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Articolo di Data Journalism

Quando la bellezza della natura incontra la bellezza dell'arte.

La notte tra il 14 e il 15 gennaio del ‘68 non si dimenticherà facilmente; quella notte fu terribile e  inaspettata. Si contarono 370 vittime, 1.000 feriti e 90.000 sfollati; una violenta scossa di terremoto rase al suolo Gibellina ( infografica 1). 

Dotato di acuta sensibilità, il sindaco e senatore Ludovico Corrao, persona colta e sensibile verso le forme dell’arte contemporanea, chiamò numerosi scultori, pittori, architetti, urbanisti  che si 

cimentarono nella sfida della creazione di un nuovo centro, che doveva rappresentare la rinascita di una cittadina ormai distrutta. 

Tra i grandi artisti, giunse a Gibellina Alberto Burri il quale,  commosso dalle macerie e dal ricordo, disse: ”Io farei così: compattiamo le macerie che tanto sono un problema per tutti, le armiamo per bene e con il cemento facciamo un immenso cretto bianco, così che resti perenne ricordo di quest'avvenimento“. 

Burri così iniziò a preparare un plastico e inviò il progetto ( infografica 2). 

Dall’83 all’89 venne costruito l’80% circa dell’opera, ma quando Burri la vide rimase quasi deluso, forse perché l’ aveva immaginata ancora più grande. 

Nel frattempo a Gibellina tante cose erano cambiate, Corrao non era più sindaco e le nuove amministrazioni non riuscirono ad accedere ai finanziamenti per completare il Cretto. 

Burri se ne disinteressò, così come le istituzioni delegate alla cura del patrimonio culturale. 

A partire dal 2011 avvenne la svolta: la Regione Siciliana e il Ministero risposero all'appello fatto dal Comune di Gibellina in favore del completamento e del restauro del Cretto.  

Da lì a poco furono stanziati dei fondi regionali, nazionali ed europei. 

Il finanziamento richiesto è stato di €1.556.691,70, di cui il 99% dell'importo complessivo è stato concesso e utilizzato. 

I lavori iniziarono il 30 giugno 2014 e si conclusero il 9 giugno 2015, con nessun ritardo e/o rallentamento nel restauro dell'opera. 

Dopo esserci documentati su quest'opera di Land Art eravamo curiosi di sapere cosa ne pensasse l'opinione pubblica, così abbiamo creato e somministrato un sondaggio che ci ha permesso di 

pervenire ad interessanti indicazioni (infografica 3). 

Hanno risposto al sondaggio ben 348 cittadini dei quali il 60,4% comprende giovani di età tra i 14 e i 18 anni. Poco più della metà degli utenti (52%) ha dichiarato di essere a conoscenza dell’esistenza del Cretto; la maggioranza di loro non sapeva che fossero stati stanziati dei fondi per il restauro e il relativo completamento.  

Al quesito sulle motivazioni per cui questa straordinaria opera di Land Art si trovi in stato di abbandono, il 23,6% ritiene che sia da addebitare a ragioni di natura politico-burocratica, il 27,9% alla scarsa promozione pubblicitaria, mentre una percentuale modesta ha focalizzato l’attenzione sulla localizzazione periferica del sito. La maggioranza dei partecipanti al sondaggio è concorde nel ritenere che vi siano concause che hanno portato alla non adeguata  valorizzazione del Cretto. 

Alla nostra domanda  di fornirci  delle indicazioni e/o suggerimenti per  la rivitalizzazione 

del sito, la maggior parte degli utenti  ha proposto di fare rientrare il Cretto  nel circuito turistico del parco archeologico di Segesta-Selinunte, mentre il 44,3% ci consiglia di creare eventi    nell'ambito delle manifestazioni estive delle Orestiadi di Gibellina. 

Dopo aver  attentamente visionato  i risultati del sondaggio on line , anche noi ci siamo posti 

delle domande: "Come mai quest'opera di Land Art è in stato di abbandono? Perché non rientra in un circuito turistico ben definito? Un'adeguata promozione pubblicitaria rilancerebbe il sito?" 

Attraverso il suddetto finanziamento ci si proponeva  l’obiettivo di valorizzare le risorse 

naturali e così aumentare l’attrazione turistica del territorio e conseguentemente del sito. 

"Come mai tutto ciò non è stato ancora realizzato? A chi attribuire le responsabilità?" 

E’ recentissimo il sopralluogo del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci (2 Febbraio 2021 ndr) al “Cretto di Burri”. Insieme al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè, al Capo della Regione Siciliana - Dipartimento Regionale della Protezione Civile Salvo Cocina e il sindaco di Gibellina Salvatore Sutera, il governatore ha voluto verificare di persona lo stato dei luoghi. 

Obiettivo della Regione è l’avvio di un’opera di riqualificazione della zona per consentire una maggiore fruibilità del Cretto. 

Soddisfatti che contestualmente alla nostra attività di monitoraggio civico le autorità preposte si stiano “svegliando” dal torpore invernale, noi Concret(t)i raccoglieremo ulteriori dati e informazioni al fine di “cementificare irreversibilmente” il Cretto, Gibellina vecchia e commemorare le sue anime. Che sia di auspicio per una primavera in anticipo?