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Articolo di Data Journalism

ALLA SCOPERTA DELL’ACQUEDOTTO CAROLINO

La tematica da noi scelta per il progetto ASOC è “Cultura e turismo”. La nostra decisione non è stata casuale, sono stati molti i motivi che ci hanno spinto a prenderla. In primis, ci siamo prefissati l’obiettivo di valorizzare maggiormente il nostro territorio, che non sempre riceve i dovuti meriti, spesso dimenticati dagli italiani stessi. A dimostrazione di ciò, vi sono grafici che collocano l’Italia al primo posto della classifica mondiale inerente ai siti Unesco. Il nostro Paese, infatti, attualmente detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell’umanità: 58 siti. In particolare, la regione Campania presenta ben 10 siti Unesco: 6 luoghi e 4 beni immateriali. Tra questi emerge l’acquedotto Carolino, ubicato a Valle di Maddaloni, in provincia di Caserta. Questa, che è una delle opere ingegneristiche più imponenti della Campania, è stata commissionata dalla famiglia Borbone all’architetto Luigi Vanvitelli al fine di assicurare un costante rifornimento idrico alle fontane e alle vasche del parco, che ha reso unica la Reggia di Caserta. I lavori sono iniziati nel 1753 e terminati nel 1770, ma viene riconosciuto patrimonio dell’umanità solo nel 1997. È proprio la sua maestosità, che potrebbe rimandare allo stile e all’imponenza dell’epoca romana, uno dei motivi che ha contribuito a promuovere il progetto di riqualificazione ed illuminazione dell’acquedotto carolino. Inoltre, si è ritenuto che questa iniziativa avesse il potenziale giusto per incrementare il settore turistico campano. L'intervista con la dott.ssa Girfatti, coordinatrice di Europe Direct di Caserta, che ci ha illustrato con chiarezza i fondi PON e la loro programmazione, dandoci anche suggerimenti e utili consigli nello svolgimento della nostra ricerca, ci ha motivati e spinti a muoverci con sicurezza in tale direzione. Riguardo alla messa in atto del piano, questa vede il suo inizio nel 15/12/2014, giorno in cui sono stati stanziati i primi fondi. Quest’ultimi sono stati versati da tre enti principali: Unione Europea, Fondo di Rotazione (Co-finanziamento nazionale), Regione. Rispettivamente la prima ha ricoperto il 75% del totale, pari a € 872.565; il secondo il 14%, corrispondente a € 161.255; l’ultima, invece, l’11%, che ammonta a € 129.567. Questi fondi sono stati sviluppati nel corso di quattro anni in maniera non del tutto omogenea, dato che solo nel primo anno è stata stanziata più della metà della somma totale; infatti, nel 2015 è stato assegnato il 53% dei fondi, quindi € 1.163.287,27. A seguire, nel 2016 la somma finanziata ammonta a € 248.047,35 portando il versamento dei fondi al 65%; nel 2017, invece, si è raggiunto il 94% mediante il pagamento di € 640.773,75; infine, nel 2018 viene raggiunto il 100% della somma prefissata grazie allo stanziamento di € 113.168,24. La fine prevista risale all’ 11/12/2015, tuttavia, come si evince dal sito di OpenCoesione, la fine effettiva è ancora incerta e, come riportato da alcune fonti, sono in corso ulteriori versamenti. Immancabili sono state le problematiche, infatti, prima dell’effettivo avvio del progetto, i responsabili hanno provveduto alla rimozione della vegetazione in eccesso nelle zone limitrofe all’acquedotto. In un secondo momento hanno subito una manutenzione le vie di accesso al monumento, dopodiché, c’è stata l’attuazione dell’iniziativa vera e propria: l’illuminazione del bene artistico. Codesta consiste nell’illuminare le arcate del primo ordine con 24 apparecchi, mentre i piloni con 14 fari, per le arcate del secondo e terzo ordine compaiono 112 apparecchi lineari. Come già detto in precedenza, il progetto mira principalmente ad incrementare il turismo nella regione Campania, in particolar modo nella provincia di Caserta. In effetti, da un riscontro con i dati Istat è emerso che nel periodo che va dal 2014 al 2018 c’è stato un netto incremento del flusso turistico. Nel 2014, anno di inizio del progetto, il numero di arrivi totali nella provincia campana è pari a 314.620; nel 2015 ammontano a 326.372; nel 2016 viene riscontrato un lieve calo, dato che gli arrivi totali risultano essere 318.672; nel 2017 ritornano a crescere raggiungendo il numero di 332.197; infine nel 2018 sfiorano la soglia dei 450.000. Tuttavia, l’impatto turistico non ha riguardato soltanto la provincia di Caserta, ma anche quelle limitrofe, come Benevento, che ha ravvisato un incremento dei turisti nell’antico borgo di Sant’Agata de’ Goti.