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Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

Raccontare la ricerca

I figli dei Brettii
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Siamo la classe IIID dell’Istituto Comprensivo di Cetraro e nel corso di quest’anno scolastico ci cimenteremo in un’esperienza nuova: ASOC – A Scuola di OpenCoesione. Abbiamo scoperto che si tratta di un’opportunità per imparare ad essere dei cittadini più vigili ed attenti a ciò che avviene nel nostro territorio, imparando ad usare strumenti nuovi e producendo “homework” diversi dai soliti compiti che ci vengono assegnati a scuola.

Per cominciare abbiamo iniziato a prendere confidenza con gli “open data”, cioè abbiamo analizzato le informazioni fornite dal sito di Opencoesione nel quale sono riportati i dati che riguardano le politiche di coesione. Abbiamo affinato la ricerca focalizzandoci sul territorio del nostro comune, Cetraro, nel quale sono in corso o si sono conclusi finanziamenti nei settori dei trasporti, delle infrastrutture o della cultura e turismo. Tra i tanti progetti presenti la nostra attenzione è fin da subito ricaduta su un luogo che abbiamo visitato nel corso di quest’anno scolastico e nel quale abbiamo vissuto un’interessantissima esperienza grazie ad alcuni ricercatori dell’Università della Calabria: il “museo dei Brettii e del Mare”.

Si tratta dell’unico museo presente nel nostro paese, è ubicato al centro in un palazzo storico “Palazzo Del Trono” del 1791 all’interno del quale sono conservati i veri tesori del nostro paese: antichi reperti archeologici che risalgono al IV e III secolo a.c., periodo in cui in Calabria viveva il popolo italico dei Brettii. Sono presenti, inoltre, una ricca sezione cartografica, molte anfore antiche ritrovate sul fondale marino antistante il tratto costiero di Cetraro ed una biblioteca. Nella sede del museo sono spesso organizzate mostre temporanee, conferenze ed eventi didattici come quello a cui abbiamo partecipato nello scorso mese di ottobre. Questo evento ci ha molto interessato e così abbiamo subito deciso il nome del team con cui parteciperemo all’iniziativa di “A Scuola di OpenCoesione”: “I figli dei Brettii”, perché noi ci sentiamo i veri eredi di quei guerrieri che in un lontano passato vissero nei nostri stessi luoghi.

Dopo aver deciso il nome del team, ci siamo organizzati assegnandoci diversi ruoli secondo le nostre attitudini e seguendo i suggerimenti delle professoresse che ci guidano in questa esperienza. I designer si sono occupati del logo preparando un’immagine per rappresentarci: hanno riprodotto una vista della costa cetrarese e le hanno sovrapposto l’immagine di un guerriero italico, proprio uguale a quella che si può vedere anche al museo nella sala in cui sono conservati i resti del guerriero del IV secolo a.C. ritrovato in località Treselle.

In particolaro il progetto ha come titolo: “Avviso pubblico per la qualificazione e valorizzazione del sistema museale regionale - comune di Cetraro”. Dal portale di OpenCoesione abbiamo scoperto che il progetto ha avuto inizio nel mese di aprile 2012 e si è concluso nello stesso mese del 2015. Il finanziamento prevedeva 176400 € di risorse di coesione da destinare alla realizzazione di importanti servizi multimediali all’avanguardia con la tecnologia per consentire ai visitatori di effettuare visite virtuali sui siti che hanno restituito i reperti esposti e la costruzione di un laboratorio multimediale in 3D per le mostre virtuali o la realizzazione di guide multimediali esplicative interattive installabili su smartphone. Secondo le nostre prime ricerche fatte in rete, nel progetto sarebbe stata coinvolta l’Università della Calabria che attraverso i suoi esperti si è occupata di tutte le operazioni di rilievo sui siti di maggiore interesse archeologico per poi renderle fruibili proprio all’interno delle sale museali.

La nostra scelta del progetto ha lo scopo di rafforzare il senso di appartenenza al territorio ed alla comunità cittadina. Crediamo che la riqualificazione del Museo dei Bretti ci possa offrire l’occasione di sperimentare una partecipazione attiva alla vita pubblica. Conoscere le radici, la storia e le bellezze del nostro paese ci renderà cittadini consapevoli, facendo crescere in noi valori di appartenenza, memoria, cultura, partecipazione attiva, cittadinanza consapevole.

Immaginiamo che con l’aiuto di esperti del settore ed intervistando le figure coinvolte nel progetto (ad esempio tecnici e consiglieri dell’ente comunale, della regione e della cooperativa che si occupa della gestione del museo) potremo scoprire ed approfondire le vicende legate alla riqualificazione della realtà museale locale per poi condividere il monitoraggio con i nostri concittadini, soprattutto i nostri coetanei, per far comprendere l’importanza di possedere un tesoro archeologico-culturale come quello cetrarese. Crediamo che con la nostra attività di monitoraggio si potrebbe accendere la luce su una realtà importante non solo dal punto vista culturale ma anche da quello turistico, essendo la nostra una cittadina che si affaccia sulla costa tirrenica e gode di un importante porto turistico-peschereccio.