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Articolo di Data Journalism

Un tesoro tutto da scoprire

Il santuario quattrocentesco della S.S. Annunziata è una piccola chiesa a tre navate che custodisce un tesoro: una pala d’altare del pittore napoletano Silvestro Buono, risalente al 1582, raffigurante il mistero dell’Annunziata e oggetto, negli ultimi anni, dell’attenzione di alcuni critici d’arte, tra cui il celebre Vittorio Sgarbi. Il santuario si trova nel rione Angri, il centro storico di Sant’Agnello, comune limitrofo della più nota Sorrento. La storia del rione Angri è antichissima e affonda le radici in epoca medievale, in quanto è citato fin dal XIII secolo nelle transazioni relative a fondi agricoli e fabbricati di proprietà di nobili sorrentini. Era uno dei terzieri più popolati e importanti, tanto da inviare ben quattro rappresentanti nel parlamento della Università del Piano, costituitasi nel dicembre del 1542, circa un secolo dopo quella di Sorrento. Alla fine del XVI secolo la popolazione iniziò a dislocarsi altrove, dando vita al casale di Sant’Aniello, in prossimità dell’odierna chiesa parrocchiale; attualmente, seppure molte cose siano cambiate, il rione conserva un suo fascino: su un dedalo di strette stradine di basoli, si affacciano antiche case con portali sormontati dagli stemmi delle famiglie che vi risiedevano e al centro troviamo il santuario, ancora oggi punto di riferimento per la comunità di Sant’Agnello.

 

La classificazione turistica dei comuni italiani, curata dall’ISTAT nel gennaio 2019, inserisce Sant’Agnello tra i tredici comuni della provincia di Napoli a vocazione esclusivamente marittima, ma il nostro team “Tesori Nascosti” intende portare alla luce i suoi “tesori”, cioè le sue potenzialità sul piano artistico e culturale.

Secondo un elenco del 2022 fornito dalla regione Campania, Sant’Agnello presenta un ottimo numero di strutture ricettive, 188 dislocate sul territorio comunale, di cui ben 9 concentrate nel solo rione Angri, ma esse rappresentano in molti casi semplicemente una base d’appoggio per raggiungere Sorrento che, nella già citata classificazione, rientra tra i sette comuni napoletani a vocazione marittima, culturale e storica, e già nel 2019 figurava nella top ten dei comuni italiani più visitati, secondo Tripadvisor.

Per questa ragione, come risulta dall’analisi dei dati tratti da Opencoesione, negli ultimi anni e in particolare nel ciclo di programmazione 2014-2020, ci sono stati pochi progetti e investimenti, nell’ambito del tema cultura e turismo. Infatti, il restauro conservativo del santuario della SS.Annunziata è l’unico progetto nel territorio di Sant’Agnello, a fronte di 4 a Sorrento e 7 nella vicina Piano di Sorrento; inoltre, dalla nostra indagine risulta che interventi simili per edifici religiosi sono stati realizzati solo nel comune di Vico Equense (santuario di San Michele) e di Meta (basilica di S.Maria del Lauro) per un importo complessivo di 300000 euro da parte dell’UE, 70000 da fondi di rotazione e 30000 regionali. I finanziamenti per i progetti pubblicati sul territorio della penisola sorrentina, come si evince dal grafico allegato, sono a carico dei comuni per un totale di euro 3.641.768,041; del fondo di rotazione per un totale di 1.078.810,21; fondo UE 459.400; fondo Sviluppo Coesione 313.800; fondi regionali 45.930.

Alla luce di tali riscontri, ci sembrano necessari nuovi progetti e maggiori finanziamenti sul territorio santanellese e confidiamo che il monitoraggio civico relativo al santuario dell’Annunziata faccia crescere il numero di visite nel comune di Sant’Agnello, perché esso non sia solo un punto di partenza per raggiungere le vicine località più rinomate, ma si configuri come comune in cui si possano scoprire tesori culturali.