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Report Lezione 2

Titolo dell'evento #SAA2015

INTERNATIONAL OPEN DATA DAY REGGIO CALABRIA

Breve descrizione dell’evento #SAA2015

In data 5 marzo 2016 si è svolta, presso la sala del Consiglio Regionale "Federica Monteleone" a Reggio Calabria, la terza edizione dell' INTERNATIONAL OPEN DATA DAY 2016 organizzata dall' Associazione Monithon Calabria

Regione

CALABRIA

Provincia

RC

Locandina dell'evento

Titolo articolo Data Journalism

MEDMA ECOLOGICA

Articolo Data Journalism

Wittgenstein filosofo austriaco del XIX secolo sosteneva che «I limiti del linguaggio significano i limiti del mondo». Un assioma che il tempo non ha sbiadito e che oggi si ripresenta con una forza inaudita anche in ambito giornalistico. Nel nuovo millennio la natura del “cronista” è mutata in maniera rapidissima grazie ad alcuni fattori: la diffusione della rete e la possibilità di raggiungere chiunque ovunque e la partecipazione attiva di tutti. Ma soprattutto è mutato (e continua a mutare) il linguaggio con cui raccontare queste storie. Anzi più precisamente i linguaggi. Così la figura “classica” del giornalista è diventata opaca perdendo autorità e competitività. Quello a cui stiamo assistendo è la nascita di una figura mitologica estremamente variegata piena di risorse nuove competenze e modalità d’espressione. Il giornalista oggi è uno storyteller un esperto di dati un piccolo regista/fotografo/montatore un esperto di social media uno storico un cartografo (ma non solo). What’s your story? Si parte da strumenti che mostrano come oggi un giornalista può raccontare una storia in maniera diversa inaspettata non partendo dal fatto in sé bensì dall’analisi dei dati che riguardano il fatto.Siamo giornalisti sviluppatori hackers civici appassionati di dati numeri misurazioni. raccontiamo storie che partono dai dati che usano i dati come fonti ma che alla fine connettono pezzi di esperienza elementi di informazione narrazioni che hanno al centro le persone e le loro vicende. Ed è proprio quello che abbiamo fatto noi in classe con mille difficoltà vista la carenza di dati disponibili sul nostro progetto a partire dal sito del Comune di Rosarno dove era irreperibile qualsivoglia materiale sull’isola ecologica “Medma” salvo che gli orari di ritiro della raccolta differenziata e l’ubicazione geografica della stessa. La raccolta differenziata è la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo e alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico. In base agli obiettivi imposti dalla normativa vigente entro il 31/12/2008 doveva essere assicurata una raccolta differenziata pari al 45 per cento al 50 per cento entro la fine del 2009 al 60 per cento entro il 31/12/2011 e al 65 per cento del totale dei rifiuti urbani raccolti entro la fine del 2012 (d.lgs. 152/2006 e successive modifiche e integrazioni e L. 296/2006). Tale indicatore è ottenuto rapportando i rifiuti urbani oggetto della raccolta differenziata al totale dei rifiuti urbani. Attualmente l'indicatore non è tra quelli rilevati a livello comunitario per la tematica rifiuti e quindi non è possibile effettuare confronti internazionali. La raccolta differenziata è il presupposto per una corretta gestione dei rifiuti. La Comunità europea infatti definisce l'ordine di priorità da perseguire in materia di gestione dei rifiuti (Dir. 2008/98/Ce recepita in Italia con il d.lgs. 205/2010) considerando: prevenzione preparazione per il riutilizzo riciclaggio recupero di altro tipo (ad esempio il recupero di energia) e smaltimento (ad esempio in discarica). In tale contesto la raccolta differenziata assume un ruolo fondamentale per ottimizzare le fasi successive di gestione. Nel 2013 in Italia la raccolta differenziata è pari al 42 3 per cento del totale dei rifiuti urbani raccolti 2 3 punti percentuali in più rispetto al 2012. Nel 2013 persiste ancora una forte differenza tra il Nord e il resto dell'Italia per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata: si passa dal 58 8 per cento del Nord-est e 51 0 del Nord-ovest al 36 3 del Centro fino al 28 9 per cento del Mezzogiorno. In tutte le ripartizioni si registrano incrementi della quota rispetto al 2012: 3 2 punti percentuali in più per il Centro +2 3 per il Mezzogiorno +2 1 per il Nord-est e +1 4 per il Nord-ovest. L'obiettivo del 65 per cento fissato per il 2012 è stato raggiunto solo dalla provincia autonoma di Trento (68 9). Valori superiori o pari al 60 per cento (obiettivo fissato per il 2011) si rilevano in Veneto (64 6) e nella provincia autonoma di Bolzano (60 0) mentre almeno la metà dei rifiuti sono raccolti in forma differenziata in Friuli-Venezia Giulia (59 1) Marche (55 5) Piemonte (54 6) Lombardia (53 3) Emilia-Romagna (53 0) e nel Mezzogiorno solo in Sardegna (51 0). In questa ripartizione si concentrano le regioni in fondo all'ordinamento: la differenziata copre un quarto della raccolta in Basilicata (25 8) e quote ancora inferiori in Puglia (22 0) Molise (19 9) Calabria (14 7) e Sicilia (13 4 per cento). Rispetto al 2012 gli aumenti più consistenti si registrano in Abruzzo (+5 0 punti percentuali) Marche (+4 7) e Puglia (+4 4) ma nessuna regione fa registrare un peggioramento. Nonostante l’acquisizione dei dati sulla produzione e la raccolta differenziata venga effettuata da ISPRA attraverso una procedura ormai consolidata basata sull’invio di appositi questionari ai soggetti pubblici e privati che a vario titolo detengono informazioni in materia di gestione dei rifiuti per diversi contesti territoriali si riscontra una carenza o un’assenza totale di informazione.

Immagine descrittiva articolo Data Journalism

Grafico/Infografica (2)

Edizione ASOC: 1516

Scuola di appartenenza:

Liceo Scientifico "Raffaele Piria"

ROSARNO (RC)