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Articolo di Data Journalism

IL RESTAURO DEL CASTELLO NORMANNO DI GINOSA IN UN TERRITORIO FRAGILE

Contrasto al dissesto idrogeologico per la conservazione del patrimonio culturale.

Nel paesaggio collinare di Ginosa, nel sud Italia, arroccato su una rupe si erge  imponente sulla gravina il Castello Normanno,  testimonianza  della storia e dell'identità della comunità locale. Tuttavia, dietro la sua maestosa struttura, si nasconde  una realtà complessa e delicata: il rischio idrogeologico, che minaccia non solo la sicurezza del territorio, ma anche l'integrità stessa di questo monumento. Il progetto di messa in sicurezza e restauro del Castello Normanno si inserisce dunque in un contesto di sfide ambientali e storiche, dove la conservazione del patrimonio culturale si intreccia con la necessità di proteggere il territorio e la comunità che lo abita. L'analisi dei dati relativi al rischio idrogeologico nel territorio comunale di Ginosa assume un ruolo cruciale nel contesto della tutela ambientale e della sicurezza dei cittadini. Ginosa, nel corso degli anni, ha sperimentato eventi alluvionali e fenomeni franosi che hanno causato perdite umane e danni significativi al patrimonio storico e territoriale. Questi eventi hanno posto l'accento sull'importanza di comprendere a fondo il contesto ambientale e geologico in cui si inseriscono progetti di sviluppo e restauro, come quello del Castello Normanno, simbolo identitario della comunità locale.

L'analisi dei dati forniti da fonti autorevoli come l'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) e l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) offre una panoramica dettagliata della pericolosità idrogeologica del territorio di Ginosa. La suddivisione delle aree in base al livello di pericolosità, sia idraulica che da frana, fornisce informazioni cruciali per la pianificazione territoriale e per la gestione dei rischi ambientali. Nello specifico A Ginosa, secondo il sito dell’Istat, le aree caratterizzate da scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi (aree a pericolosità idraulica bassa) costituiscono 45,71 kmq, le aree caratterizzate da tempo di ritorno fra cento e duecento anni (aree a pericolosità idraulica media) corrispondono a 37,84 kmq, mentre le zone caratterizzate da tempo di ritorno fra venti e cinquant’anni (aree a pericolosità idraulica elevata) sono uguali a 27,73 kmq. 0,61 kmq sono costituiti da aree a pericolosità da frana moderata (Piani di Assetto idrogeologico-PAI P1), in cui è generalmente consentita ogni tipologia d’intervento prevista dagli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica;1,23 kmq sono costituiti da zone a pericolosità da frana media, mentre 0,04 kmq sono costituiti da aree a pericolosità elevata e i restanti 0,51 kmq sono a pericolosità da frana molto elevata. Per i livelli di pericolosità da frana più elevati (aree P2-P4) si riduce progressivamente il numero degli interventi ammissibili. Alla fine troviamo le Aree di attenzione, che corrispondono a porzioni di territorio ove vi sono informazioni di dissesto a cui non è stata ancora associata alcuna classe di pericolosità, che corrispondono a 0,48 kmq. La presenza di aree a pericolosità idrogeologica elevata e molto elevata quindi  evidenzia la necessità di adottare misure preventive e interventi mirati per mitigare i rischi legati agli eventi estremi. Inoltre, l'identificazione delle "Aree di attenzione" indica la presenza di zone con potenziali rischi non ancora valutati in modo esaustivo, sottolineando l'importanza di approfondire la conoscenza del territorio e promuovere interventi di monitoraggio e prevenzione. La comparazione dei dati di Ginosa con quelli di altre città limitrofe, come Grottaglie e Taranto, evidenzia la specificità del rischio idrogeologico nel territorio ginosino. La maggiore esposizione ad alluvioni e frane, soprattutto nelle parti prospicienti della gravina, richiede un'attenta pianificazione territoriale e un coordinamento delle azioni di intervento per garantire la sicurezza della popolazione e la tutela del patrimonio storico e culturale. Il progetto di restauro del Castello Normanno si configura come un'azione strategica per preservare e valorizzare il patrimonio culturale di Ginosa. La considerazione delle caratteristiche del territorio e del rischio idrogeologico è fondamentale per garantire la sostenibilità e la durabilità degli interventi di restauro, proteggendo così un simbolo identitario e storico della comunità locale.

In conclusione, l'analisi dei dati relativi al rischio idrogeologico del territorio di Ginosa rappresenta un passo significativo verso una gestione consapevole e responsabile del territorio e il conseguente restauro del Castello. Attraverso la collaborazione tra istituzioni, esperti e cittadini, è possibile sviluppare strategie e interventi per affrontare le sfide legate alla sicurezza ambientale e alla conservazione del patrimonio storico e culturale.