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Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

Raccontare la ricerca

Un progetto da monitorare, un museo da valorizzare
IC Giovanni XXIII per il MuBa

La nostra avventura con Asoc è iniziata il 9 novembre 2022. Quel giorno abbiamo navigato per la prima volta sul sito di OpenCoesione, esaminando le sezioni di cui si componeva la pagina relativa a Martina Franca. La nostra attenzione si è focalizzata sulla sezione ‘Temi’, della quale ci hanno sorpreso le percentuali di fondi destinati a ‘Cultura e turismo’ e ‘Ambiente’ (3% e 5%). Ritenevamo questi dati troppo bassi poiché Martina è un paese ricco di monumenti e ad alta intensità turistica e perché le tematiche ambientali godono oggi di grandissima attenzione, in particolare nella nostra scuola. Abbiamo quindi pensato di monitorare un progetto afferente a questi settori di intervento, anche perché in questo modo la scelta sarebbe stata molto più facile: da una rosa di 1.220 progetti si passava a soli 39.

Seguendo il percorso di Data expedition illustrato da Asoc ci siamo divisi in due gruppi, uno per settore, restringendo ulteriormente il campo ai progetti conclusi e che avessero un finanziamento non superiore al 1.000.000 di euro (scelte condivise con i nostri docenti); solo tre per ognuno di essi. Il 25 novembre, giorno della prima lezione in classe con un membro del centro Europe Direct di Taranto, abbiamo votato: restavano così due progetti, uno per settore. Nei giorni successivi i gruppi sono tornati al lavoro dedicandosi alla ricerca di notizie e documenti online. Troppo poche le informazioni reperite dal gruppo ‘Ambiente’ sul progetto ‘Potenziamento raccolta differenziata comune di Martina Franca’, mentre assai più numerose erano quelle sul progetto affidato al gruppo ‘Cultura e turismo’, ‘Parrocchia Basilica S. Martino Martina Franca - Museo della Basilica S. Martino’ (questo il nome), che aveva previsto una spesa di 714.263,23 euro (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013) finalizzata al restauro di un palazzo nobiliare del centro storico per farne la sede del Museo della Basilica, il MuBa. La decisione di concentrare gli sforzi di tutti su di esso è arrivata nel momento in cui le ‘talpe’ del gruppo ‘Cultura e turismo’ hanno notato qualcosa di davvero interessante nel curriculum di una persona coinvolta nel progetto, il nome… della nostra scuola! Abbiamo così appreso che una ex maestra del nostro Istituto era ora responsabile della gestione del museo. Le nostre ‘talpe’ hanno anche scoperto che un Istituto superiore ha realizzato in passato un tour virtuale del museo, ma la cosa non ci ha assolutamente scoraggiato, anzi il confronto coi più grandi ci ha stimolato ulteriormente! Presa la decisione più importante abbiamo stabilito il nome del Team (Gio23peril_MuBa) e la struttura del gruppo di lavoro definitivo, con la suddivisione in ruoli. Abbiamo quindi iniziato a lavorare sulla compilazione del Canvas (primi giorni di dicembre). Il 13 dicembre aprivamo i nostri canali social: Twitter, Instagram, Facebook.

La nostra ricerca di monitoraggio civico intende ricostruire la storia amministrativa del progetto che ha portato al restauro di Palazzo Stabile e alla nascita al suo interno del MuBa; valutare l’impatto del museo sui flussi turistici; rilevare eventuali criticità nella scelta della sua sede. Il promotore del progetto, nonché l’ente beneficiario del finanziamento, che rientra nel Programma regionale di attuazione (PRA) FSC Puglia, è la Basilica. Restauro, cultura, turismo, arte, storia: sono le parole chiave della nostra ricerca, poiché tutte si ricollegano in vario modo al museo. La raccolta dei dati di contesto testimonia come Martina sia un comune ad alta intensità turistica (cfr. per esempio open data presenti sul sito della Regione Puglia, sezione ‘Istruzione cultura e sport’, pubblicati da Fondazione IPRES), situato in una delle zone più visitate della Puglia, la Valle d’Itria; nonché un comune ricco di iniziative culturali, sebbene sia presente un unico museo permanente. L’idea di realizzare un museo è del vecchio parroco della Basilica, una delle persone che intendiamo intervistare, insieme all’architetto responsabile del restauro e a un responsabile della gestione del MuBa. La Basilica possiede un patrimonio notevole: arredi liturgici, argenti, pergamene, dipinti, icone e altro ancora. Il Muba nasce con lo scopo di renderne fruibile almeno una parte (è infatti contemplata la rotazione espositiva). Intendiamo realizzare una brochure illustrativa con all’interno sia la nostra ricerca di monitoraggio civico sia una nostra guida al MuBa, aiutandoci con il suo inventario. Le singole parti della brochure verranno anticipate sui nostri canali social (twitter, instagram, facebook), mentre la versione elettronica definitiva verrà pubblicata sul sito della scuola e nella sezione notizie del sito del MuBa. Prevediamo anche di realizzare una conferenza pubblica di presentazione della brochure. Le tecniche di ricerca aggiuntiva di cui ci serviremo sono le seguenti: questionari (form online), interviste (semi-strutturate), diari & reportistica (documentare con foto e video).

Il valore per la comunità della nostra ricerca consisterà nel far conoscere il museo prima di tutto ai nostri concittadini, i primi a ignorarne l’esistenza. Per far sì che la nostra ricerca abbia un impatto sul territorio sarà necessario consegnare copia della nostra brochure alle principali agenzie turistiche del territorio e informare della nostra ricerca il sindaco e la giunta comunale. Abitualmente le agenzie turistiche, nei loro percorsi in pullman, prevedono una sosta di 60/90 minuti a Martina Franca. Una rapida visita al museo ha la durata di circa 15 minuti. Le guide però si limitano solo a menzionare l’esistenza del MuBa, suggerendo la visita unicamente della Basilica. Il Comune invece potrebbe prendere in considerazione l’idea di valorizzare la porzione di centro storico in cui è collocato il museo, decisamente meno curata rispetto ad altre e per questo poco frequentata dai turisti.