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Articolo di Data Journalism

Data giornalisti... in erba

“Impianto Sportivo San Giovanni Bosco”. È questo il progetto che il team Fairplayers dei Licei Mazzini di Locri ha deciso di seguire per l’edizione 2019/2020 del progetto “A Scuola di Open Coesione”.

Attraverso l’intercettazione di fondi europei, il Comune di Locri, nei primi mesi del 2011, partecipava al bando PON Sicurezza “Programma Operativo Nazionale FESR Sicurezza per lo Sviluppo” con il progetto denominato “Impianto sportivo San Giovanni Bosco” al fine di: realizzare un campetto di calcio amatoriale; provvedere al miglioramento dei tre già esistenti; procedere alla sistemazione di bagni e spogliatoi esterni; fornire gli elementi di arredo urbano e, infine, effettuare un impianto di illuminazione esterno e di video-sorveglianza, quest'ultimo di modeste potenzialità. Il Ministero dell'Interno, con decreto dell'Autorità di Gestione n° 555/SM/E/0611/2012 del 26.01.2012 ammetteva a finanziamento il progetto presentato.

In data 8 giugno 2011, con la volontà di dare seguito al Programma, veniva  siglata a Gerace una convenzione tra l'Autorità di Gestione del PON “Sicurezza Obiettivo Convergenza 2007/2013”, la Prefettura, l'Associazione dei Comuni della Locride e la Diocesi di Locri-Gerace. Nell'ambito di tale iniziativa venivano approvati otto progetti per la realizzazione di centri di aggregazione e undici per la realizzazione di piccoli impianti sportivi, per un totale di diciannove interventi in sedici Comuni, tra i quali si annovera il progetto monitorato .

Il Ministero dell'Interno, con decreto dell'Autorità di Gestione, il 27 marzo 2013 comunicava che i progetti rientranti nell’iniziativa “Progetto Locride”, sarebbero stati trasferiti sulla Linea di Intervento 1 “Sport e Legalità” del Piano di Azione Giovani “Sicurezza e Legalità” (PAG), con l’intento di promuovere la legalità in territori particolarmente disagiati mediante il recupero di beni pubblici e la creazione di centri di aggregazione ed aree attrezzate.

La determina dell’Area Tecnica Manutentiva - Urbanistica n°199 del 19/12/2013 approvava il progetto esecutivo dei lavori, destinando € 170.815, 73 per i lavori edili, € 16.567,00 per gli arredi e le attrezzature, € 3.480,00 come oneri per la sicurezza ed infine € 59.136,47 come somme a disposizione dell’Amministrazione (per collaudo, contributo S.U.AP. e A.U.C.P e pubblicazioni, spese inaugurazione, etc.). Quadro economico che veniva rimodulato con determinazione n°111/2016 senza apportare alcuna modifica all’importo totale del progetto, suddividendolo in € 141.190,34 per Lavori Edili, € 29.625,39 come incidenza manodopera non soggetta a ribasso relativa ai lavori edili e € 3.000,00 per la Sicurezza sui Lavori non soggetti a ribasso ed inserendo le spese per l’acquisto di arredi e attrezzature, pari a € 16.061,67 all’interno della voce “Somme a Disposizione dell’Amministrazione”. 

Il decreto n. n°130006 del 15 dicembre 2016 della Prefettura di Reggio Calabria dichiarava l’impresa Edilmillenium Srls aggiudicataria in via definitiva dei lavori di realizzazione di una struttura sportiva e relativi spogliatoi all’interno del centro salesiano Don Bosco di Locri a seguito del ribasso offerto del 27,29%  per l’importo di € 124.200,12 oltre € 3.000,00 per oneri per la sicurezza e oltre i.v.a. al 22%. I lavori venivano consegnati nell’Ottobre del 2017 alla ditta appaltatrice dopo regolare stipula di contratto tra quest’ultima e il Comune di Locri, e terminati nel settembre del 2018.

