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Articolo di Data Journalism

Ripristino del porto di Leuca: sorpresa da 8 milioni per il team Leucasia

Si tratta di un progetto che ha interessato i porti di ben quattro comuni quello che ha previsto lo stanziamento di corposi finanziamenti per ripristinare le strutture portuali di Santa Maria Leuca, sito portuale del comune di Castrignano del Capo. La Regione Puglia ha programmato gli interventi secondo le esigenze dei porti interessati per un ammontare complessivo di 18 milioni di euro. Le risorse sono state destinate ai comuni di Lecce, Melendugno, Castro e Castrignano del Capo. In particolare, dei 18.184.710 euro di risorse totali previste dall'Accordo di Programma Quadro “Realizzazione di interventi a sostegno dello sviluppo locale”, 6,5 milioni sono stati destinati a Lecce per il porto di San Cataldo, 3 milioni a Melendugno per l'approdo di S. Foca, 465.277,80 euro a Castro per l'omonimo porto, 8.219.432,20 euro per il Comune di Castrignano del Capo per l'approdo di Marina di Leuca.

Le risorse  derivano dalla delibera CIPE 138 del 2000 e hanno permesso al comune di Castrignano del Capo, con gli oltre 8,2 milioni di risorse pubbliche, di ripristinare le strutture portuali danneggiate nelle mareggiate del  4 e 7 dicembre 2008 e i fondali delle aree transiti. L’iter burocratico ed esecutivo relativo al porto de finibus terrae di Santa Maria di Leuca ha avuto un decorso di ben sette anni. Le mareggiate del 2008 hanno, nello specifico, distrutto il braccio 3 del molo, la struttura portuale più esposta al moto ondoso e quindi più danneggiata dalle mareggiate, sebbene quella di più recente costruzione.

Il progetto per l’esecuzione dei lavori di ripristino è stato approvato in via definitiva il 9 maggio del 2011, per un ammontare complessivo di 8.219.432,20 euro, la cui spesa è stata garantita con fondi sullo “Sviluppo Locale”. Nel dettaglio delle spese, la gestione dei fondi è stata programmata secondo quanto segue:

SOMME LAVORI (5.846.750,51)

  • Oneri per la sicurezza 1.61%
  • Lavori e progettazione esecutiva 98.39%

SOMME A CARICO DELL’AMMINISTRAZIONE

  • Progettazione, direzione, assistenza, collaudo 24,64%
  • Progettazione 3.70%
  • Pubblicità e Commissioni Giudicatrici 0.42%
  • INARCASSA + IVA spese tecniche 4.93%
  • IVA lavori e imprevisti 49.28%
  • Imprevisti 17.03%

La progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sono state affidate, mediante bando di gara, all'ATI Cooperativa San Martino (capogruppo) - MA.RA.G. srl di Chioggia (VE) in data 18 luglio 2012. La direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione, invece, sono state affidate a ETACONS srl. Gli importi contrattuali ammontano a 3.093.457,35 oltre IVA, al netto del ribasso del 48,733%.

I lavori hanno avuto inizio dopo quattro anni dalle mareggiate, esattamente il 14 dicembre 2012, e hanno previsto in prima battuta  il dragaggio dell'imboccatura del porto e dell'area a ridosso del molo foraneo al fine di rendere accessibile l’area portuale a mezzi di dimensioni idonee per la creazione e movimentazione dei tetrapodi. Questi, di dimensioni pari a 20 mc, sono stati sistemati per la mantellata esterna di tutto il molo (non solo, quindi, sul braccio interessato dalle mareggiate) e realizzati per un totale di circa 1000 elementi, in numero superiore di quanto definito in fase progettuale (circa 750). I lavori hanno poi ulteriormente previsto la saturazione del piano di posa del massiccio di carico mediante iniezione di calcestruzzo nei vuoti presenti a causa delle ingrottature e la demolizione del calcestruzzo ammalorato della banchina del terzo braccio totalmente divelto, il riempimento con materiale arido nelle zone oggetto di cedimenti sotto il piano della banchina e il rifacimento della pavimentazione. I lavori hanno previsto in ultimo la realizzazione degli sfiati sul tratto di banchina del terzo braccio e il ripristino dei suoi muri di banchina.

Sebbene costretta a due interruzioni che hanno bloccato i lavori per circa sei mesi - da novembre 2014 ad aprile 2015 e da ottobre a novembre 2015  a causa del meteo invernale e di ritardi nelle concessioni edilizie – la ditta esecutrice dei lavori ha ultimato tutte le operazioni pattuite in sede contrattuale in data 13 novembre 2015.

Il progetto è stato eseguito nei tempi concordati e nel rispetto di quanto definito in fase progettuale da un punto di vista sia economico sia tecnico. I lavori hanno restituito a Santa Maria di Leuca il porto nella sua struttura originaria, migliorandone la resistenza grazie alle importanti opere di ripristino delle strutture.

Resta da chiarire la discrepanza tra le risorse finanziarie - opportunamente dettagliate in fase iniziale e finale dei lavori e disponibili nei documenti messi a disposizione dall’ufficio tecnico del comune di Castrignano del Capo - e i fondi rintracciabili su OpenCoesione . Degli 8.219.432,20 euro, infatti, solo 2.221.577,26 è il costo pubblico disponibile per il monitoraggio.

Sarà l’uscita sul territorio del team Leucasia a chiarire quanto ancora sfugge alle ricerche sui dati oggetto di studio in fase di analisi.