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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

La ricerca sull'utilità dell'inclusione sociale ed occupazionale.

L'inclusione sociale come risorsa per migliorare le politiche di accesso ai progetti di OpenCoesione, al fine di potenziare l'offerta formativa territoriale avendo in futuro del personale qualificato in grado di operare nella Sibaritide per cambiare, modificare e migliorare, con un legame organizzativo, le nostre strutture sociale e le nostre infrastrutture. L'obietivo è quello di monitorare il Progetto Insieme è meglio

Il progetto finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in particolare dal Dipartimento della gioventù e del servizio civile aveva un duplice obiettivo:
1. Ridurre la dispersione scolastica: sono stati attivati dei corsi pomeridiani di matematica, italiano, lingua francese e inglese, musica e scienze motorie. I docenti del progetto aiutavano gli alunni a svolgere i compiti assegnati dai docenti curriculari e svolgevano attività di recupero, in alcuni casi anche individuali. Per alleggerire alcuni pomeriggi sono stati approntati moduli di motoria e di musica e uscite sul territorio. Durante il corso di musica gli alunni si sono preparati sia per la festa di Natale che per la festa di fine corso. Durante il modulo di motoria hanno partecipato ad un torneo di pallavolo, ed inoltre sono stati ospitati per una intera giornata alla decathlon di Catanzaro dove hanno potuto utilizzare tutte le attrezzature sportive messe a disposizione dalla decathlon e hanno pranzato alla loro mensa . Ovviamente trasporto e pasti a totale carico della cooperativa. Inoltre sono state fornit materiali come casacche e palloni all’IISS Erodoto di Thurii, che ancora oggi vengono usati in palestra.
2. Occupazione giovanile. Difatti i nostri docenti e i tutor sono stati selezionati anche in base alla loro giovane età. Il progetto mirava a
far entrare nel mondo del lavoro giovani laureati che aspiravano a diventare docenti o comunque a lavorare nel mondo della scuola.
Nel progetto c’erano anche figure professionali come la Psicologa, che incontrava gli alunni presso uno sportello di ascolto e l’educatrice che ha coinvolto i ragazzi in attività di solidarietà e volontariato grazie anche alla disponibilità di Don Attilio e della Chiesa Sacri Cuori di
Lauropoli.