Contatti

Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

Pitch

Titolo del Pitch: 
ASOC WALL
Pitch 1: 

Tra tutti i progetti presi in esame abbiamo optato per quello che, secondo noi, rappresenta un tema attuale e che fa anche riferimento agli obiettivi dell’Agenda 2020-2030. Il titolo è:” RIPRISTINO E VALORIZZAZIONE DELL’AREA UMIDA MANGIA E BEVI AI FINI DELLA TUTELA E CONSERVAZIONE DELL’ULULONE DAL VENTRE GIALLO E DELLE ALTRE SPECIE DI ANFIBI”. Il progetto prevede la conservazione e il recupero della specie di Ululone appenninico Bombina pachypus, che presenta sul territorio nazionale una diminuzione delle popolazioni e del suo areale. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di migliorare lo stato di conservazione di altre specie di Anfibi presenti nel sito attraverso il ripristino e la valorizzazione dell’habitat di elezione sito nella zona montana del territorio del comune di Montalto Uffugo (CS) nella località Mangia e Bevi, una zona umida di notevole importanza per gli Anfibi costituita da stagni, prati allagati, acquitrini e rigagnoli.

Il progetto ha come tema l’ambiente, a nostro parere presenta anche un forte impatto turistico, culturale e scientifico.

 Gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere sono due:

  • Comprendere l’utilizzo dei finanziamenti pubblici, attraverso una gestione trasparente, operosa e   produttiva, avvicinando la comunità alle istituzioni.
  • Far conoscere e sensibilizzare la cittadinanza, sulla salvaguardia dell’ambiente, sugli Anfibi, sulla loro tutela e sull’ importanza della conservazione del loro habitat.
Pitch 2: 

Dopo aver consultato il portale OpenCoesione, la scelta è ricaduta sul progetto: RIPRISTINO E VALORIZZAZIONE DELL’AREA UMIDA “MANGIA E BEVI” AI FINI DELLA TUTELA E DELLA CONSERVAZIONE DELL’ULULONE DAL VENTRE GIALLO E DELLE ALTRE SPECIE DI ANFIBI realizzato nel territorio di Montalto Uffugo (CS). Ha come soggetto Attuatore e Beneficiario il CIPR (Rende) CALABRIA. Obiettivo specifico: Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre, anche legata al paesaggio rurale mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici. L’ambito di programmazione è il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). I Fondi Strutturali sono relativi alla programmazione 2014-2020 e rientra nel Programma: POR FESR FSE CALABRIA Asse: tutela e valorizzazione del Patrimonio ambientale e culturale. Il costo pubblico monitorato è di: € 19.972,98 di cui € 14.980 pari al 75% provenienti dall’Unione Europei e i restanti € 4.993 provenienti dal fondo di rotazione pari al 25%. Gli attuali pagamenti monitorati sono di € 19.972,98, principalmente investiti nell’anno 2019. Il progetto ha avuto inizio il 06-05-2019 e si è concluso il 31-12-2019.

Set goals:

  • La tutela dei siti riproduttivi;
  • Il ripristino e/o il mantenimento di aree umide.
  • Il miglioramento delle conoscenze e la sensibilizzazione dell’utenza (cittadinanza, scolaresche, ecc.) sugli    Anfibi, sulla loro tutela e sull’importanza della conservazione delle aree umide.

L’area di intervento riguarda la località montana denominata “Mangia e Bevi” in Montalto Uffugo (CS). Dai dati raccolti, nella realizzazione del progetto sono emerse diverse criticità legate prevalentemente alla modificazione degli habitat di elezione e dalla conseguente diminuzioni delle popolazioni dovuti a:

  • La riduzione dei siti idonei alle specie (pozze temporanee, fontanili, piccoli stagni, acquitrini, canali di scolo, corsi d’acqua a limitato scorrimento);
  • La scarsa piovosità;
  • Il calpestio da parte di bovini in abbeverata;
  • La riduzione dei siti riproduttivi;
  • Alcune malattie fungine (Batrachochytrium dendrobatidis).

A seguito delle ricerche effettuate è emerso che la strategia progettuale è quella di ridurre i fattori di modificazione ed alterazione degli habitat di elezione di tutte le specie di Anfibi presenti nell’area, pertanto gli interventi realizzati sono stati i seguenti:

Intervento 1

Ripristino di 3 stagni attraverso la pulizia superficiale di materiale di sedime (fogliame e rami secchi) accumulatosi nel tempo, la revisione delle condutture di alimentazione idrica esistente e il ripristino ed integrazione della staccionata di protezione. L’intervento è stato finalizzato alla tutela di Bombina pachypus, Triturus carnifex, Lissotriton italicus, Rana dalmatina e Rana italica.

 Intervento 2

Protezione di due aree umide, habitat di elezione della specie Bombina pachypus, mediante la creazione di una staccionata in legno lungo l’intero perimetro delle stesse.

 Intervento 3

Riqualificazione di un fontanile costituito da cinque vasche, mantenendo forma e dimensioni originali, e prevedendo la creazione di rampe di accesso e di uscita per gli Anfibi. L’intervento è finalizzato alla tutela di Bombina pachypus, Rana dalmatina e Rana italica.

 

Intervento 4

Realizzazione di cartellonistica esplicativa e opuscoli divulgativi al fine di fornire informazioni sui diversi aspetti naturalistici e conservazionistici, incentrati sulle principali specie presenti nel sito e sull’importanza che rivestono le zone umide.

Il progetto ha una forte importanza, non solo conservazionistica, ma anche didattico-divulgativa e culturale. Il ripristino e la tutela delle aree umide può rappresentare un laboratorio didattico sul campo destinato sia alle scuole che ad altre utenze, costituiscono un insieme di biodiversità, poiché ospitano svariate specie animali e vegetali. Tuttavia, la loro sopravvivenza è messa a rischio da molti fattori in primis dalla crisi climatica in atto e dalla mancanza di buone pratiche comuni. Attualmente, nel nostro Paese, si contano circa 65 zone umide protette, per un totale di 82.331 ettari che sono oggetto di tutele e di programmi di protezione ambientale. Pertanto è importante prendersi cura delle zone umide: valorizzandole e procedendo in modo adeguato, riparando i danni provocati dall’uomo e apprezzandole per la loro bellezza e per l’incredibile ruolo svolto per la biodiversità.

Pitch 3: 

Continuare a sensibilizzare i cittadini sul tema della tutela e salvaguardia dell’ambiente, degli ecosistemi, sulla biodiversità. Impiegare maggiori risorse umane per il monitoraggio e la manutenzione delle aree umide, attraverso la raccolta e la divulgazione di informazioni anche con l’ausilio di strumentazioni che ci consentono di monitorare e valutare le condizioni ambientali al fine di garantire l’habitat più adeguato all’incremento di questa specie.

Immagine ASOC Wall: