Pitch

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Finanziato attraverso un FSC, settennato 21-27, con €3.700.000,00, il progetto Distretto Campano dell'Audiovisivo - Polo Digitale dell'Animazione Creativa, con soggetto programmatore la Regione Campania e beneficiario la FCRC, è un progetto nato per consolidare e potenziare il settore audiovisivo nella nostra regione, e che si candida, dopo Cinecittà, ad essere il secondo in Italia per numero di produzioni effettuate. Abbiamo scelto di monitorare questo progetto, in quanto riteniamo che le produzioni cinematografiche siano strategiche, sia da un punto di vista economico che socio-culturale per il nostro territorio. Non abbiamo avuto difficoltà nella ricerca dei dati, anche quelli relativi ai momenti più critici in quanto i soggetti coinvolti sono stati disponibili a chiarirci ogni dubbio.

Ricercando in rete abbiamo compreso quanto l'industria dell'audiovisivo in Campania costituisca un segmento importante del panorama nazionale, con oltre 900 imprese attive, posizionandosi al 3° posto per numero di imprese, al 6° per occupati e al 5° per valore aggiunto. Napoli emerge come epicentro, ospitando gran parte del numero totale di imprese e contribuendo in modo predominante al valore aggiunto regionale. Afferma il dott. Gemma, RUP del progetto e direttore della FCRC: “i luoghi e le geografie, nel corso del tempo, iniziano a chiedere la scena e a voler far parlare di sé, per far nascere nuove tendenze di viaggio e turismo” dando vita al fenomeno del cineturismo che in Italia genera valore per 600 mln, con 1,344 mln di presenze turistiche e 11,6 mln di visitatori giornalieri.

Il nostro cinema è un’eccellenza in Europa, 4° per produttività, con più candidature all’Oscar come migliore film straniero. Oggi questo settore risulta essere in profonda crisi, soprattutto a causa della riduzione di fondi pubblici. Il Cineporto di Bagnoli, struttura unica nel Mezzogiorno, si candida ad essere un attrattore anche di produzioni straniere, sostenendo la crescita del comparto e l’incontro tra domanda e offerta di servizi innovativi. Auspichiamo che il rapido adeguamento dell’edificio, in dirittura di arrivo, possa arrivare a conclusione, per sollecitare un trend opposto, facendo ripartire da Napoli il cinema italiano. Il varo del Polo potrà inoltre rappresentare la riqualificazione di Bagnoli, che dalla chiusura dell’Italsider attende un riscatto: saremo delle sentinelle.