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Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Alla ricerca del tumore epatico - I dati della ricerca

Punto di partenza e obbiettivi

Il punto dal quale siamo partiti è proprio il progetto stesso: dopo che l’abbiamo scelto, esso ci ha guidati attraverso ai big data fino ad ottenere numerose informazioni a riguardo. I nostri obbiettivi erano (e sono tutt’ora) la sensibilizzazione della ricerca e dello sviluppo che interessa la medicina in tutti i suoi campi e la crescita dell’interesse di questa in persone di tutte le fasce di età, anche nella nostra, dove però è “lasciata da parte”. Principalmente il “ramo” della medicina che si occupa del nostro progetto è quello legato al fegato: organo molto importante che però può essere colpito dal cancro. Il nome che abbiamo scelto per il team è Oberdan4cancer e rispecchia tutto ciò che è riassunto sopra: abbiamo preso ispirazione dal progetto seguito denominato Sermi4Cancer (Surface Enhanced Raman MicroRNA Per La Diagnosi E Management Del Cancro) e vi abbiamo unito il nome del nostro liceo, appunto, Oberdan.

 

Dati ed Informazioni

Sono numerosi i dati che siamo riusciti ad estrapolare da Internet e quindi, riguardo ciò, possiamo ritenerci soddisfatti. Siamo riusciti a trovare le società beneficiarie del progetto:

  • La Fondazione Italiana Fegato Onlus, azienda che si occupa, come dice il nome, della ricerca traslazionale al fine di portare gli esiti della ricerca molecolare nella pratica clinica. Ciò vuol dire che ricerca e sperimenta nuovi tipo di metodi per riconoscere e trattare vari tipi di cancro al fegato.
  • L’Alphagenics Biotech, una tra le realtà di ricerca più qualificate a livello nazionale, con tecnologie innovative per la diagnosi e la cura di varie malattie.
  • L’Insiel Mercato, azienda che sviluppa soluzioni e-health e di e-government che permettono ad enti della Sanità e della Pubblica Amministrazione di offrire migliori servizi alla comunità.

E, oltre ciò, siamo riusciti ad ottenere i pagamenti effettuati nel corso dei vari anni (eh si, il progetto si è prolungato per diversi anni) e la suddivisione dei fondi stanziati dai vari enti territoriali: (€ 139.600), dal Fondo di Rotazione (€ 97.720) e dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (€ 41.880), per un totale di € 279.200. Per i versamenti effettuati nei vari periodi lascio una tabella qui sotto. Avremmo bisogno di un po’ più di dati riguardo alla ricerca, come per esempio della percentuale di successo del dispositivo e del metodo creato con questa ricerca nel diagnosticare un tumore ma anche del tempo che vi si impiega per la diagnosi.

 

Punto di arrivo

Come già anticipato, puntiamo a sensibilizzare riguardo all’argomento ma anche ad approfondire e a dar luce a questa lodevole ricerca, per arrivare a scoprire anche le dinamiche che si celano dietro ad una ricerca di questo tipo. Per arrivare a ciò avremo sicuramente bisogno di un aiuto, che potremmo ottenere da alcune persone che hanno svolto in prima persona la ricerca oppure persone altamente qualificate a riguardo, come ad esempio il Dott. Dino Paladin, che con la sua società è stato uno dei principali partner del progetto, i referenti di questo progetto della società Alphagenics Biotech S.r.l. e il presidente della Fondazione Italiana Fegato Onlus – Sezione FVG, avv. Pier Giuseppe Torrani. Ci metteremo all’opera per contattarli ma la ricerca continuerà, grazie anche alla nostra curiosità per questo argomento che, seppur tratti di tematiche difficili, ci affascina.