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Articolo di Data Journalism

ANALISI DEI DATI SUL TURISMO A TRIESTE

Il team Bes(t) ha analizzato le informazioni presenti sul sito di OpenCoesione, relative al Progetto sul restauro del pontone-gru Ursus. Questa manutenzione straordinaria è stata programmata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ottenendo un finanziamento di € 3.000.000,00 sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Al momento, dall'inizio previsto il 1 dicembre 2020, sono stati spesi i primi €18.282,68 e l'Ursus fa parte di un gruppo di progetti finalizzati al rilancio culturale e turistico del Porto Vecchio di Trieste.

Pertanto, saranno presi in considerazione, dapprima, alcuni dati relativi al turismo presenti nelle quattro province della regione Friuli Venezia Giulia risalenti al 2018, successivamente quelli relativi al periodo 2008/2018 in provincia di Trieste. Con forza, il Team crede che il restauro del pontone-gru contribuirà al rilancio e alla ripresa del turismo del capoluogo giuliano. Nell'ultima infografica verranno confrontate le quattro più importanti città portuali, facendo riferimento, in questo caso, al paragone tra le tonnellate di merce imbarcate e sbarcate.

Nella prima infografica vengono riportate le informazioni consultate su ISTAT, relative al turismo nelle quattro province del Friuli Venezia Giulia nel 2018 per quanto riguarda le presenze, sia italiane che straniere, negli esercizi alberghieri ricettivi. Sono evidenziati i dati totali dell'anno a confronto con quelli dei mesi non estivi. Il grafico raffigura i valori approssimati in migliaia e le tre restanti province che abbiamo analizzato sono quella di Udine, Gorizia e Pordenone. Si può facilmente notare come Udine vanti numeri molto elevati, sia nel grafico raffigurante i mesi non estivi, che quelli totali; detiene infatti il primo posto per numero di presenze in entrambi, raggiungendo nell'intero anno un valore superiore ai 5 milioni di presenze.
È interessante scoprire come la provincia di Gorizia superi quella di Trieste durante tutto il corso dell'anno, mentre avviene il contrario nel secondo grafico. La provincia di Pordenone, invece, rimane l'unica a mantenere dati relativamente simili sia nel grafico rappresentante i mesi non estivi, che quello che indica l'intero anno. 

Nella seconda infografica dinamica vengono rappresentate su un diagramma cartesiano le presenze negli esercizi alberghieri e complementari nella provincia di Trieste dal 2008 al 2018. Anche in questo caso le informazioni, trovate sul sito dell'ISTAT, sono in milioni e viene fatta una comparazione tra i dati annuali con quelli dei mesi non estivi. Andando ad analizzare nello specifico i due tracciati si può notare una crescita che sembra procedere in modo costante verso numeri sempre più elevati, ma nel 2013 si può facilmente vedere come avvenga un'improvvisa discesa, che mantiene un valore di 900 mila ancora per un anno, per poi riprendere il suo percorso in salita fino a raggiungere il massimo di circa un milione e 200 mila nel 2018.
Il secondo diagramma, riguardante i mesi non estivi, presenta una caratteristica molto importante: i dati si sono notevolmente ridotti, arrivando ad un massimo di 620 mila, raggiunto un'unica volta nell'ultimo anno. Vi sono ben due momenti in cui le presenze diminuiscono; il primo nel 2013 e 2014 con una ripresa nell'anno successivo per poi nel 2016 diminuire, ma con un'andamento complessivo comunque in crescita.

Nella terza infografica interattiva, si considerano invece i dati dell'imbarco e dello sbarco di merce nelle quattro città portuali più importanti in Italia, nel corso del 2019; in questo caso i valori sono approssimati in migliaia e pubblicati da ISTAT. I quattro porti in questione sono Trieste, Genova, Livorno e Cagliari.
Si può notare la differenza tra le due raffigurazioni e di come la media dei dati si abbassi notevolmente in situazioni in cui non è più presente lo sbarco, ma l'imbarco di merci. Infatti il valore più alto registrato nel grafico riguardante lo sbarco è quasi 50 milioni di tonnellate di merce, da parte della nostra città portuale di Trieste; mentre nel secondo grafico il valore massimo raggiunge appena i 20 milioni di tonnellate, in questo caso nel porto di Genova. 

Quest'attività è stata per noi estremamente interessante e stimolante; abbiamo avuto l'occasione di accedere ai dati del sito ISTAT ed abbiamo deciso di trasformare i dati in grafici per renderli immediatamente leggibili e fruibili. In sintesi emerge che la città di Trieste ha un potenziale di sviluppo turistico di gran valore che potrebbe essere favorito da molti fattori tra i quali la conoscenza dell'Ursus.