Efficientamento energetico dei comuni molisani a confronto con il comune Molise (CB)
Risorse disponibili….
Le risorse disponibili sono complessivamente pari a 320 milioni di euro.
Una quota pari al 50% delle risorse, per complessivi 160 milioni di euro,
è riservata agli interventi di efficientamento energetico e
di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici situati
nei territori delle seguenti Regioni del Mezzogiorno:
Abruzzo, Basilicata, Calabria,
Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia.
Destinatari del finanziamento
Possono presentare richiesta di concessione di contributo le Amministrazioni comunali, come quella di Molise, che intendano realizzare, anche tramite la produzione di energia rinnovabile, interventi di efficienza energetica negli edifici delle Amministrazioni comunali.
Alla data di presentazione della richiesta di concessione di contributo, i soggetti istanti non devono trovarsi in condizioni tali per cui sia stata deliberata nei loro confronti la dichiarazione di dissesto finanziario.
Edifici oggetto degli interventi
Gli edifici oggetto dell’intervento, del progetto da noi esaminato, ammesso al contributo devono essere:
esistenti sul territorio nazionale;
di proprietà dei soggetti dei Comuni, esclusi i casi di detenzione (es. comodato, locazione, affitto) o possesso (es. usufrutto, uso, abitazione) da parte di terzi;
destinare ad uso pubblico, a destinazione non residenziale e non destinati all’esercizio di attività economica intesa come qualsiasi attività consistente nell’offrire beni e servizi sul mercato.
Interventi ammissibili e non
Sono ammissibili i soli interventi che:
rispettano i requisiti tecnici, indicati nei capitolati speciali PON IC.
garantiscono la riduzione dei consumi energetici degli edifici oggetto di intervento come deducibile dall’Attestato di prestazione energetica (APE) ex ante.
NON sono ammissibili, invece:
gli interventi su edifici non in possesso dei requisiti di agibilità;
i soli interventi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Questi interventi, sono ammissibili solo in via complementare rispetto all’intervento di efficientamento, per finalità di autoconsumo e in misura non prevalente, rispetto all’intervento di efficientamento. L’impianto di produzione deve essere dimensionato per l’autoconsumo e almeno il 50% dell’energia prodotta deve essere utilizzata per la predetta finalità.
Forma del finanziamento
Il finanziamento è concesso nella forma del contributo a fondo perduto, incluso per il paese Molise, pari al 100% dei costi ammissibili, per la realizzazione degli interventi previsti attraverso l’acquisto e rifornimento di beni e servizi proposti dai fornitori abilitati all’interno del MePA.
Cinque è il numero massimo delle richieste di contributo che ciascun soggetto istante può presentare; ogni richiesta di contributo dovrà riguardare un intervento da realizzare mediante l’acquisto di uno o più prodotti a servizio di un solo edificio o un solo complesso immobiliare.
L’ammontare dell’agevolazione concedibile per ciascuna richiesta non può essere inferiore a 40.000 euro e non può eccedere la soglia di rilevanza comunitaria, attualmente pari ad 215.000 euro.
Ai fini dell’ammissibilità al contributo il soggetto istante, per ciascun intervento da realizzarsi sugli edifici, dovrà possedere un valido APE ex ante alla realizzazione dell’intervento, che sia stato trasmesso alla Regione o Provincia autonoma competente per territorio.
Il contributo previsto non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche in relazione alle medesime spese.
Per accedere al contributo è, necessario compilare e presentare l’APE,
al fine di attestare il miglioramento in termini di efficientamento energetico
che l’immobile avrà a seguito dell’intervento realizzato.
Spese ammissibili
In particolare, le spese ammissibili devono riguardare beni e servizi:
appartenenti alle categorie e ai prodotti indicati nella Tabella prodotti PONIC/CSE 2022 presente nell’avviso;
che abbiano le caratteristiche tecniche standardizzate previste nei capitolati speciali PON IC, relativamente alle tecnologie previste;
la cui fornitura sia conforme alle relative condizioni particolari previste nei medesimi capitolati speciali PON IC;
le cui spese si attengano a interventi, da realizzarsi sugli edifici ammissibili.
