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Articolo di Data Journalism

UN IMPIANTO POCO EFFICIENTE, IL FUTURO DEL NOSTRO AMBIENTE RISCHIA DI ANDARE IN FUMO!

Una situazione inaccettabile, quella che il nostro team vuole cercare di risolvere sul nostro territorio: il riefficientamento dell’Impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico), sito in contrada san Leo (Siderno – RC). Dopo aver posto le basi della nostra ricerca di monitoraggio, abbiamo proseguito, in maniera meticolosa, andando alla ricerca di informazioni, di notizie e valutazioni statistiche sulla realtà in questione. Siamo partiti dai dati di contesto del progetto, trovati su opencoesione.gov, e lì, subito abbiamo constatato che i finanziamenti per la riqualificazione dell’impianto (9.000.000,00 di euro) sono stati spesi solo al 71%. Per buona parte sono stati finanziati dalla Comunità Europea (75%) e i rimanti dalla Regione (17%) e dal Fondo di Rotazione (8%). A questi dati di partenza alla mano aggiungiamoci anche quella che è stato l’evento scatenante di questo nostro impegno, l’evacuazione da scuola a causa di un incendio scoppiato all’interno dell’impianto che ha inquinato l’aria di sostanze altamente nocive. Non potevamo stare più in silenzio e passarci sopra, avremmo calpestato il nostro futuro. Quindi la nostra indagine statistica è partita dal sondaggio alla popolazione per ascoltare la voce del territorio e i risultati hanno tardato ad arrivare. Su un campione di 200abitanti (grafici a corredo dell’articolo) i risultati parlano chiaro. La maggioranza ci tiene ad un futuro più sostenibile del territorio (98%), infatti pensa che l’incendio all’impianto abbia avuto conseguenze nocive per l’ambiente (75,6%). Allo stesso tempo tanti sono convinti che la gestione rifiuti, da parte dell’impianto in questione, sia poco adeguata (83,2%). Allo stesso tempo, però, è venuto fuori tanto impegno a portare avanti la raccolta differenziata (91,4%). Sulla scia popolare abbiamo allargato la nostra analisi dei dati, mettendo a confronto la nostra regione (Calabria) con qualcuna del Centro Italia (Toscana) e del Nord Italia (Lombardia). Come viene sottolineato in maniera molto chiara dal grafico allegato (cfr grafica/infografica n°1), i quantitativi di RU e di rifiuti da trattamento RU trattati in impianti TMB variano sensibilmente quando mettiamo a confronto la Calabria e la Toscana per le annualità che vanno dal 2015 al 2019: da un 95% nel 2015 della Toscana corrisponde un 45%, nello stesso anno della Calabria, per arrivare ad un 109% nel 2019 per la Toscana su 47% della Calabria. Meno sensibile il confronto della Calabria con la Lombardia, le cui differenze regionali variano di poco. Si passa dal 50%% della Lombardia nel 2016 al 43% della Calabria nello stesso anno. Più evidente è la differenza nel 2019 in cui la Lombardia arriva al 55% e la Calabria si ferma al 47%. Ma la nostra analisi di ricerca non si è fermata e siamo andati più nel contesto territoriale regionale, considerando la produzione RU in kg pro capite, a livello provinciale in Calabria, su diverse annualità, dal 2016 al 2019 (cfr infografica/dinamica n°2). Abbiamo notato, così, che la variazione di produzione tra le diverse province è minima: si assesta, nel 2016, sul 33,44% sia per Reggio Calabria che per Catanzaro e sul 33,11% per Cosenza; nel 2017 sul 32,66% per Reggio Calabria, 33,33% per Catanzaro e 34,01% per Cosenza; nel 2018 sul 31,88% per Reggio Calabria, sul 33,56% per Catanzaro e 34,56% per Cosenza; nel 2019 sul 31,54% per Reggio Calabria, sul 34,23% sia per Catanzaro che per Cosenza. Ma non ci siamo fermati solo a questo, abbiamo indagato anche a livello comunale su diverse province calabresi, per vedere lo smaltimento RU indifferenziato, attraverso diverse annualità, in impianti TMB. Si nota (cfr infografica/dinamica n°3) come l’impianto di Siderno (RC), abbia diminuito la quantità di smaltimento dal 2016 al 2019 in modo significativo, passando da 46.172 tonnellate nel 2016 a 33.071tonnellate nel 2019; mentre Lamezia Terme (CZ) conferma un maggior smaltimento di RU indifferenziato ed una certa deflessione nel corso degli anni, da 81.195 tonnellate nel 2016 a 55.533 tonnellate nel 2019. Rossano (CS), invece, negli anni ha mantenuto una quantità di smaltimento quasi standard, da 47.153 tonnellate nel 2016 a 39,369 nel 2019. Con la nostra ricerca non chiediamo di eliminare l’impianto TMB di Siderno, ma renderlo più efficiente puntando sul riuso, anche energetico, nel processo di smaltimento dei RU. Non ci arrenderemo e continueremo nel nostro monitoraggio a ridurre gli intoppi burocratici che spesso non permettono di tradurre una delibera in atto di intervento concreto (Delibera regionale del 02/11/2020 per l’adeguazione del “Piano di gestione dei rifiuti”). Per fare ciò ci attiveremo di incontrare persone coinvolte nel nostro progetto, per chiarire, spronare, convincere. L’ambiente è la nostra casa comune, il nostro territorio è il nostro futuro, se lo perdiamo, rischiamo di perdere noi stessi.  “ La nazione che distrugge il proprio suolo distrugge se stessa” (F.D. Roosevelt)