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Articolo di Data Journalism

RIPARTIAMO DAL SALE

Situata tra la spiaggia del Poetto e la città di Cagliari, ritroviamo la vasta area del Parco Regionale naturale Molentargius Saline.  Attualmente questo patrimonio di archeologia industriale si conserva quasi interamente ed alcuni edifici sono già stati oggetto di un recupero conservativo. Fin dall'antichità il bacino di Molentargius venne usato dagli abitanti dell'area cagliaritana per la raccolta del sale che fino all'Ottocento viene prodotto per le esigenze della popolazione locale. Nella prima metà dell'Ottocento, sotto la dominazione dei Savoia, si costruirono i primi magazzini e venne potenziata la rete dei canali di trasporto e il sale divenne un'importante risorsa economica; tutto ciò fino al 1985 quando le saline chiusero definitivamente. L'attività di estrazione e commercio del sale ha influenzato la storia della Sardegna e il suo paesaggio. Attualmente l'area è frequentata da molti cittadini di Cagliari, che hanno la possibilità di percorrerla a piedi o in bicicletta (sono presenti 10 Km di piste ciclabili), o la utilizzano per svolgere attività all'aria aperta. L’area è inoltre oggetto di interesse per numerosi turisti attratti dalla possibilità di poter osservare una ricca fauna (in particolare il caratteristico fenicottero rosa, simbolo del Parco) e flora (caratteristica dell'area umida). L’area del parco (circa 1600 Ha) ricade all’interno del territorio comunale di Cagliari (49%), Quartu, Quartucciu e Selargius (51%). 
In seguito all'esame dei dati disponibili, possiamo vedere che su una superficie poco superiore a 1600 Ha, quasi 1000 Ha sono occupati da superfici d'acqua (dolce e salata), in prevalenza salata (come precisato meglio nell’Infografica statica). In particolare, nell'infografica possiamo dedurre che gli specchi d'acqua dolce occupano circa 120 Ha, mentre gli specchi d'acqua salata occupano circa 850 Ha.  Oltre alle piste ciclabili (che corrono lungo i canali), troviamo anche una viabilità interna di altri 10 km, che si snoda all'interno dell'area del Parco, collegando così Cagliari al Poetto e all’ingresso di Quartu Sant’Elena. Inoltre, l'analisi delle schede ci mostra che Cagliari è la provincia con maggior numero di aree protette ( circa 45.000.000 m², pari a 4500 Ha), segue Nuoro ( circa 20.000.000 m² , ovvero 2000 Ha), Sassari (con 15.000.000 m², pari a 1500 Ha), Oristano (con poco piú di 2.000.000 di m², ossia 200 Ha). 
Abbiamo visto dunque che il parco regionale di Molentargius rappresenta un'importante risorsa paesaggistica e ambientale per la presenza di un importante patrimonio di archeologia industriale e di un sistema ambientale unico. Tale condizione suggerisce una particolare attenzione per il suo recupero e la sua valorizzazione, anche in termini  turistici. 
Il sale ha  cambiato, ha  modellato la storia della Sardegna e con il rinnovo delle saline speriamo di far  ricordare a tutti un pezzo della storia che forse è stato dimenticato