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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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Team Riccia Green Team 1516

Report Lezione 3

Breve descrizione dell'evento realizzato

Ebbene sì, la strada per far giungere anche il nostro Molise all’ambizioso obiettivo dei rifiuti zero è proprio lunga…e tortuosa a quanto pare! Visto che dei sei cantieri previsti nel progetto che monitoriamo per adesso non ne è stato allestito neanche uno e che, per ora, dei 326.000 euro stanziati ai comuni di cui Jelsi è capofila non è arrivato NULLA! Eh sì! Come ci ha spiegato l’assessore M. Mazzocco del comune di Jelsi,  la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori  si è svolta tra febbraio e marzo 2016 e i tempi burocratici prevedono che, dopo l’aggiudicazione di una gara, un’amministrazione debba aspettare trentacinque giorni per dare modo alla ditta aggiudicataria di produrre le certificazioni anti-mafia e altri documenti. Siamo arrivati così alla fine di marzo, sappiamo che la gara è stata vinta dalla ditta Spina Michele  di Campobasso, ma purtroppo l’allestimento di quello che sarà il primo cantiere inizierà a breve, speriamo prima della data di conclusione di questa edizione di “Ascuoladiopencoesione”. Appena accadrà, comunque, noi saremo attivi nel documentare l’inizio dei lavori e ci auguriamo di poterne dare cenno nell’ultimo report! Intanto, nel dettaglio, questo è ciò che si farà in ciascun comune: Diapositiva2Diapositiva3 Diapositiva4Diapositiva5 Diapositiva7     Diapositiva6 Diapositiva8Diapositiva9 Diapositiva10Diapositiva11 Diapositiva12Diapositiva13 Ma il Green Team Riccia non si perde d’animo! E così  ci siamo concentrati sulle interviste da fare alle autorità e ad alcuni addetti ai lavori e sulla somministrazione dei questionari alla popolazione dei comuni coinvolti nel progetto, per capire come si relazionano con la raccolta differenziata sia da privati-cittadini che da titolari di aziende ed esercizi commerciali del territorio. Questo ha reso complessa l’organizzazione delle uscite che, infatti, sono state ben più di una: abbiamo dovuto adeguarci alle esigenze degli intervistati e al fatto che dovevamo somministrare questionari in molti comuni diversi, spesso anche un po’ distanti tra loro. Ma andiamo per ordine!  Avendo già parlato con il Comune di Jelsi nella persona dell’assessore Mazzocco (come abbiamo documentato in uno dei precedenti step di lavoro), abbiamo contattato il Sindaco che, fuori sede per impegni, ha risposto a qualche nostra domanda al telefono e ci ha spiegato qualcosa di davvero interessante: quello che monitoriamo, infatti, non è il solo progetto intrapreso dai comuni della Valle del Tappino per migliorare la gestione dei rifiuti urbani. Il Sindaco, infatti, ha grandi obiettivi e mira, nel corso dei prossimi anni, a differenziare ulteriormente i rifiuti (distinguendo il cartone dalla carta, l’alluminio dall’indifferenziato), a utilizzare tutto l’umido a livello locale per il compost e ad utilizzare un sistema di smaltimento degli ingombranti che miri a separarli in pezzi diversi che possano essere riciclati distintamente. Lo scopo finale è, dunque, quello di far tendere allo zero il peso attuale dei rifiuti prodotti che, oggi, è di circa 226 Kg pro capite, di cui circa 136 KG. differenziati (come emerge da Ispra catasto rifiuti urbani – dati per i comuni del Tappino). Poiché anche Riccia, dove ha sede il nostro istituto, fa parte del Distretto PAI Fortore Benessere (come tutti i comuni del nostro progetto) e ne ha in atto degli interventi finanziati dal fondo PAR FSC per il potenziamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata, ci è sembrato utile incontrare il dott. Antonio Panichella, uno dei progettisti che hanno curato il progetto per la realizzazione dell’isola ecologica di Riccia. Nella lezione e nell’intervista che ha svolto per noi ci ha spiegato sul piano tecnico quali elementi vadano considerati  per elaborare il progetto di un’isola ecologica e anche quale grande problema sia, nel nostro territorio e in quelli limitrofi la coesistenza, in ciascun comune, di piccoli centri urbani e di grandi aree ad insediamento sparso. Questa caratteristica delle nostre zone fa aumentare  di circa il 60 % il costo della raccolta differenziata per ogni comune e determina che, sebbene la differenziazione e il riciclo siano eseguiti in modo adeguato, in realtà il vantaggio economico per ogni famiglia sia di poco più di 10 – 15 euro all’anno. Ne consegue che il costo delle tasse sui rifiuti urbani resta alto per le famiglie soprattutto nei centri piccoli e ad insediamento sparso. Ma cosa pensano i cittadini della differenziazione dei rifiuti? Sono soddisfatti del servizio offerto dai loro comuni? Comprendono l’importanza di differenziare per l’ambiente e il futuro del pianeta? Glielo abbiamo chiesto attraverso due questionari diversi: uno per i cittadini ed uno per le aziende/esercizi commerciali. Ci siamo divisi in gruppi e, in varie uscite, li abbiamo somministrati alla popolazione di ciascuno dei comuni interessati dal nostro progetto. E’ stato davvero stimolante parlare e confrontarsi con le persone sia perché ci ha dato modo di capire che c’è molta attenzione verso l’ambiente, anche da parte di persone anziane che, magari, ci si aspetterebbe che non fossero così consapevoli di quanto è importante differenziare i rifiuti, sia perché sono emerse le oggettive difficoltà nel realizzare in modo accurato la raccolta differenziata. Potete vedere la sintesi grafica delle risposte nelle slide. Diapositiva1Diapositiva2 Diapositiva3 Diapositiva4 Diapositiva5 Diapositiva6Diapositiva1Diapositiva3Diapositiva2 Ma il lavoro svolto in quest’anno con Opencoesione ci ha reso chiaro che in Molise è indispensabile un portale opendata come c’è in tantissime altre regioni italiane. Ma come fare per realizzarlo? L’opendata Day e l’incontro con l’esperto, dott. Giulio Di Chiara, ci ha fornito gli input giusti: così, insieme all’ITAS “S. Pertini” di Campobasso e con la collaborazione dell’amministrazione di Jelsi, stiamo compiendo i primi passi per realizzare questo portale anche qui. Ci sembrava importante parlare della nostra idea con delle autorità della P.A. che, tra l’altro, avrebbero potuto darci anche qualche ulteriore informazione sul progetto che monitoriamo e così, siccome il Green Team ha sempre orecchie ed occhi bene aperti, il 18 marzo u.s. siamo andati al convegno per l’inaugurazione dopo il restauro di P.zza Sedati, a Riccia, e abbiamo colto l’occasione al volo per  rivolgere qualche domanda a queste due autorità che, altrimenti, a causa dei loro molteplici impegni, difficilmente avrebbero potuto dedicarci del tempo. Abbiamo intervistato il dott. Massimo Pillarella, Autorità di Gestione del POR FESR ed FSE 2014 – 2020, che ricopriva la stessa carica anche per il periodo 2007 – 2013 e il dott. Francesco Monaco,  responsabile delle Politiche di Coesione ANCI. Ottenuta la loro disponibilità a supportare il nostro portale e qualche suggerimento in merito, adesso NON CI FERMA PIU’ NESSUNO!

