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Cohesion Policy for the high-school students

Articolo di Data Journalism

COSTRUZIONE DEL DEPURATORE DELLA VAL TROMPIA

Il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare - Direzione generale per la salvaguardia del territorio e delle acque,  ha finanziato nell’ambito del “PIANO OPERATIVO “AMBIENTE” – FSC 2014 – 2020 la realizzazione di un impianto di depurazione nel comune di Concesio, per il trattamento dei reflui fognari  della Val Trompia. Il progetto è stato approvato con Delibera CIPE il 1 dicembre 2016, mentre per i lavori è stato conferito un fondo pari all’importo di € 36.700.000 (infografica dinamica) individuando quale ente attuatore l'Azienda Servizi Valtrompia S.P.A, società partecipata oltre che dalla società A2A dai comuni della Valle Trompia.

L’obiettivo che il progetto  voleva perseguire si concretizza negli interventi del trattamento dei reflui fognari per la prevenzione dell’inquinamento del fiume Mella per la  promozione della biodiversità e la protezione della natura.

 

Noi, studenti della 4 A indirizzo sistemi informativi aziendali (SIA) dell’istituto tecnico Einaudi di Chiari (BS), abbiamo scelto di partecipare con entusiasmo all’iniziativa proposta da “A Scuola di Open Coesione” tra l’altro con la speranza di riuscire a infondere ai ragazzi come noi, futuri cittadini, una solida coscienza civile relativamente al valore del bene pubblico acqua.

 

La nostra analisi ha preso spunto innanzitutto dall’interrogazione della banca dati di “A Scuola di Open Coesione” dalla quale è emerso che con il  PIANO OPERATIVO “AMBIENTE” – FSC 2014 – 2020 è stata finanziata un’opera pubblica sul nostro territorio  e quindi abbiamo cercato di approfondire l’argomento partendo   dall’analisi dei dati forniti dall’Istat e successivamente con la collaborazione dell’ingegnere Francesco Guidi, responsabile della realizzazione  del depuratore, abbiamo cercato di comprendere i contenuti del documento previsto dalla normativa, denominato VIA (valutazione impatto ambientale) in quanto, a livello progettuale,  e prima della realizzazione di qualsiasi opera infrastrutturale  e dunque del depuratore è necessario effettuare una serie di ricerche e di analisi relativamente al  sistema territoriale locale, basate su serie di dati su previsioni di impatto. 

Nei comuni in cui è stato installato l’impianto di depurazione è stato rilevato un riscontro positivo da parte dei cittadini, i dati Istat infatti affermano che l’86% della popolazione è soddisfatta del servizio idrico, l’89.2% delle famiglie sono soddisfatte  per l' assenza di interruzioni della fornitura, il 76.2% delle famiglie sono soddisfatte per odore sapore e limpidezza dell' acqua  e il 66.5% delle famiglie sono soddisfatte per la comprensibilità della bolletta (infografica dinamica).

Abbiamo considerato innanzitutto il quadro generale del progetto, dove sono stati evidenziati quei componenti del sistema territoriale che risultano potenzialmente esposti agli effetti dell’inquinamento, infatti, dalla lettura dei seguenti dati sono stati rilevati nelle acque tassi di idrocarburi policiclici aromatici  (17.6%), antiparassitari totali (29.4%), pesticidi clorurati (17.6%), enterococchi (5.9%) e vanadio (29.4%) (infografica statica).

Ricavati dalla dispensa dell’Azienda Servizi Valtrompia e commentati  dall'ingegnere Guidi, risulta che  gli indicatori dello stato qualitativo del Fiume Mella rivelano la scarsa qualità delle acque, terribilmente dannosi per l’uomo ed in generale per l’ambiente, in quanto  possono causare cancro alle vie respiratorie se inalati e altamente tossici. A tal proposito i dati Istat affermano che i decessi causati da tumori ammontano al 34% mentre le morti dovute a malattie infettive del sistema cardiocircolatorio raggiungono picchi del 35.5%  (infografica statica).

Nello specifico le principali condizioni di squilibrio delle acque del Mella sono rappresentate dalle erosioni di fondo e di sponda e dalla presenza di aree fortemente industrializzate lungo l’alveo.

Quanto detto fa capire quanto sia cresciuta la stringente necessità di un adeguamento del trattamento delle acque e dei reflui fognari mediante la realizzazione di un apposito e funzionale impianto di depurazione.                                                                                                                                  

 

Anche i giornali di Brescia e BresciaOggi hanno dedicato diversi articoli a riguardo, vengono infatti riportate le parole del vicepresidente dell'Ato e sindaco di Lodrino, Bruno Bettinsoli, che definiscono il progetto come «risultato straordinario» e «risposta di civiltà» ai problemi del Mella mentre il presidente della Comunità montana, Massimo Ottelli, ha sottolineato la «determinazione e l'unità di intenti» dell'intera valle per portare a casa il risultato. 

La nostra ricerca è solo l’inizio di un lungo percorso di crescita e sviluppo e sarà ben presto necessario visitare il depuratore per “esplorarlo” di persona, incontrando e  intervistando ogni individuo coinvolto nel progetto, nei lavori e nella comunità circostante.