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Articolo di Data Journalism

Il Parco della Cavana: nel cuore della Natura...

Nell’ambito del progetto ECO-SMART, mercato dei servizi ecosistemici per una politica avanzata di protezione delle aree natura, si colloca la valorizzazione del sito PARCO DELLA CAVANA a Monfalcone, in provincia di Gorizia. Si mira a pianificare adeguate misure per la salvaguardia delle biodiversità e delle condizioni delle specie e degli stati di habitat nella Rete Natura 2000. Il Comune di Monfalcone segue con tenacia il percorso della sostenibilità, tema centrale della nuova programmazione europea 2021-2027. 

Questo luogo è importante sia dal punto di vista naturalistico, sia dal punto di vista geomorfologico per la presenza di un complesso sistema di olle e canali di risorgiva tra essi collegati che non è stato modificato dalle bonifiche e dalla intensa industrializzazione presente a ridosso del sito. Sono presenti molinieti, un'area di torbiera ed estesi cladieti difficilmente accessibili da parte dell'uomo. Queste condizioni hanno permesso di salvaguardare numerose specie rare come le orchidacee.

Il progetto si basa su uno studio dettagliato che permette di avere un quadro conoscitivo e approfondito di tutti i principali aspetti ecologici del sito e di avere uno strumento di controllo e gestione più aderente alla sua realtà. La Cavana di Monfalcone è posta nell’area di transizione fra la bassa pianura isontina ed il mare Adriatico, estendendosi tra il canale Tajada, il canale Brancolo, il mare e la recente urbanizzazione di Marina Julia. In buona parte (84,8%) comprende il comune di Monfalcone, in minima parte il comune di Staranzano (3,3%) ed una parte significativa il mare (11,9%). 

La Palude del fiume Cavana è stata tutelata come Sito di importanza comunitaria “Cavana di Monfalcone” ed è, attualmente, una ZSC (Zona Speciale di Conservazione ai sensi della direttiva europea “Habitat). Questa zona umida prende il nome dai ricoveri delle barche che nel dialetto veneto vengono denominate “cavane”. Il sito si collega al retrolitorale di Marina Julia e Lido di Staranzano che sono caratterizzati dalla presenza di aree umide e boschetti igrofili di importante estensione. Racchiude elevate valenze geomorfologiche e naturalistiche, inserite in un contesto altamente produttivo fra la terra ed il mare. Il trovarsi di fronte ad uno stato di incuranza è stato il movente soprattutto affettivo che ha dato il via al progetto di risanamento. La fotografia era di una terra in pieno abbandono tra rifiuti di ogni genere, un patrimonio di inestimabile valore degradato e maltrattato. Il Comune di Monfalcone e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sono impegnati dal 2020 a ridare il giusto pregio floristico, faunistico e vegetazionale all’area protetta. Il Comune di Monfalcone ha ottenuto un finanziamento di euro 159.594,12, di cui euro 135.655,00 dall’UE e euro 23.939,00 dal Fondo di Rotazione. E’ stato monitorato per euro 131.170,94 e tante opere sono state già realizzate. Il risanamento è iniziato il 2 aprile del 2020 ed è ancora in corso.

 

Il progetto è stato cofinanziato nell’ambito del programma di cooperazione Interreg ITALIA- SLOVENIA, dal Fondo Europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. La sfida è potenziare la resilienza degli ecosistemi e delle comunità locali attraverso il Ripristino e la conservazione, aumentando la qualità della vita e il benessere della popolazione e analizzando i potenziali rischi ambientali e la vulnerabilità degli ecosistemi che è causata dai cambiamenti climatici. L’unione e la cooperazione tra i vari partner: Regione Veneto, Università degli studi di Padova, Comune di Monfalcone, Centro Regionale di sviluppo di Capodistria, mirano ad una profonda opera di sensibilizzazione e rappresentano una base importante per una gestione futura più coordinata dei siti Natura e delle aree di confine. L’impatto ambientale è notevole anche considerando l’estensione delle aree protette nella regione. La provincia di Gorizia presenta il 26,4% di superficie territoriale coperta da aree naturali protette terrestri incluse nell’elenco ufficiale (EUAP) o appartenenti alla Rete Natura 2000. Allargando la prospettiva, il FVG ha un’estensione di 153.751 ettari di aree protette. (ISTAT). Interviste condotte a cura dell’ente ISTAT sulla popolazione, in tema turismo, hanno rivelato come per il 16,6% scelga il Friuli per la natura. Il turismo è un indicatore chiaro di come le presenze siano notevolmente cresciute e opere di riqualificazione incentivano alla scelta. Nel 2022, nella provincia di Gorizia si sono registrate 1.779.179 presenze, pari al 19% nel confronto provinciale della Regione. Il Comune di Monfalcone ha pianificato l’opera di intervento per la rinascita di questo sito molto suggestivo rimarcando la prestigiosa vocazione turistica della Città e consacrandola definitivamente come città Green. 

 Team alissxfuture