Titolo del Report di Monitoraggio

La lunga strada verso i...RIFIUTI ZERO!

Link a Report di monitoraggio pubblicato su Monithon.it

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Blog Post di racconto

Ebbene sì, la strada per far giungere anche il nostro Molise all’ambizioso obiettivo dei rifiuti zero è proprio lunga…e tortuosa a quanto pare! Visto che dei sei cantieri previsti nel progetto che monitoriamo per adesso non ne è stato allestito neanche uno e che, per ora, dei 326.000 euro stanziati ai comuni di cui Jelsi è capofila non è arrivato NULLA! Eh sì! Come ci ha spiegato l’assessore M. Mazzocco del comune di Jelsi,  la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori  si è svolta tra febbraio e marzo 2016 e i tempi burocratici prevedono che, dopo l’aggiudicazione di una gara, un’amministrazione debba aspettare trentacinque giorni per dare modo alla ditta aggiudicataria di produrre le certificazioni anti-mafia e altri documenti. Siamo arrivati così alla fine di marzo, sappiamo che la gara è stata vinta dalla ditta Spina Michele  di Campobasso, ma purtroppo l’allestimento di quello che sarà il primo cantiere inizierà a breve, speriamo prima della data di conclusione di questa edizione di “Ascuoladiopencoesione”. Appena accadrà, comunque, noi saremo attivi nel documentare l’inizio dei lavori e ci auguriamo di poterne dare cenno nell’ultimo report! Intanto, nel dettaglio, questo è ciò che si farà in ciascun comune: Diapositiva2Diapositiva3 Diapositiva4Diapositiva5 Diapositiva7     Diapositiva6 Diapositiva8Diapositiva9 Diapositiva10Diapositiva11 Diapositiva12Diapositiva13 Ma il Green Team Riccia non si perde d’animo! E così  ci siamo concentrati sulle interviste da fare alle autorità e ad alcuni addetti ai lavori e sulla somministrazione dei questionari alla popolazione dei comuni coinvolti nel progetto, per capire come si relazionano con la raccolta differenziata sia da privati-cittadini che da titolari di aziende ed esercizi commerciali del territorio. Questo ha reso complessa l’organizzazione delle uscite che, infatti, sono state ben più di una: abbiamo dovuto adeguarci alle esigenze degli intervistati e al fatto che dovevamo somministrare questionari in molti comuni diversi, spesso anche un po’ distanti tra loro. Ma andiamo per ordine!  Avendo già parlato con il Comune di Jelsi nella persona dell’assessore Mazzocco (come abbiamo documentato in uno dei precedenti step di lavoro), abbiamo contattato il Sindaco che, fuori sede per impegni, ha risposto a qualche nostra domanda al telefono e ci ha spiegato qualcosa di davvero interessante: quello che monitoriamo, infatti, non è il solo progetto intrapreso dai comuni della Valle del Tappino per migliorare la gestione dei rifiuti urbani. Il Sindaco, infatti, ha grandi obiettivi e mira, nel corso dei prossimi anni, a differenziare ulteriormente i rifiuti (distinguendo il cartone dalla carta, l’alluminio dall’indifferenziato), a utilizzare tutto l’umido a livello locale per il compost e ad utilizzare un sistema di smaltimento degli ingombranti che miri a separarli in pezzi diversi che possano essere riciclati distintamente. Lo scopo finale è, dunque, quello di far tendere allo zero il peso attuale dei rifiuti prodotti che, oggi, è di circa 226 Kg pro capite, di cui circa 136 KG. differenziati (come emerge da Ispra catasto rifiuti urbani – dati per i comuni del Tappino). Poiché anche Riccia, dove ha sede il nostro istituto, fa parte del Distretto PAI Fortore Benessere (come tutti i comuni del nostro progetto) e ne