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Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

Articolo di Data Journalism

Sulle impronte del monitoraggio civico

Il nome del progetto da noi scelto è WAY-WELFARE ACTIVITY FOR YOUNG, il cui tema è l'inclusione sociale e la salute e ha luogo nella città di Messina.

Messina è una città nella quale sono presenti problematiche sociali come illegalità, criminalità, povertà e disagio sociale e ciò può essere interrotto attraverso un lavoro diretto ai territori interessati in modo da rompere i meccanismi che sostengono il disagio e l'esclusione sociale.

Il nostro obiettivo è quello di monitorare il progetto e i finanziamenti, ma soprattutto sottolineare la motivazione per la quale sono state scelte queste zone ed incentivare l'attivazione di nuovi servizi in aree degradate.

Il progetto si propone di intervenire su aree all'aperto particolarmente fragili per lo stato di abbandono o per baraccamenti prossimi alla demolizione.

Saranno attenzionati anche i soggetti le cui condizioni di instabilità riguardano la marginalità abitativa ed il contesto urbano negli ambiti di target di risanamento o quartieri degradati.

Sono presenti pertanto delle "aree bersaglio" negli ambiti di risanamento e zone limitrofe sulle quali concentrare le azioni progettuali.

WAY potrebbe favorire nello specifico l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani con disagi individuali o familiari, attraverso attività e percorsi di accompagnamento, coaching e formazione.

Dal punto di vista economico è risultato alquanto difficile reperire dati e informazioni poiché questi ultimi variano in base alla fonte, in quanto per il Comune di Messina sono necessari, per la realizzazione del progetto, 8.000.000€ dei quali la metà dovrebbero essere forniti dal Pon Metro. Se però analizziamo il sito del Pon Metro, notiamo un’incongruenza poiché il programma dedicato allo sviluppo urbano dichiara di doverne fornire 5.000.000€ e di averne già erogati 2.400.000€. Secondo il sito di Open Coesione il totale combacia e la parte già erogata dovrebbe ammontare alla cifra di 4.400.000€ di cui, come detto in precedenza 2.400.000€ giungono da Pon Metro, mentre della restante parte non si ha alcuna informazione.

Il nostro studio di ricerca e analisi dei dati si è attualmente concentrato sul capire i moventi che hanno portato all’erogazione dei fondi per la realizzazione del progetto in queste cinque specifiche zone della città (Camaro, Villaggio Aldisio, Giostra, Bordonaro, Santa Lucia sopra Contesse). Di conseguenza siamo andati alla ricerca di dati riguardanti indicatori sociali che testimoniassero un effettivo bisogno di interventi da parte di quelle aree specifiche.

I dati da noi reputati fondamentali, facenti parte del grafico che mette alla luce la possibile arretratezza dal punto di vista sociale e di inclusione rispetto ad altre aree meno periferiche, sono: il tasso di disoccupazione giovanile, l’incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico, l’incidenza delle famiglie numerose, la tendenza dei giovani che non studiano e non lavorano.

Il grafico rappresenta dunque tre delle cinque aree, ridotte poiché alcune zone limitrofe riportavano varianti poco significative, che vengono confrontate con zone non obiettivo del progetto e appartenenti ad una  frazione del territorio messinese più centrale, come nel caso della zona del centro città e alla zona nord, opposta geograficamente alle aree bersaglio del progetto.

Bordonaro, Villaggio Aldisio e Camaro si dimostrano effettivamente zone più a rischio, rispettivamente con un tasso di disoccupazione di 67,1%, 64,6% e 66,2% che si contrappone nettamente a quello del centro città (49,9%) e, se pur lievemente alla zona di Torre Faro(59%), anch’essa una zona periferica. Per quanto riguarda l’incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico, i valori delle tre zone oggetto di studio sono rispettivamente: 8,4%, 7,4% e 8,9% che, anche in questo caso, sono decisamente più preoccupanti di quelli delle altre due zone (2,8% e 4%).

Risulta essere tendente al doppio l’indicatore riguardante l’incidenza delle famiglie numerose, con sempre nello stesso ordine 2,2%, 2,1% e 2,2% contro 0,9 % e 1,1% del centro città e di Torre Faro.

Per quanto riguarda il tasso di incidenza dei giovani che non studiano e non lavorano la storia non cambia , poiché le zone bersaglio del progetto presentano le percentuali di 21,2%, 20,2% e 19,3% a fronte dei più modesti 11,9% della zona centrale e 15,4% della zona di Torre Faro.

La forza dei dati espressi nel grafico dimostra dunque un effettivo bisogno di un intervento nelle zone individuate dal progetto che risulta essere fondamentale.

Al termine dello studio e della ricerca dei dati sorgono nel nostro team delle perplessità, dovute alla poca trasparenza dei dati, soprattutto finanziari.

Inoltre recandoci sui luoghi indicati dal progetto non è possibile notare interventi effettivi. 

Per sciogliere questi nodi abbiamo già organizzato incontri e chiesto delucidazioni a figure istituzionali, in particolare all’assessore alle politiche sociali e al presidente dell’azienda addetta ai servizi sociali “Messina Social City”.