La spesa relativa all’acquisto dell’APE ex ante è considerata ammissibile a contributo purché ricorrano determinate condizioni. Sono inammissibili al contributo anche le spese inerenti ai servizi di manutenzione.
Modalità di concessione del contributo
e di accesso al contributo stesso
Il presente avviso è “a sportello”, ossia i contributi saranno assegnati fino ad esaurimento delle risorse disponibili, che sono pari a 320 milioni di euro.
Dal 23 novembre 2022, i soggetti richiedenti possono accedere alla piattaforma informatica gestita da Invitalia per conto del MiTE e avviare la procedura di compilazione delle richieste;
la trasmissione delle richieste di concessione di contributo potranno essere presentate esclusivamente per via telematica utilizzando la piattaforma informatica il cui sportello sarà aperto dal 30 novembre 2022, sino ad esaurimento della dotazione finanziaria e non oltre il 28 febbraio 2023.
Illuminazione delle contrade urbane dei comuni molisani, tra cui MOLISE (CB)
illuminazione a led: quando la luce è smart
L’illuminazione pubblica a LED è una tecnologia irrinunciabile per le città che guardano al futuro.
Le lampade LED producono energia tramite un componente elettronico che grazie al passaggio di una minima quantità di energia elettrica, emette una luce priva di infrarossi e ultravioletti.
Altro aspetto molto interessante è che questa tecnologia produce una luce intensa e brillante con un quantitativo molto basso di energia, comportando un risparmio!
Sostituire le vecchie lampade per l’illuminazione stradale con nuove lampade LED può portare a un risparmio di circa il 50%, con un investimento economico ammortizzabile in circa 5-6 anni.
Minori costi di manutenzione, risparmio energetico dovuto all’efficienza delle lampade, gestione dell’impianto più efficace.
Per l’installazione dei lampioni LED occorre rispettare i CAM,
Criteri Ambientali Minimi stabiliti dal Ministero dell’Ambiente,
che definiscono tutte le caratteristiche
degli impianti e delle lampade,
in base ai diversi luoghi in cui saranno installate.
I CAM per l’illuminazione pubblica
hanno richiesto in modo esplicito l’innalzamento
delle prestazioni di efficienza energetica e
della durata e affidabilità degli impianti.
Come tutte le cose, anche l’installazione dei lampioni LED nelle nostre città presenta dei pro e dei contro.
Uno dei problemi principali dell’illuminazione pubblica LED è il disturbo lamentato da alcuni cittadini per il riverbero delle luci fredde delle lampade sull’asfalto che si riflette all’interno delle case durante le ore notturne.
I benefici non sono solamente economici ma anche ambientali: l’inquinamento luminoso delle città è ridotto e la luce bianca, priva di raggi Uv e infrarossi, è decisamente migliore oltre ad essere efficace e sicura. Inoltre anche lo smaltimento è più semplice poiché all’interno delle lampade non è contenuto nessun materiale tossico.
L’illuminazione pubblica LED è uno degli step fondamentali che possono portare una città verso il futuro.
I lampioni, veri protagonisti delle smart city, sono progettati per essere al centro della gestione della città perché rappresentano i punti di riferimento di una rete connessa e possono effettuare diversi servizi.
Ad esempio, i lampioni possono facilmente diventare dispositivi per il controllo della qualità dell’aria e delle condizioni climatiche, sistemi di collegamento Wi-Fi, dispositivi di controllo del traffico e gestione dei parcheggi ma anche sistemi di videosorveglianza per la sicurezza pubblica.
Il parere dell’ISTAT a riguardo
L’energia
In Italia, nel 2019 le attività produttive generano
il 74,1% delle emissioni di inquinanti ad effetto serra,
il 91,4% delle emissioni acidificanti e
il 67,1% di quelle responsabili
della formazione di ozono troposferico;
le quote restanti derivano
dalle attività di consumo delle famiglie.
l'Italia, inoltre, è tra i Paesi che produce meno
emissioni produttive
rispetto alla media dei paesi Ue27.
Nel 2020 il consumo interno lordo di energia diminuisce del 9,3% rispetto al 2019, e forte la dipendenza energetica dall’estero, nonostante la diminuzione del 14% delle importazioni.
Inoltre,si è registrato un leggero aumento della produzione da fonti rinnovabili per il settore elettrico (116,9 TWh), con un’incidenza del 37,2% sul consumo interno lordo di energia elettrica.
Il consumo energetico delle unità residenti è di 154,7 Mtep nel 2020, di cui il 44,0 % deriva dall’Industria, il 23,0 dai Servizi, il 2,5 dall’Agricoltura e Pesca, il 30,5 dalle famiglie.
Nel 2021 il sistema di riscaldamento più utilizzato dalle famiglie è l’impianto autonomo (65,7%) e il metano è la principale fonte di alimentazione (68,0 %). Infine, è in crescita la diffusione di elettrodomestici.
Protezione sociale
La spesa sostenuta dai comuni per interventi e servizi sociali nel 2019 è di 7,5 miliardi di euro.
Osservando i dati relativi al 2020, i presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari ammontano a 12.630 unità e offrono 411.992 posti letto, con 342.361 ospiti, in prevalenza anziani.
Ogni mille residenti ci sono 7 posti letto disponibili a fronte di 5,8 persone ospitate.
La spesa per prestazioni sociali è nel 2020 pari a circa 373 miliardi di euro,
corrispondente al 22,5 % del Pil.
A partire dal 2014 si è osservato una graduale
decrescenza dell’incidenza sul Pil delle prestazioni sociali erogate,
che comincia ad invertirsi già nel 2019 e bruscamente
nell’anno 2020 a seguito della decisa flessione del Pil e
dell’emergenza da Covid-19,durante la quale sono stati emanati
una serie di decreti legge per assistere i datori di lavoro e
i lavoratori durante la riduzione delle attività economiche.
La percentuale di prestazioni previdenziali coperte dai contributi
passa, quindi, dal 74,7% del 2019 al 66,0 % del 2020,
in diminuzione di circa 8,7 punti percentuali.
La spesa complessiva per pensioni risulta di circa 308 miliardi
di euro.
Protezione sociale
Condizione economica e consumi delle famiglie
●Nel 2021 la soddisfazione generale della popolazione di 14 anni e più è in miglioramento rispetto al 2020:
in media, su un punteggio da 0 a 10,
le persone danno un voto pari a 7,2.
●La spesa media mensile familiare, nel 2021,
è pari a 2.437 euro, in ripresa rispetto al 2020.
●Sono poco più di 1,9 milioni le famiglie
in condizione di povertà assoluta,
circa 5,6 milioni gli individui
registrati nell’anno 2021.
I minori in povertà assoluta sono
poco meno di 1,4 milioni, con un’incidenza del 14,2 %
Le nostre considerazioni
Noi classe 3°A,
abbiamo deciso di concretizzare le curiosità affiorate durante il percorso lavorativo, stilando una serie di quesiti che sottoporremo, personalmente ed al più presto, al sindaco del comune Molise
1) Il comune da lei amministrato ha avuto modo di accederei ai finanziamenti previsti dalle norme vigenti in particolare dai decreti legislativi 105/2010 per la realizzazione di impianti di fonti rinnovabili?
2) Oltre ai finanziamenti previsti dal decreto legislativo 105 il comune ha fatto ricorso ad altre fonti di finanziamento, in particolare ai fondi regionali previsti per la realizzazione di impianti (Decreto Legislativo 28/2011) di pubblica illuminazione?
3) Il suo comune ha potuto beneficiare dei contributi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile previsti dalla legge 58/2019, che ha convertito il ‘’Decreto Crescita Del Medesimo Anno’’?
4) Nel corso dell’ultimo anno, ha ricevuto un aumento dei costi relativi all’energia elettrica?
5) Se si sono verificati questi aumenti, di quale percentuale parliamo?
6) Cos’è stato fatto per fronteggiare tali rincari? Sono state introdotte fonti energetiche alternative?
7) Secondo lei, lo stato è intervenuto? Se si, in che misura?