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Alla ricerca dei segreti della canapa

Il BioGeneration team, composto dagli alunni delle classi del Liceo scientifico Archimede,  ha scelto di monitorare il progetto dell’ambito “Ricerca e Innovazione” che utilizza la biomassa da canapa industriale per la produzione di energia e nuovi biochemicals. 

Questo progetto è stato programmato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione), Direzione Generale per il Coordinamento, la Promozione e la Valorizzazione della Ricerca.

Finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), programmazione 2014-2020. 

Nonostante l'inizio fosse previsto per 01/09/2018, il progetto è iniziato effettivamente il 02/05/2019, ed è tutt'ora in corso, seppure la fine fosse prevista per il 01/03/2021. 

Il costo pubblico monitorato è di € 938.527,35, di cui il 49% è stato già pagato: € 469.263,67  €,

Il progetto è in rete, le città interessate sono Acireale, Bari, Battipaglia, Bologna, Caserta, Foggia e Rovigo. 

Il Beneficiario è il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria), sede di Acireale. 

Il CREA è l’ente italiano che si occupa della conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche, di genetica, genomica e miglioramento genetico di varietà e di portainnesti, di valutazione delle innovazioni varietali. Sviluppa metodi innovativi di propagazione in vivo e in vitro; applica metodi di gestione e di difesa integrata e biologica per il miglioramento della qualità e della conservazione dei frutti e dei succhi. Si occupa anche di valorizzare i sottoprodotti agroalimentari. In particolare, la sede di Acireale ha numerosi laboratori forniti di strumentazione scientifica in cui si svolgono attività di ricerca in diversi ambiti disciplinari, si occupa soprattutto di agrumicoltura curando tutti gli aspetti della filiera, dalla genetica classica e molecolare alla conservazione e al mantenimento del germoplasma, dalla patologia in pre e postraccolta all’ecofisiologia, dall’analisi della qualità dei frutti durante la conservazione, alla trasformazione e valorizzazione dei sottoprodotti.

 

Dopo diversi incontri preliminari, il team, giorno 7/12/2021, si è riunito per confrontarsi sui dati e informazioni raccolti in merito al progetto scelto. 

I Project Manager, con l’aiuto degli Scout, hanno compilato il CANVAS e monitorato il lavoro dei vari membri del team. 

Dopo aver definito il logo negli incontri precedenti, i Designer prendono visione delle riprese effettuate a scuola nei giorni precedenti e si dedicheranno al montaggio del video di presentazione. 

Gli Storyteller, in particolare, si sono dedicati alla bozza del testo del video, e a raccogliere foto ed immagini del team e ogni altro materiale per la stesura del video.

Il gruppo degli Analisti ha provveduto a ricercare dati utili sulle caratteristiche della canapa e il suo utilizzo nel settore, tramite un’indagine sul sito di Opencoesione e altre fonti.

I Social Media Manager, grazie al supporto dei Coder e dei Blogger, hanno provveduto alla pubblicazione dei primi due post su Instagram, Facebook e Twitter, con l’ulteriore realizzazione del sito Internet, in modo da rendere efficace la conoscenza del nostro Team in rete. 

Alla fine del nostro incontro abbiamo avuto la piacevole visita “in video conferenza” della dalla dottoressa Marta Ferrantelli, la referente del centro Europe direct di Trapani, che ci ha sostenuto e rafforzato nella scelta del progetto di monitoraggio, invitandoci ad approfondire l’impatto dei Fondi Europei sullo sviluppo economico e culturale del territorio etneo.

Infatti le iniziative di ricerca e sperimentazione condotte negli ultimi 25 anni dal CREA, mirano a recuperare e rilanciare la filiera della canapa industriale in Sicilia, individuando varietà e percorsi agronomici compatibili con gli ambienti di coltivazione caldo-aridi siciliani e valorizzando anche i sottoprodotti e gli scarti delle lavorazioni in un’ottica di economia circolare.

L’obiettivo principale del progetto è quello di analizzare le molteplici proprietà della canapa, sia nei settori tradizionali (Cartario, tessile e alimentare) sia in quelli più innovativi (Bioplastiche, Biocarburanti, Bioedilizia, ma anche Cosmetica e Farmaceutica). 

La canapa è una delle migliori fonti di energia rinnovabile a nostra disposizione ed è anche una delle migliori armi che abbiamo per combattere l’inquinamento. La canapa è una pianta che può essere utilizzata in tutte le sue parti: non si butta via niente!! 

Si può infatti facilmente applicare il concetto di bio-raffineria. Una bio-raffineria si può intendere come un sistema integrato che serve alla produzione di energia e prodotti chimici a partire dalle biomasse. Un percorso virtuoso all’interno del quale tutte le parti della pianta, scarti compresi, vengono utilizzate per essere trasformate in qualcosa di nuovo. In fase di crescita la canapa cattura 4 volte la CO2 immagazzinata dagli alberi, utilizzata in edilizia sequestra CO2 e utilizzata nella riqualificazione energetica degli edifici riduce le emissioni di CO2. La canapa è capace di catturare più CO2 dall’atmosfera di quella che viene prodotta durante la lavorazione.