Contatti

Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

Articolo di Data Journalism

Una spinta verso l’innovazione della Lombardia

Questo articolo ha lo scopo di descrivere, con approfondimenti, i grafici elaborati in classe riguardanti l’innovazione tecnologica promossa in generale in Italia e in particolare nella nostra regione: la Lombardia. Avendo letto e commentato i grafici riguardanti l’innovazione in campo economico abbiamo potuto dedurre che lo stato italiano è molto presente sotto questo aspetto, in modo equo in tutte le regioni, particolarmente in quelle più sviluppate come Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. In Italia vi è una concentrazione di investimento dei fondi maggiore verso il grande settore delle industrie che da solo ricopre il 52,9% di tutte le innovazioni economiche. Successivamente troviamo il settore terziario, quello dei servizi, che comprende il 35,9% delle innovazioni. La parte restante riguarda l’agricoltura che, con solo il 11,3% nella distribuzione delle innovazioni, è il settore meno avanzato.

Riguardo alle innovazioni per funzione abbiamo analizzato ancora una volta lo stato generale dei lavori, traendo conclusioni differenti da quelle visualizzate dal precedente grafico. Con 180.874,00 euro di fondi impiegati è in vetta la scelta italiana di innovare principalmente i metodi di produzione, a seguire vi è, con 162.304,00 euro di finanziamenti spesi, la modernizzazione verso i processi di distribuzione. All’ultimo posto troviamo invece l’amministrazione con 100.509,00 euro di finanze investite.

Si può invece osservare, dall’analisi  per regioni,  che la Lombardia, in Italia,  è il territorio con il maggior numero di imprese, di attività innovative, di spese per l’innovazione e imprese con accordi di cooperazione per il miglioramento e l’evoluzione.

In Italia esistono però anche molti fattori che scoraggiano i settori economici; tre sono quelli principali: i problemi finanziari (come per esempio la mancanza di risorse interne per l’innovazione) si trovano in vetta con il 40,3%; segue lo skill gap,  e all’ultimo posto vi sono i problemi riguardanti il mercato ( ad esempio l’incerta domanda rispetto alle innovazioni proposte e la forte competizione presente tra le industrie) corrispondente al  25,8%.

Per quanto riguarda il numero di aziende e la SAU (superficie agricola utilizzata) per regione, il territorio lombardo presenta 46.782 aziende, un dato che lo colloca  a metà classifica. La superficie in ettari della regione è invece una tra le più elevate dello Stato, con una grandezza media delle imprese di circa il 24,10 ettari.

 

Dopo aver analizzato tutti i dati che riguardano lo stato italiano e quelli circoscritti all’area della Lombardia, siamo rimasti sorpresi da alcune percentuali che riguardano soprattutto le innovazioni agricole. Molti dati che abbiamo analizzato rispecchiano le nostre aspettative iniziali, come per esempio il fatto che l’area del territorio lombardo è molto attiva nel settore delle innovazioni verso i servizi e industrie. Ci siamo posti domande riguardanti questo argomento, come per esempio quale sia il settore della Lombardia ad investe la maggior parte dei propri fondi. Inoltre ci siamo interrogati su cosa dovrebbe fare la regione per migliorare i propri investimenti.

La regione investe la maggior parte delle proprie finanze nel settore terziario, ovvero il settore che comprende i servizi collegati al trasporto e alla distribuzione commerciale, e soprattutto il turismo, tralasciando di gran lunga quello dell’agricoltura.

A nostro parere la Lombardia dovrebbe concentrarsi maggiormente proprio verso quest’ultimo settore, promuovendo moltissime aziende collegate ad esso e  investendo soprattutto nei mezzi per la coltivazione delle materie prime destinate all’alimentazione e nelle colture proteiche vegetali.