Con la determina del n.27 del 10/01/2019, trasmessa al Responsabile di Linea di Intervento 1 - Piano Azione Giovani - presso il Ministero dell’Interno e alla Prefettura di Reggio Calabria, veniva approvato lo stato finale dei lavori e la relazione sul conto finale e certificato di regolare esecuzione redatti dal direttore dei lavori e sottoscritti dall'appaltatore e dal R.u.p..

La scelta di monitorare il progetto denominato “Impianto Sportivo San Giovanni Bosco" è scaturita dalla discrepanza tra ciò che è riportato sul portale di Open Coesione aggiornato al 31 ottobre 2019 secondo il quale risulta che soltanto l’1% dell’importo totale, pari a 2.600,00 euro , ad oggi è stato liquidato, e quanto riportato nelle varie determine presenti sul sito del Comune di Locri che attestano non solo lo stato di avanzamento dei lavori (SAL) ma decretano anche la fine dei lavori a seguito della relazione n°24879 del 21.11.2018  sul conto finale e certificato di regolare esecuzione redatti dal direttore dei lavori. Con le delibere n°24 del 08.02.2018 e n°29 del 13.02.2018 e successivamente n°408 del 25.10.2018, in particolare, venivano approvati, rispettivamente, gli atti del 1° stato di avanzamento dei lavori (SAL), con liquidazione della relativa fattura per un importo complessivo di € 70.070,00 iva compresa, e del 2° SAL dei lavori con relativa fattura liquidata con un importo complessivo di € 69.080,00 iva compresa, per un totale di € 139.090,00. Inoltre, da febbraio 2018 a luglio 2019, venivano liquidate una serie di fatture relative all’acquisto di arredi e attrezzature; alle spese di inaugurazione e al compenso relativo alle varie figure professionali, per un totale di € 20.010,71.

Da un sopralluogo effettuato dal nostro project manager, risulta, in aggiunta, che i lavori previsti non sono stati portati a compimento.

Parallelamente la nostra attenzione si è concentrata sul binomio “Sport-legalità”. Lo sport è l’attività ricreativa che attrae di più i giovani e da sempre è considerato un mezzo attraverso il quale fare amicizia, apprendere le regole della leale concorrenza e dello “stare insieme”. In particolar modo in zone  come quella analizzata, in cui la presenza dell’illegalità, il più delle volte sotto forma di micro-criminalità è massiccia  e attrae molto di più chi vive ai margini della società, lo sport può rappresentare una “palestra di vita” mediane la maturazione della personalità nel rispetto delle regole e degli altri e favorire l’educazione all’impegno sociale e al senso civico, contribuendo così alla diffusione della cultura della legalità nello sport come nella vita.

Abbiamo così deciso di analizzare più di 300 progetti previsti dal P.O.N. Sicurezza nella Regione Calabria. Dalla disamina effettutata emerge che la provincia con il maggior numero di progetti portati a termine è quella di Catanzaro, con il 57%, seguita dalla provincia di Cosenza con il 55%, e, fanalino di coda, quella di Reggio Calabria che si piazza al 4° posto con il 27%. La stessa si aggiudica il primato dei progetti mai portati a termine, totalizzando il 23%, a fronte del 4% registrato a Crotone e Catanzaro e del 3% a Cosenza.

L’indagine del team Fairplayer non termina con la ricerca e l’analisi dei dati. Il nostro team scenderà a breve sul campo per ricavare ulteriori informazioni attraverso alcune interviste rivolte ai soggetti direttamente interessati e a professionisti del settore per cercare di far luce sulle discrepanze riscontrate. Attraverso sondaggi e inchieste si cercherà inoltre di verificare l’importanza di opere di questo genere in territori poveri di strutture analoghe e con un alta valenza formativa, laddove lo sport è praticato come sano agonismo, rispetto delle regole e dell’altro.