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Articolo di Data Journalism

NODO TECNOLOGICO O NODO AMBIENTALE ?

Il nodo di Napoli è un punto fondamentale del sistema ferroviario nazionale di cui rappresenta il crocevia. L'attuale modello vede un’offerta di servizi di lunga percorrenza con circa 130 treni/gg, il traffico regionale per oltre 700 treni/gg e di traffico merci di oltre 30 treni/gg. Gli interventi previsti sono finalizzati all’ estensione del SCC ( sistema di comando e controllo) del nodo di Napoli e dall’ estensione del CTC  ( comando centralizzato del traffico) di Salerno irno alla tratta mercato-Codola-Sarno/Nocera inferiore/Salerno, con inserimento nel SCC del nodo di Napoli delle tratte: Villa Literno- Napoli Centrale; Cancello-Sarno; San Marcellino- Cricignano - Maddaloni Marcianise; Napoli S. Giovanni Barra - Nocera inferiore- Salerno, Napoli. Il nostro team 'Caruso optimis' sta monitorando il progetto 'potenziamento tecnologico del nodo di Napoli. Il monitoraggio ha avuto inizio ricercando dei dati dal sito opencoesione.gov da quale sono stati tratti alcune rilevanti notizie dalle quali è emerso che il ministero delle infrastrutture e trasporti svolge il ruolo di programmatore, mentre la società RFI S.p.A. svolge il ruolo di beneficiario e attuatore. Oltre a questi dati abbiamo trovato il soggetto finanziatore nel Fondo Pon FERS infrastrutture e reti-ciclo di programmazione 2014-2020 nonché gli importi. La somma finale di euro è pari a €55.004.443,00 e la circostanza della erogazione, è del 81% per €44.812.634,78 come il completamento dei lavori per la fine del 2023 hanno portato a riflettere sulle motivazioni del finanziamento e sul tipo di opera pubblica nonché dei rallentamenti dei lavori in corso. La carta d'identità del intervento, con dati aggiornati dello scorso ottobre 2020 è la seguente: Carta di identità dell'intervento Beneficiario: RFI - Rete Ferroviaria Italiana Linea di Azione: I.1.1Date di inizio e di fine: Novembre 2014 - Marzo 2023 Localizzazione dell'intervento: Casoria, Albanova, Villa     Literno, Aversa, San Marcellino, Sant’Angelo, Napoli, Casoria, Frattamaggiore. Contributo del PON-IR: €55 mln.Si tratta di un’opera che rientra nel c.d. Corridoio Scandinavo – Mediterraneo: si estende dal confine russo-finlandese e dai porti finlandesi di HaminaKotka, Helsinki e Turku-Naantali a Stoccolma,  attraverso “un’autostrada del mare”, e attraversa, con una sezione da Oslo, la Svezia meridionale, la Danimarca, la Germania (collegamenti con i porti di Brema, Amburgo e Rostock), l’Austria occidentale, l’Italia (collegamenti con i porti di La Spezia, Livorno, Ancona, Bari, Taranto, Napoli e Palermo) e raggiunge Malta..La domanda di mobilità delle merci è in continua crescita e la ripartizione del traffico terrestre conferma come la modalità gomma, soprattutto in Italia, sia sempre più preponderante rispetto a quella ferroviaria, con conseguenti problemi di congestione, inquinamento, incidentalità e costi per la collettività.Il progetto monitorato dai documenti allegati alla richiesta di VIA(valutazione di impatto ambientale) di VIAS(valutazione di impatto ambientale  strategica)  risulta che abbia i seguenti punti di forza(Strenghts) 1) Velocizzare  la realizzazione di un sistema di trasporto efficiente ,integrato ,flessibile,sicuro e sostenibile per assicurare servizi logistici di trasporto funzionali allo sviluppo.2) Favorire la connessione delle aree produttive e dei sistemi urbani alle reti principali, le sinergie tra i territori ed i nodi logistici e l’accessibilità delle aree periferiche 3) Migliorare i servizi di trasporto a livello regionale,  e promuovere modalità sostenibili 4) Soppressione di 12 passaggi a livello lungo la tratta storica La relazione evidenzia anche i seguenti punti di debolezza(Weaknesses):1) Interferenza con la viabilità esistente2) Diffuso tessuto edilizio residenziale in alcune zone interessate dal progetto 3) Iniziali  resistenze da parte di alcune istituzioni locali.La relazione evidenzia anche le opportunità(Opportunities) 1) Predominanza della popolazione in età attiva nei 5 Comuni interessati dall’opera2) Tendenziale leggera crescita dei titoli di studio di diploma di maturità e laurea post laurea3) Bassa mobilità degli studenti residenti nella provincia di Napoli 4) Maggiore utilizzo del  treno , rispetto ai dati nazionali per gli spostamenti casa -scuola/università e casa lavoro5) Soddisfazione  verso il treno per la frequenza delle corse (in linea con il dato nazionale e maggiore del sud), ma bassa soddisfazione per la comodità degli orari.Infine la relazione evidenzia anche delle minacce(Threats) 1) Necessità di procedere ad interventi di esproprio2) Presenza di  fabbricati industriali, artigianali e di edifici ad uso commerciale3) Nuovo contesto normativo per la  gestione  di terre  e rocce da scavo e gestione e smaltimento dei relativi rifiuti4) Tutti i comuni interessato dall’opera mostrano livelli di reddito medio inferiori a quelli regionali  e della provincia di Napoli.I dati evidenziano molti problemi che hanno rallentato i lavori come per esempio la procedura di impatto ambientale che ha richiesto tre anni dal 2017  fino al dicembre 2020 e con l’attenta vigilanza dei Comuni interessati quali quelli di Casoria, Casalnuovo, Afragola, Acerra Gaudetto, Marigliano e S.Felice a Cancello.Le problematiche esaudiscono soltanto parzialmente le nostre domande sulla lentezza di realizzazione dell’opera  per cui sono necessari ulteriori aggiornamenti ed approfondimenti anche con altri elementi raccolti sul campo con riferimento proprio ai suindicati punti di debolezza ed alle minacce.