ha in atto degli interventi finanziati dal fondo PAR FSC per il potenziamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata, ci è sembrato utile incontrare il dott. Antonio Panichella, uno dei progettisti che hanno curato il progetto per la realizzazione dell’isola ecologica di Riccia. Nella lezione e nell’intervista che ha svolto per noi ci ha spiegato sul piano tecnico quali elementi vadano considerati  per elaborare il progetto di un’isola ecologica e anche quale grande problema sia, nel nostro territorio e in quelli limitrofi la coesistenza, in ciascun comune, di piccoli centri urbani e di grandi aree ad insediamento sparso. Questa caratteristica delle nostre zone fa aumentare  di circa il 60 % il costo della raccolta differenziata per ogni comune e determina che, sebbene la differenziazione e il riciclo siano eseguiti in modo adeguato, in realtà il vantaggio economico per ogni famiglia sia di poco più di 10 – 15 euro all’anno. Ne consegue che il costo delle tasse sui rifiuti urbani resta alto per le famiglie soprattutto nei centri piccoli e ad insediamento sparso. Ma cosa pensano i cittadini della differenziazione dei rifiuti? Sono soddisfatti del servizio offerto dai loro comuni? Comprendono l’importanza di differenziare per l’ambiente e il futuro del pianeta? Glielo abbiamo chiesto attraverso due questionari diversi: uno per i cittadini ed uno per le aziende/esercizi commerciali. Ci siamo divisi in gruppi e, in varie uscite, li abbiamo somministrati alla popolazione di ciascuno dei comuni interessati dal nostro progetto. E’ stato davvero stimolante parlare e confrontarsi con le persone sia perché ci ha dato modo di capire che c’è molta attenzione verso l’ambiente, anche da parte di persone anziane che, magari, ci si aspetterebbe che non fossero così consapevoli di quanto è importante differenziare i rifiuti, sia perché sono emerse le oggettive difficoltà nel realizzare in modo accurato la raccolta differenziata. Potete vedere la sintesi grafica delle risposte nelle slide. Diapositiva1Diapositiva2 Diapositiva3 Diapositiva4 Diapositiva5 Diapositiva6Diapositiva1Diapositiva3Diapositiva2 Ma il lavoro svolto in quest’anno con Opencoesione ci ha reso chiaro che in Molise è indispensabile un portale opendata come c’è in tantissime altre regioni italiane. Ma come fare per realizzarlo? L’opendata Day e l’incontro con l’esperto, dott. Giulio Di Chiara, ci ha fornito gli input giusti: così, insieme all’ITAS “S. Pertini” di Campobasso e con la collaborazione dell’amministrazione di Jelsi, stiamo compiendo i primi passi per realizzare questo portale anche qui. Ci sembrava importante parlare della nostra idea con delle autorità della P.A. che, tra l’altro, avrebbero potuto darci anche qualche ulteriore informazione sul progetto che monitoriamo e così, siccome il Green Team ha sempre orecchie ed occhi bene aperti, il 18 marzo u.s. siamo andati al convegno per l’inaugurazione dopo il restauro di P.zza Sedati, a Riccia, e abbiamo colto l’occasione al volo per  rivolgere qualche domanda a queste due autorità che, altrimenti, a causa dei loro molteplici impegni, difficilmente avrebbero potuto dedicarci del tempo. Abbiamo intervistato il dott. Massimo Pillarella, Autorità di Gestione del POR FESR ed FSE 2014 – 2020, che ricopriva la stessa carica anche per il periodo 2007 – 2013 e il dott. Francesco Monaco,  responsabile delle Politiche di Coesione ANCI. Ottenuta la loro disponibilità a supportare il nostro portale e qualche suggerimento in merito, adesso NON CI FERMA PIU’ NESSUNO!

