eccezione di Orvieto e della Cascata delle Marmore.

È proprio a questo territorio, alla città di Terni, che abbiamo deciso di destinare il nostro impegno per il progetto di monitoraggio degli orti urbani: un patrimonio che, oltre a lenire le ferite ambientali di cui molto soffre la nostra città, può aprire nuove opportunità anche in termini economici e occupazionali, all’insegna di uno stile di vita sostenibile per tutte le generazioni.

La promozione degli orti urbani sembrava divenuta realtà già nel 2017. Quattro delibere comunali permisero infatti il varo di un regolamento e di un bando  di assegnazione (10). Nonostante un finanziamento per il progetto Innovazione Sociale – Agenda urbana del Comune di Terni (11), le risorse non sono state spese. Una delibera comunale del 17 novembre 2019 (12) ha tuttavia riacceso le speranze, modificando alcune clausole del regolamento originario e favorendo iniziative di imprenditoria giovanile.

Molte scuole sono sensibili al progetto ed hanno a cuore la diffusione dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (13). Anche noi desideriamo inserirci in questo percorso, mettendo realmente mano alla salvaguardia del nostro territorio. Ci proponiamo di rappresentare un fronte comune con la comunità ternana per stimolare la difesa e la promozione della bellezza della nostra terra, fiduciosi che gli impegni presi dalle amministrazioni possano divenire realtà concreta per il bene di tutti.

 

NOTE

Foto di copertina: Valerio Clementi [CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)]: Cascata di Terni (durante l'orario odierno di chiusura).

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Cascata_di_Terni_(durante_l%27orario_odierno_di_chiusura_serale).jpg

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(1) Interamna Nahars è il toponimo latino che identifica la città di Terni.

(2) A titolo puramente esemplificativo ricordiamo che lo storico latino Tacito, a proposito delle discussioni in Senato al tempo Tiberio sulle opere di deviazione di alcuni affluenti del Tevere per ridurre gli effetti rovinosi delle sue piene, ricorda le proteste dei Ternani, perché se il fiume Nera fosse stato suddiviso in canali, sarebbero andati persi i campi più fertili d’Italia (pessum ituros fecundissimos Italiae campos, si amnis Nar (id enim parabatur) in rivos diductus superstagnavisset: Tac., Ann., I, 79, 2). In pieno Rinascimento, Raffaele Maffei, nei suoi Commentariorum urbanorum libri, rifacendosi a un passo al momento non ancora riscontrato di Plinio il Vecchio, ricorda l’eccezionale fertilità della pianura ternana, dove era possibile un quadruplice raccolto annuo (Raphael Volaterranvs, Commentariorum Vrbanorum libri XXXVIII, Basileae, apud Iohannem Froben, 1544, VI (geographia), f. 65r: Interamna prata adeo irrigua habet, ut quater in anno secentur Plinio).

‹ https://books.google.it/books?id=5WZvPHOnlGIC&pg=PA65&lpg=PA65&dq=interamna+plinius&source=bl&ots=nu5lf4k3PS&sig=ACfU3U2a1q9RWLt2OFmllOcUwziPlad_Zw&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwi_u6HCv5znAhUDLFAKHV8nDpAQ6AEwAnoECAcQAQ#v=onepage&q=interamna%20plinius&f=true ›).

(3) Cfr a titolo esemplificativo S. Neri, Terni. Guida della città e dei dintorni, Edimond (Le Guide del Viaggiatore Raffinato, 8), Città di Castello, 20093, p. 11 (citazione da Richard de Saint-Non).

(4) Cfr

https://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/decreto_ministeriale_7_ottobre_2016_area_complessa_terni_narni.pdf›.

(5) Il dato della popolazione residente nel comune di Terni al 1 gennaio 2020, aggiornato il 24/1/2020 secondo il censimento permanente Istat consultabile online (‹http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=19101#›), è di 110.749 residenti, con un calo di 1.478 unità, pari all’1,3% del dato Urbes 2015.

(6) Il Rapporto Urbes 2015. Il benessere equo e sostenibile nelle città relativo alla città di Terni è consultabile al seguente link: ‹https://www.istat.it/storage/urbes2015/terni.pdf›. Le informazioni riportate di seguito si trovano tutte alle pagine 1 (sintesi dei numeri del comune), 3 (demografia, mobilità sostenibile), 4(gestione rifiuti, forme di inquinamento, aree verdi, sviluppo turistico).

(7) Cfr Urbes 2015, p. 4. I dati sono consultabili anche attraverso l’Atlante Statistico dei Comuni Edizione 2019 alla pagina ‹http://asc.istat.it/asc_BL/›, al quale si rimanda per approfondimenti.

(8) Cfr Urbes 2015, p. 9.

(9) Cfr Urbes 2015, p. 4.

(10) Cfr Comune di Terni, delibera n. 175 del 10/12/2014 (non disponibile in formato elettronico); n. 49 del 3/3/2017 ‹http://www.comune.terni.it/system/files/49_03.03.2017_0.pdf›; n. 213 del 10/8/2017 ‹http://www.comune.terni.it/system/files/213_10.08.2017.pdf›; n. 235 del 12/9/2017 ‹http://www.comune.terni.it/system/files/235_12.09.2017.pdf›; n. 337 del 24/11/2017 ‹http://www.comune.terni.it/system/files/337_24.11.2017.pdf›.

(11) ‹https://opencoesione.gov.it/it/progetti/10umfse1420-18-2-91-21-4f1874e4/›.

(12) ‹http://www.comune.terni.it/system/files/cc_343_18.11.2019.pdf›.

(13) https://unric.org/it/agenda-2030/›.