Pitch

L’idea che tutti possano fruire di un bene essenziale come l’acqua accomuna tutti i componenti del team Water Networks Hunters. Le risorse idriche globali potrebbero soddisfare il fabbisogno pro-capite di acqua, ma a causa di infrastrutture scadenti e/o cattiva gestione di tali risorse, ogni anno milioni di persone muoiono a causa di malattie determinate da uno scarso approvvigionamento d’acqua, servizi sanitari e livelli d’igiene inadeguati. Dai dati analizzati su base globale, entro il 2050 il 25% della popolazione potrebbe essere colpita da carenza duratura o ricorrente di acqua potabile. Questa drammatica prospettiva ha determinato la scelta di monitorare il sistema di distribuzione e razionalizzazione delle risorse idriche del territorio di Licata.

Sulla base dell’analisi dei dati rilevati attraverso un sondaggio somministrato alla popolazione locale e dei dati ISTAT reperiti online, è stato evidenziato un certo disagio territoriale relativo al servizio di distribuzione dell’acqua. Tale disagio è stato determinato da una riduzione dell’erogazione di acqua che oscilla tra il 70% e 80% nell’intervallo temporale 2012/2018. Dall’indagine condotta è emerso che la Sicilia è la seconda regione con la percentuale più alta (27%) di famiglie che lamentano irregolarità nel servizio di erogazione dell’acqua (il 61,9% delle famiglie italiane interessate vive nel Sud Italia). In particolare, nell’area territoriale della provincia di Agrigento, la disponibilità d’acqua è passata da 24.490.000 metri cubi nel 2012 a 2.995.000 metri cubi nel 2018.

L’indagine territoriale condotta ha permesso di maturare la consapevolezza del deterioramento della qualità e della quantità dell’acqua e ha stimolato la ricerca di informazioni specifiche nel programma d’azione del Consiglio Europeo in merito alla protezione e alla gestione integrate delle acque.  Grazie alle competenze acquisite in questa fase di studio, si vorrebbero intraprendere diverse iniziative progettuali volte a promuovere un consumo sostenibile di acqua. 
Tali iniziative sarebbero mirate, avvalendosi di strumenti tecnologici avanzati, alla riduzione degli sprechi mediante razionalizzazione e riutilizzo dell’acqua. A queste fasi progettuali andrebbero affiancati programmi di informazione ed educazione incoraggianti un uso consapevole ed oculato di un bene primario come l’acqua.