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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

Stonger Raccontano
Castello Forte a Mare Brindisi

Noi, gli Stongers

Oltre allo spassoso nome che allude a “stronger”, il nome che abbiamo scelto è frutto dell’incrocio della parola “stone” (in inglese “pietra”) e della parola “stronger”, alludendo a degli archeologi. Ecco il nostro magnifico team.

 

Siamo 28 alunni frequentanti la classe IV del liceo scientifico di Brindisi “Fermi Monticelli”. Navigando su www.opencoesione.gov.it siamo venuti a conoscenza di progetti cofinanziati dall’Unione Europea che neanche lontanamente avremmo potuto immaginare. I nostri docenti ci hanno spiegato come funzionano i Fondi Europei e come essi rappresentano un’importante risorsa per lo sviluppo del territorio. Abbiamo inoltre consultato la piattaforma www.ascuoladiopencoesione.it in cui abbiamo trovato delle informazioni riguardanti le regole da seguire per il monitoraggio civico di un progetto.

Seguendo le indicazioni, ci siamo suddivisi i ruoli per pianificare al meglio il nostro lavoro. Due di noi hanno assunto il ruolo rispettivamente di project manager, Sofia Corsa, e head of research, Francesco Manigrasso: il loro compito sarà quello di stabilire un piano di lavoro con scadenze per la consegna dei contenuti elaborati. Alcuni di noi, Silvia Gallo, Rebecca Mastrantonio, Marzia Tundo, Claudia Vergari, Michela Politi, Giordana Pancosta,ovvero i social media, si occuperanno di creare gli account e di aggiornarli costantemente; altri hanno scelto il ruolo di designer: Ximena Galicia, Elisa Civilla, Marta Perrone, Ella Warner, Giuseppe Balsamo, Gabriele Papadia ; il loro primo compito è stato quello di elaborare un logo rappresentativo del tema e del progetto scelto per la ricerca. Gli story-teller del nostro team sono Giulia Carrozzo, Giusy Fornaro-Rucco, Andrea Sardanelli, Giuseppe Bonifacio, Giulia Marrazza; a loro il compito di scrivere via, via, il racconto della lezione in classe, le tappe seguite e i report della ricerca. Gli analisti e i coder, Alessandro Rapanà, Dilmith Gamage , Giorgio Imbriani, Matteo Lofino, Vincenzo Peluso, riporteranno ed analizzeranno i dati e le informazioni che troveremo ed infine i blogger, Andrea Fazio, Matteo Trovato, Alberto Volgo, Andrea De Cagna, utilizzando gli elaborati realizzati da Storyteller, Analista e Coder ,scriveranno dei post in cui riassumeranno le decisioni prese in classe e i punti salienti della ricerca.

 

All’ inizio eravamo indecisi sulla scelta del progetto da monitorare. Tra tanti finanziamenti di cui il nostro territorio è stato beneficiario, abbiamo trovato interessanti i progetti finalizzati alla valorizzazione di beni storico-culturali . Non sapevamo se incentrare l’argomento della ricerca sul progetto “sito archeologico di Egnazia; o sul progetto “Forte a Mare”. Ci siamo divisi in due gruppi e ognuno ha definito la propria ricerca su un canvas. Dopo una appassionata discussione la nostra scelta è ricaduta sul Forte a Mare perché volevamo valorizzare un sito archeologico di grande importanza nel nostro territorio brindisino. “Forte a Mare” è un imponente fortezza realizzata nel ‘500 sull’Isola di Sant’Andrea è posizionata insieme al Castello Alfonsino all’ingresso del porto di Brindisi. L'isola su cui sorgono il Castello Alfonsino e il Forte a Mare si chiamava anticamente Bara (nome di origine orientale, forse ebraica): presso gli antichi fu molto celebre ed è ricordata da Cesare, Appiano, Plinio, Mela, Lucano. Essa fu utilizzata, durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, come base d'attacco da Libone, che per Pompeo comandava una flotta di cinquanta navi, per cacciare dai posti vicini i presidi della cavalleria di Cesare e spargere lo spavento tra i suoi soldati. Marco Antonio, però, assediò a sua volta Libone e, impedendogli di rifornirsi di acqua potabile, lo costrinse a fuggire. Si ritiene che i suoi abitatori, di là cacciati, avessero fondato Bari (l'antica Barium). Nel tempo, per ragioni di difesa marittima, l'isola fu divisa artificialmente in tre parti: nella prima sorge il Castello Alfonsino, nella seconda il Forte a Mare, e nella terza, conosciuta come isola del lazzaretto, vi era nel 1934 una batteria di cannoni, la "Pisacane".

Conoscere meglio il sito e gli interventi strutturali che sono stati realizzati è il principale obiettivo del nostro lavoro. Seguendo le indicazioni di ASOC, abbiamo subito realizzato il nostro logo. Il nostro logo ha come sfondo due bicipiti di pietra che simboleggiano la fortezza, ma soprattutto la loro posizione allude alla forma delle corna da cervo del porto di Brindisi. Quest’ultime avvolgono il mondo, per ricordare che “Forte a Mare” è patrimonio culturale, e sullo sfondo del mondo abbiamo messo in risalto il nome del nostro team.

• Costo pubblico: € 5.000.000,00

• Pagamenti effettuati: € 3.594.533,17

• Unione europea: 3.750.000

Inizio previsto: 04/04/2018

Inizio effettivo: 04/04/2018

Fine prevista: 16/03/2020

Fine effettiva: 17/09/2020

 

Natura: infrastrutture tema: cultura e turismo- tutela e conservazione del patrimonio culturale Priorità QSN: valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo. Obiettivo generale QSN: valorizzare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche locali, trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio, migliorare le qualità della vita dei residenti e promuovere nuove forme di sviluppo economico sostenibile. Obiettivo specifico QSN: Valorizzare i beni e le attività culturali quale vantaggio comparato delle Regioni italiane per aumentarne l’attrattiva territoriale , per rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità della vita dei residenti. Ambito di programmazione: Fondo Europeo di sviluppo Regionale (FESR) Programma: PON FESR cultura e turismo, Asse: rafforzamento delle dotazioni culturali. Obiettivo specifico: Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione.

Da questi primi dati abbiamo capito che il progetto serviva a valorizzare la nostra importante struttura architettonica e ad aumentare l’attrattività, anche turistica, del territorio.

 

Sarà nostro compito verificare con il nostro monitoraggio quello che è stato realizzato e comprendere come procedono i progressi con il passare degli anni . Il nostro obiettivo è di rendere partecipe la scuola, i giovani e tutto la comunità sull’importanza del sito, approfondirne la sua storia e il suo valore .