Immagine in evidenza

Domanda 1

1) Esaminando l’iter del progetto che monitoriamo ci siamo resi conto che i tempi di erogazione dei fondi sono stati lunghi. E così i tempi burocratici tra una fase e l’altra. Ci può spiegare quali potrebbero esserne state le cause?

Risposta 1

Risponde il Dott. Monaco: Innanzitutto perché questo progetto è innovativo ed è presentato da una rete di comuni. Inoltre per la sua elaborazione abbiamo invertito la tendenza rispetto al passato: prima si impiegava poco tempo a scrivere un progetto lo si faceva di fretta ma poi le approssimazioni che ne derivavano portavano ad una realizzazione molto lenta e addirittura spesso delle cose non si realizzavano affatto. Invece oggi si tende a discutere molto sulle reali esigenze di un territorio ad ascoltare i cittadini ad esaminare le diverse possibilità di intervento e la qualità delle stesse. Quindi già per arrivare a decidere che progetto presentare trascorrono tempi abbastanza lunghi. Di contro però la realizzazione del progetto dovrebbe essere più rapida di prima.

Domanda 2

2) Pensa che la possibilità di ottenere finanziamenti nell’ambito delle politiche di coesione sia sufficientemente pubblicizzata?

Risposta 2

Risponde il Dott. Monaco: La politica di coesione di per sé è molto conosciuta però quello u cui bisognerà ancora potenziare l’informazione è l’innovazione che stiamo apportando con questa strategia: unirsi collaborare rendere denso il processo decisionale e soprattutto chiarire fin da subito in ogni progetto quali saranno i risultati da attendersi. Nelle aree in cui abbiamo già adottato questa strategia essa è ben nota ma forse il Paese non si è ancora reso conto di quanto le politiche di coesione stiano modificando il modo di spendere il denaro pubblico.

Domanda 3

3) Potenziare la raccolta differenziata oltre a beneficiare l'ambiente crea posti di lavoro? Con i finanziamenti ottenuti a quante persone si è riusciti a dare un impiego?

Risposta 3

Risponde il Dott. Panichella: Con i fondi che finanziano il nostro progetto di costruzione dell'isola ecologica a Riccia l'impresa che si è aggiudicata la gara ha dato lavoro a circa 40 persone. Alcuni erano lavoratori dei comuni che sono stati assorbiti mentre altri sono neoassunti. Complessivamente considerando anche l'indotto parliamo di circa 60 persone che sono molte soprattutto in un territorio come il nostro dove la crisi economica ha avuto gravissime conseguenze.

Video del Monitoraggio Civico

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Edizione ASOC: 1516

Scuola di appartenenza:

Istituto Omnicomprensivo di Riccia - IPAA

RICCIA (CB)

Europe Direct Campobasso - Provincia di Campobasso