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Articolo di Data Journalism

"La bellezza salverà il mondo", come l'arte e la cultura possono generare bellezza ma anche ricchezza e occupazione.

Siamo gli alunni della 4 a tecnico turistico dell’Istituto Vitruvio di Castellamare di Stabia e abbiamo deciso di approfondire il tema dell’importanza dell’arte e della cultura, quali beni preziosi per la nostra Italia e di partecipare al progetto “a scuola di open coesione”, propostoci dai docenti.

A tal fine la nostra scelta di monitorare un progetto sul territorio di Castellamare di Stabia, dove si sta realizzando, all’interno di una villa ottocentesca “Villa Gabola”, un centro di aggregazione giovanile con scopo artistico e culturale e perché no turistico. La villa ha subito nel corso degli anni varie trasformazioni fino ad essere del tutto abbandonata fino ai giorni nostri, quando, grazie ai fondi comunitari si può finalmente restaurare per recuperarne l’antica bellezza.  I tecnici del Comune di Castellammare, architetto Salvatore Gallo (D.L.) e ingegnere Catello Gargiulo (RUP), da noi intervistati in un incontro presso la casa comunale, alla domanda, cosa si prevede di realizzare al suo interno? hanno con orgoglio detto che Il progetto ha la denominazione "Art factory", termine che indica la realizzazione di un laboratorio d'arte quindi dedicato alla cittadinanza in particolare più giovane. L’architetto Gallo ha aggiunto che nel progetto si parla proprio di ”reinterpretare il tema della “FACTORY” nata con Andy Warhol come punto di ritrovo per artisti e vip di Manhattan e immaginare la villa come “fabbrica” per la produzione di arte e capace di offrire nuove opportunità ed esperienze ai giovani. Nella villa I giovani avranno libero accesso e potranno fare arte: pittura, scultura, musica. In questa Art factory ci saranno anche spazi aperti per il tempo libero, sarà infatti istituito un bar e ci saranno aule dedicate allo studio a disposizione di coloro che ne avranno bisogno. La funzione di Villa Gabola sarà quindi culturale e artistica nell’ambito dell’asse 10 dei finanziamenti europei. Nella scelta di realizzare un progetto, l’Unione Europea fornisce mediante il POR e Il FESTR un proprio contributo. Villa Gabola rientra nell’ambito del POR dalla cultura.

Alla nostra domanda se la villa dopo il restauro potrà diventare anche un attrattore turistico del territorio, i tecnici ci hanno risposto che non sarà un attrattore turistico come ad esempio gli scavi di Pompei, ma con l'istituzione di mostre al suo interno si muove verso l'obbiettivo di offerta turistica ampliata.

Tutto ciò anche in considerazione dell’importanza del turismo e dell’arte che danno lavoro a 1,5 milioni di persone che producono una ricchezza per 88,6 miliardi di euro in un sistema formato da 270.318 imprese così come si evince da dati statistici. Sempre da dati ufficiali del 2021 si parla di introiti pari a 162,9 miliardi di euro, facendo arrivare complessivamente l’impatto della cultura e della creatività a 252 miliardi di euro con una incidenza sull’intera economia pari al 15,8%. I numeri ci restituiscono un sistema strategico e rilevante se pensiamo alla sua incidenza sul PIL nazionale.

Purtroppo le regioni del Mezzogiorno, mostrano quasi ovunque un ritardo, nonostante l’immenso bagaglio culturale e artistico che le caratterizza. Ciò vale sia in termini di ricchezza creata (13,7 miliardi, pari al 3,8% del valore aggiunto complessivo), sia per gli addetti (283mila, pari al 4,1% dell’occupazione meridionale).  Da qui l’importanza per le nuove generazioni di puntare sempre di più sulla cultura e l’arte. A tale proposito l’Italia detiene il maggior numero di siti UNESCO, aree individuate a livello internazionale per riconoscere e proteggere il patrimonio naturale e culturale considerato di «eccezionale valore per l’umanità». La vocazione culturale e creativa di questi territori si coglie andando a verificare la quota di imprese presente all’interno degli stessi, valore pari a poco meno del doppio rispetto a quanto rilevato nel caso di aree relative a comuni senza siti UNESCO (6,2% rispetto a 3,7).  Esiste, dunque, una sorta di “moltiplicatore”, ovvero un fattore moltiplicativo per cui per ogni euro prodotto da un’attività se ne attivano altri sul resto dell’economia, secondo una logica di filiera. Dunque, analizzati tali dati siamo giunti alla conclusione che l'arte può aiutare tantissimi giovani a capire quanto sia importante puntare su di essa, poiché può aprire loro anche strade lavorative. Questo potrà avvenire anche grazie a progetti come villa Gabola che possono generare nelle nuove generazioni la consapevolezza dell’importanza dell’arte e della cultura in un territorio, quale il nostro, che offre svariate opportunità ai giovani in questo settore.