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Percorso in Rosa

Noi alunne/i della 3B della scuola media “Leonardo Da Vinci” abbiamo approfondito il progetto ‘’Percorso in Rosa’’. Abbiamo scelto questo progetto perché nel territorio leccese i casi di tumore femminile negli ultimi 4 anni sono aumentati e pochi sono stati curati, a causa della mancanza di strumenti specializzati. Attira la nostra attenzione il fatto che all’interno di questa struttura siano presenti macchinari di avanguardia, che però, per molto tempo, non sono stati messi a disposizione. Ci siamo informati guardando video, tra cui i documentari di Striscia la Notizia, e leggendo articoli riguardo a questo argomento. 

Il progetto è iniziato il 15/06/2016 e attualmente è quasi terminato, con una percentuale del 98%.

Il 23 marzo 2019 Roberta Grima ha scritto un articolo sul Punto Rosa di Lecce. La struttura era un ex dispensario trasformato in un consultorio: una struttura sanitaria che dà un aiuto psicologico e aiuta ragazzi con problemi in famiglia.

A febbraio del 2020 sarebbe dovuta arrivare una rianimatrice nella radiologia del vecchio ospedale di Lecce, in piazzetta Bottazzi, in modo da completare i servizi radiologici all’interno dell’ospedale per sfruttare al meglio tutte le apparecchiature presenti.

L’edificio, infatti, che doveva essere ristrutturato per essere adibito a consultorio tutto al femminile, che sarebbe dovuto essere aperto entro il 2020. Inizialmente i lavori di ristrutturazione erano finanziati con fondi Europei, che dovevano aiutare questo progetto a crescere e a essere aperto il più presto possibile. Questi fondi sono stati usati per l’acquisto di strumenti utili per la prevenzione di tumori femminili.   

All’interno sono presenti servizi igienici e un ascensore che porta al primo e al secondo piano: al primo troviamo lo studio pediatrico, l’assistenza ginecologica, uno studio medico e tre locali per l'assistenza sociale. Al secondo piano, invece, troviamo la sala di attesa. Ormai da vent’anni l’edificio non è in funzione. L’ASL si è occupata della ristrutturazione dell’edificio, che ha comportato un grande lavoro da parte degli operai, in quanto si sono trovati davanti ad una situazione drastica: ratti, materiale radioattivo e rifiuti tossici. I lavori di ristrutturazione sono stati finanziati dalla comunità europea con 2 milioni di euro. 

Nel video di Striscia la Notizia, del 01/05/2019, la struttura è chiusa, ma all’interno sono presenti strumentazioni, arredi e macchinari specializzati nella prevenzione di alcuni tumori femminili. Ad esempio c’è un mammografo 3D di nuova generazione, una strumentazione molto costosa, non utilizzato in quanto il centro a quella data non era ancora in funzione. La struttura era  pronta e si aspettava solo l’accreditamento dell’ASL di Brindisi, che sosteneva che il mammografo doveva essere spostato in un’altra sala del centro.

Nel video di Striscia la Notizia del 20/05/2019 si parla del progetto Rosa, che non è stato realizzato per come è stato progettato. Il problema che attira l’attenzione di Striscia è il fatto che i fondi sono stati chiesti per realizzare un centro diagnostico, mentre adesso è diventato un consultorio. Nonostante la creazione di una cabina elettrica per il funzionamento dei macchinari, essi non sono mai stati utilizzati fino ad ora. 

Per questo progetto sono stati spesi 9 milioni di cui solo 1 milione per la struttura. 

Tuttavia, dopo tre anni dalla realizzazione del progetto, la struttura, fortunatamente, è in completa funzione.