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Articolo di Data Journalism

Più facile a dirsi che a contarsi

In occasione del restauro che stiamo monitorando inerente alla Reggia di Caserta e il suo Parco Monumentale, abbiamo deciso di fare meno chiacchiere  e passare subito all'azione cercando di essere un esempio di cittadinanza attiva.

Prima di passare ad una lunga rassegna di dati, bisogna far comprendere l’importanza della Reggia di Caserta non solo ai cittadini locali,ma soprattutto ai turisti provenienti da ogni parte del mondo.

È incredibile pensare come una struttura di tale maestosità, che un tempo era residenza di grandi sovrani, oggi sia ormai un vero e proprio luogo d’interesse artistico per persone di ogni età: ogni anno molti sono i turisti che restano affascinati da tale struttura. Infatti la Reggia ha un ruolo di rilevanza nel settore turistico: nei  weekend si ha una media di circa tremila visitatori al giorno, registrando intorno alle 728.231 visite l’anno. 

La struttura della Reggia ha subito vari restauri, l’intervento più recente è stato organizzato grazie al Fondo per lo Sviluppo e Coesione. Questo è stato stipulato nel marzo del 2016, ma solo il 12 settembre 2018 è stato firmato in comune il protocollo di intesa tra Agenzia Regionale del Demanio, Comune di Caserta e Confindustria Caserta per l’autorizzazione dei lavori di ripristino e manutenzione dei giardini della piazza. L’intervento ha il fine principale di risolvere alcune criticità dell’intero complesso vanvitelliano. La somma stanziata per il restauro ammonta a € 39.500.000, finanziato poi da Piano Stralcio Cultura e Turismo, che fa parte del ciclo 2014/2020. Tuttavia sono stati erogati soltanto 35.772 euro, una quantità che equivale a circa il 0.1% della somma totale. 

Il progetto di restauro degli interni, avviato nel 1990, prevedeva il consolidamento statico della struttura originaria, la riqualificazione funzionale degli spazi interni ed esterni, la reinterpretazione ed il ripristino delle caratteristiche architettoniche e ambientali esistenti. Inoltre, il progetto disponeva, nel seminterrato del Palazzo Reale, la realizzazione del “Museo del Territorio” e dell'area archeologica ipogea, arricchita da tombe sannitiche rinvenute durante i lavori. Fu redatto anche un  progetto per restaurare il giardino del XIX secolo, la cosiddetta "Flora", la realizzazione di volumi interrati contenenti un auditorium e un centro congressi, la riabilitazione di "Piazza Carlo III" ed il viale originale che era in uno stato estremo di degrado.

Invece l’intervento di restauro dell’intero complesso monumentale, come stabilito  già dal novembre del 2016, rientra in un più ampio progetto di conservazione, il cui lotto 1 prevede lavori di restauro delle facciate. Infatti, usufruendo del fondo di €1.000.000.000, si sta attuando il restauro del tratto orientale delle facciate interne ed esterne, opere di risanamento del sistema di allontanamento delle acque meteoriche, la bonifica della facciata dai cavi elettrici. Inoltre, sono in corso anche i lavori di restauro del patrimonio artistico e delle superfici architettoniche decorate, appartamenti storici e scalone d’onore, per un importo di 1.318.833,84 euro e lavori di restauro del verde storico del Parco e del giardino inglese per un importo di 2.055.321,47 euro.

Sulla base dei dati trovati è possibile notare come i lavori di restauro, iniziati nel 1990, si siano protratti sino ad oggi. Uno degli obiettivi di Luigi Vanvitelli era quello di realizzare un centro culturale collegato direttamente con la città, in particolare con il centro storico. Oggi più che mai è possibile constatare la riuscita del suo intento, in quanto ha reso la Reggia di Caserta uno dei principali luoghi di ritrovo del territorio. Analogamente l'importanza della Reggia è riconosciuta anche dai turisti: attualmente questa è il secondo monumento più visitato in Campania. 

Inoltre il teatro di corte della Reggia, dopo un lungo oblio, ritorna nuovamente a splendere a seguito della conclusione di alcuni cantieri di restauro, che hanno interessato la dimora fino al 2020. Il teatro ha, quindi, riaperto le sue porte al pubblico, ospitando diversi concerti, molti dei quali trasmessi dalla Rai.

La Reggia è anche lo sfondo ideale per il mondo della moda e del design, avendo ospitato al suo interno molte sfilate.

Sulla base dei dati raccolti, abbiamo desunto che cospicuo è il numero di fondi importati al complesso monumentale nel corso degli anni. Alcuni finanziamenti, tra cui i Fondi Rinvenienti risalenti al 2007-2013, hanno contribuito al proseguimento degli interventi di restauro fino ai giorni nostri, altri interventi invece sono stati avviati, ma non portati a compimento. La spesa risulta alquanto modesta, ragione per cui siamo ancora più motivati a monitorare tale piano, affinché vengano portati al compimento il progetto cominciato e ancora concluso.

Noi crediamo nel nostro piccolo, con il monitoraggio, di poter incentivare il restauro, evitando che questo si possa concludere soltanto alle calende greche.