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Pitch

Titolo del Pitch: 
La pista che c'è... e non c'è!
Pitch 1: 

Il progetto da noi analizzato prevede un finanziamento complessivo di 5 milioni che provengono dai fondi europei inclusi nel patto per il Molise e interesserà i 4 comuni della costa molisana.

La nuova Ciclovia si collegherà alla esistente pista ciclabile del lungomare nord di Termoli e, a partire dalla foce del Sinarca, verrà costruita parallelamente alla statale 16 fino al confine di Petacciato.

Il più importante dei quattro interventi è quello che collegherà Termoli a Petacciato con una pista ciclabile a ridosso della spiaggia, della lunghezza complessiva di 9,7 Km (5,3 Km nel comune di Termoli e 4,4 Km nella zona di Petacciato). Dalle nostre indagini è emerso che i lavori sono stati rimandati più volte: dovevano cominciare nel 2019, ma sono stati rimandati prima al 2021 e poi al 2023.

Pitch 2: 

Dall’intervista con il Dirigente all'Urbanistica del Comune di Termoli è emerso che i ritardi di avvio dei lavori sono attribuibili ai tempi tecnici della burocrazia. Allo stato attuale si prevede l'apertura del cantiere entro il mese di marzo 2023. I lavori dovrebbero concludersi entro il 2026. 

Dal nostro sopralluogo con le bici presso la pista ciclabile esistente abbiamo evidenziato alcune criticità:

-Pista molto stretta e impossibilità di un eventuale e necessario allargamento;

-Tratti di raccordo sia a nord (Torretta Belvedere) sia a sud (Lido Stella Marina) che segnano i limiti della ciclabile esistente;

-Ci ha stupito la realizzazione di un chiosco di ristorazione a ridosso della pista;

-Uso improprio della pista da parte dei cittadini legittimato dall'assenza di cordoli delimitatori.

Pitch 3: 

 Il progetto per essere veramente efficace dovrebbe rientrare in un più ampio progetto di ampliamento della rete ciclabile all'interno di tutto il tessuto urbano, separando il traffico ciclabile da quello motorizzato e da quello pedonale, che hanno velocità diverse. Però, come evidenziato da tutti i nostri interlocutori, esistono delle difficoltà dovute sia alla particolare morfologia del territorio che alle dimensioni effettive della rete stradale urbana (soprattutto nel centro cittadino) che alla mancanza di una "cultura" di spostamento diverso da quelli tradizionali (automobili e ciclomotori). Per auspicare un reale cambiamento, si dovrebbe prevedere una vera e propria rivoluzione del traffico cittadino, anche con ampie zone pedonali.

Immagine ASOC Wall: