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Articolo di Data Journalism

Migranti senza ali

Suzy aiuta le persone, è quello che vuole fare della sua vita. Una vita che fino ai diciassette anni, quando dalla Nigeria è arrivata in Italia, non è stata affatto facile. Era il 2017…...

“Non conoscevo l’Italia, ma conoscevo bene la nazionale italiana di calcio”. Quando Malick è arrivato in Italia – a Milano – diciassettenne, nel 2019, era contento, sentiva che questo era il posto giusto per lui. Dopo essere partito dal Senegal è arrivato in Marocco, passando per la Mauritania, da lì poi in Spagna, a Barcellona.

Poche righe che raccontano il desiderio di riscatto di Suzy e MalicK ; storie di sofferenza abbandono, sacrificio, fatica, ma anche di tenacia e determinazione; sono i cosiddetti MSNA, minori stranieri non accompagnati, tanti giovani adolescenti che fanno gli adulti troppo in fretta perché il destino li ha fatti nascere in luoghi sbagliati. Sbarcano sulle nostre coste, vengono accolti, tutelati, integrati. Le comunità educative si prendono cura di loro, danno un nome a volti che, spesso, non hanno identità.

Il prof. Bastianutti e la sua Fondazione “Per Paola e Daniela” si occupano anche di queste storie, restituiscono dignità, vita, amore.

Noi, figli di una terra fortunata, abbiamo voluto incontrare i nostri coetani stranieri attraverso il racconto di testimonianze, l’analisi comparata di dati, una serie di incontri con le dottoresse Pietroforte e Carbonara, referenti territoriali Istat; con i docenti ricercatori dell’Università del Salento, dott.ssa De Marco e dott. Ria; con lo stesso e immancabile prof. Bastianutti, nostra preziosa guida in questo percorso.

  Dalla nostra indagine è emerso che alla data del 30 giugno 2021 in Italia erano presenti  7802 minori stranieri non accompagnati, un dato in forte crescita rispetto al 2019. Le regioni maggiormente accoglienti sono state Sicilia, Puglia Friuli. La prevalenza di immigrati è maschile; si parla del 96,7% di maschi contro il 3,3% di femmine. Il dato nazionale mette in luce che le terre di partenza sono l’Albania, il Marocco, Il Pakistan, l’Egitto e la Nigeria.

Anche presso il Comune di Casarano abbiamo dati in linea con la tendenza nazionale: negli anni che vanno 2011 al 2021 sono stati accolti MSNA  maschi pari al 95%. I paesi di provenienza sono Egitto, Afghanistan, Bangladesh, luoghi estremamente poveri, teatro di guerre e alienazione umana.

Gli immigrati non accompagnati sono quasi tutti musulmani; i motivi religiosi e culturali giustificano la prevalenza della componente maschile. Nei suddetti paesi, le ragazze vengono relegate tra le quattro mura domestiche, sempre e comunque in una condizione di sudditanza rispetto all’uomo. Per loro è impensabile andar via dalla propria terra e dalla propria condizione, in cerca di una vita migliore, non sarebbero nemmeno in grado di farlo perché pensate, sin dalla nascita, al servizio della famiglia patriarcale.

I MSNA giungono nel nostro Salento presso le coste di Otranto, Leuca, Porto Cesario; i loro viaggi sono pericolosi con i più disperati mezzi di trasporto: nascosti sotto i camion, per ore e ore respirando l’aria asfissiante dei gas di scarico del mezzo. Attraversano i mari su gommoni di ventura dove vengono ammassate 50/60 persone. E chi arriva dalla Guinea viaggia per circa dieci mesi, attraversando luoghi in cui vigono regimi dittatoriali che rendono tutto incredibilmente più crudele. Chi ha la sfortuna di attraversare la Libia viene sfruttato, derubato, usato come merce di scambio, rapito e, una volta individuata la famiglia d’origine, si chiede un riscatto.

Chi poi, ha la fortuna di arrivare in Italia, è disponibile a svolgere qualsiasi tipo di lavoro, pur di restituire i soldi alla famiglia, che ha investito tutto per la loro libertà.

In Italia i giovani adolescenti stranieri vengono subito accolti in strutture educative come la Fondazione “Per Paola e Daniela”, si cerca subito di risolvere il grosso problema della mancanza di documenti di identità e, contestualmente, si provvede all’apprendimento della lingua italiana per favorire il loro inserimento nel mondo del lavoro.

Con coraggio e perseveranza molti si impegnano tanto per realizzare il progetto di una vita migliore ma, appena compiuta la maggiore età, accade qualcosa che mai avremmo voluto apprendere…scoprire….si perché a noi è sembrato tutto tanto incredibilmente assurdo!

E’ come se la nostra legislazione si dimenticasse di questi giovani eroi. Sono abbandonati al loro destino,  se non hanno un regolare contratto di lavoro, e una residenza stabile non possono rimanere nel nostro paese e allora cercano rifugio nelle devianze o nella via facile della delinquenza e criminalità.

Vorremmo capire perché accade tutto questo? Chiediamo che cosa impedisce un percorso più strutturato che porti alla piena realizzazione di progetti dignitosi.

Noi vogliamo fare in modo che tutto ciò sia concretezza, realtà da vivere ogni giorno.

Continueremo la nostra indagine, cercheremo di capirne di più da cittadini attivi e responsabili.