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Articolo di Data Journalism

ORGOGLIO ETRUSCO!

Paesi e città d'Italia custodiscono un immenso partimonio arstistico e monumentale che, oltre a rappresentare una importantissima testimonianza della nostra storia, costituiscono al tempo stesso una primaria risorsa economica per il turismo e lo sviluppo del territorio. La città di Cortona collabora con Piombino e Volterra per preservare il patrimonio Etrusco in Toscana; per questo noi del Team CHIMERA, orgogliosi delle nostre radici, ci siamo interessati al progetto del MEAC  rivolto al miglioramento della fruizione museale attraverso l'efficientamento della struttura. La prima fase della ristrutturazione riguarda l'impianto di climatizzazione e umidità al fine di salvaguardare le opere, la rete WI-FI per incrementare i materiali mutimediali che accompagnano il visita, ed infine la sostituzione del complesso di illuminazione con luci LED.

 

La ricerca delle informazioni ha avuto inizio con l'analisi dei dati presenti nel sito di Opencoesione.gov dal quale emerge che con il POR FESR Toscana i fondi struttturali relativi alla programmazione 2014-2020 sono cosi suddivisi: il 35% (pari a 161.875€) deriva dall'UE; il 30% (pari a 138.750€) dal Comune; 25% ( pari a 131.313€) dal Fondo di Rotazione e l'11% (48.563€) dalla Regione [vedi infografica 1]. In un secondo momento, grazie ai dati raccolti all'ufficio Tecnico del Comune di Cortona e grazie all'aiuto della responsabile Rossana Ceccarelli, siamo riusciti ad ottenere informazioni più specifiche inerenti ai costi e alle spese affronate previste dal progetto da noi seguito. Una suddivisione interna delle spese ha permesso di evidenziare i costi per i miglioramenti elencati in precedenza, ovvero l'impianto di climatizzazione, di illuminazione e rete WI-FI e in aggiunta le spese edili preventivate dalla ditta appaltatrice 2G [vedi infografica 2]. Ad oggi, essendo queste spese divise tra Comune (30%) e Regione (70%), abbiamo potuto seguire lo sviluppo del progetto osservando l'investimento effettivo fino ad ora eseguito (che nel sito Opencoesione.gov non essendo aggiornato risulta di €0), ed il debito restante. [vedi infografica 3 e infografica dinamica 4]

 

Questo ammodernamento è solo il primo stralcio di un progetto molto più ampio suddiviso in cinque parti volto al miglioramento generale del complesso MAEC più PARCO ARCHEOLOGICO del Sodo (destinato a diventare non solo meta turistica ma parco d'attrazione). L'evoluzione della prima parte del progetto sarà monitorata dal nostro team con l'intento di assicurare una continuità nelle ristrutturazioni con termine nell'anno 2020; la scadenza per la modifica di alcune zone museali prefissata per il 31/01/2020 subirà un ritardo di circa 30 giorni, al termine dei quali faremo un ulteriore sopralluogo, assicurandoci che gli obiettivi prestabiliti siano raggiunti. Il nostro scopo principale è monitorae l'intero progetto e rilevare l'eventuale ricaduta nei fruitori del museo grazie al miglioramento dei servizi; il potenziamento che è stato e verrà effettutato [vedi infografica 5] servirà ad accrescere l'affluenza dei visitatori non solo stranieri ma anche locali cosicchè si conservi una media costante di visite anche in periodi non prettamente turistici per mantenere vive una citta e una civiltà che meritano di essere conosciute e vissute.