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Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

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La Campania Felix in un click

Quest’anno stiamo affrontando un’emergenza sanitaria globale che ha comportato lo stravolgimento della normale attività scolastica, incluso il percorso ASOC che ci vede quest’anno protagonisti. Ma cos’è esattamente ASOC? Acronimo di “A Scuola di OpenCoesione”, è un contest nazionale creato per noi ragazzi, al fine di monitorare l’impiego dei fondi finanziati dall’UE ed utilizzati per vari progetti. Nella prima lezione, avvenuta sulla piattaforma Zoom, abbiamo conosciuto le docenti che ci accompagneranno in questo viaggio. Le professoresse ci hanno chiarito con l’aiuto delle video pillole di ASOC cosa sono le politiche di coesione,e quali sono le principali fonti di finanziamento europeo, i cicli di programmazione,il ruolo delle regioni, insomma ci hanno fornito le informazioni di base per orientarci in questo mondo. Infine, abbiamo esplorato, con loro, il portale OpenCoesione, dal quale visionare i progetti legati al nostro territorio e scegliere quello più vicino agli interessi del nostro team. Navigando in esso, i primi progetti che hanno suscitato maggiore interesse sono stati uno che riguardava il tema  “Competitività imprese”e appartenente al tema “Inclusione sociale”. Inizialmente eravamo più inclini a scegliere il secondo, poiché ci ha colpito la possibilità del riutilizzo sociale e virtuoso dei beni confiscati, ma abbiamo ritenuto di ricercare ancora, perché avevamo il desiderio di impegnarci in un monitoraggio che si occupasse di tematiche nuove e positive; e dati i tempi che stiamo vivendo, è stato automatico esplorare il tema dell’Agenda digitale. Consultando il portale di OpenCoesione, durante la seconda lezione, abbiamo esaminato meglio le proposte su questo tema e il progetto SISTEMA INFORMATIVO CULTURALE MOVE TO CLOUD – ECOSISTEMA DIGITALE PER LA CULTURA ha destato la nostra curiosità: analizzandolo, ci ha affascinato l’idea , eliminando del tutto le nostre incertezze precedenti. “Move To Cloud” coniuga la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, l’Agenda digitale e l’inclusione sociale. “Move To Cloud” ci ha colpito perché si propone di metterci in condizione tutti, giovani, adulti, anziani , anche persone con disabilità , di fruire del panorama culturale in maniera sensoriale ed immersiva attraverso tutti i device digitali. Il progetto ci ha conquistato perché abbiamo capito che attraverso di esso entreremo nel mondo degli open data culturali; il nostro team sarà attore e promotore del nostro territorio, non dimenticando il proprio ruolo di monitori, al fine di aiutare a diffondere una vera democrazia del sapere, il sapere alla portata di tutti. Tutti d’accordo su questo progetto, che affronteremo con la voglia di non subire passivamente la tecnologia ma di utilizzarla per una concreta valorizzazione del nostro territorio. Durante il primo incontro le professoresse Silvana Pernisi e Annagrazia Rambone, referenti ASOC per il nostro Istituto, ci hanno illustrato i vari ruoli nei quali il team si articola: Project manager, Storyteller, Blogger, Social media manager, Analista, Coder, Designer e Head of research e noi studenti, in base al nostro personale talento, abbiamo deciso quale ruolo ricoprire: PROJECT MANAGERS: MARTINA GALASSO, VALERIO FONTANA, NICOLA AURORA; DESIGNERS: SABRINA DEL PRETE, GIOVANNI PAONE, MARIA PIA ARGENZIANO; STORYTELLERS: CONCETTA GUADALUPI ,ROSALIA GUARINO, LUIGI PEZONE; HEAD OF RESEARCH:MARCO PUCA, SALVATORE MARRANDINO; ANALISTI E CODER: ANGELO PRIMIZIA, DOMENICO PIO RUBINO; BLOGGERS: MARIATERESA CAVAGNUOLO, FABRIZIO LAURO, MANUELA SARDO, MARIAPIA LAMANNA; SOCIAL MEDIA MANAGERS: EMANUELA DELLA VOLPE, MARTINA DIANA, CARMEN MARINO. Successivamente, si è presentata la necessità di individuare un nome del team che rappresentasse al meglio tutti noi e il progetto stesso. Abbia realizzato un Brainstorming, durante il quale abbiamo giocato con le parole che più ci avevano colpito, sia in italiano che in inglese, passando per il latino, un gioco divertente. Dopo varie proposte “WeARTogether” ha messo tutti d’accordo. Il nome nasce dall’incontro del concetto di inclusione sociale con l’idea di voler collaborare tutti insieme attraverso la rete alla diffusione del bello e dell’arte della nostra Regione. (We=inclusione sociale;ART=cultura e arte del nostro territorio;Together=connessione digitale;la stessa T=ponte tra cultura e connessione digitale). Nel creare il nostro logo, oltre al nome del team , abbiamo pensato che dovesse contenere, come elementi identificativi, l’amore per le bellezze della nostra terra e gli strumenti elettronici dell’era digitale: per questo motivo abbiamo deciso di rappresentarci con un logo molto intuitivo, semplice, che mostra la nostra Regione Campania racchiusa in un dispositivo elettronico, quale un tablet, e sullo sfondo le connessioni internet, le nostre autostrade del futuro. Completata questa prima fase organizzativa, i nostri analisti e coder hanno iniziato a ricercare i dati, partendo da quelli presenti sul portale di Open Coesione. Il progetto “ Move to cloud” si inserisce nella più ampia strategia regionale di programmazione volta alla crescita del digitale, della ricerca ed innovazione, per la specializzazione intelligente (RIS3); l’obiettivo è favorire una maggiore fruibilità digitale della Campania , attraverso la creazione di un sistema di servizi accessibili ai cittadini ovunque essi si trovino, non solo dal computer di casa, ma anche in mobilità, da tablet e smartphone, sfruttando il potenziale del nuovo sistema di connettività diffusa; questi servizi concorrono a promuovere sempre di più e meglio il patrimonio culturale e lo sviluppo turistico della Campania. Dal portale di Open Coesione apprendiamo che il progetto vede come Ente programmatore e beneficiario la Regione Campania e rientra nel ciclo di programmazione 2014/20 del FESR( Fondo Europeo di Sviluppo Regionale); che appartiene al POP FESR CAMPANIA per l’asse ICT E AGENDA DIGITALE e ha come obiettivo specifico, DIGITALIZZAZIONE DEI PROCESSI AMMINISTRATIVI E DIFFUSIONE DI SERVIZI DIGITALI PIENAMENTE INTEROPERABILI. E’previsto un finanziamento totale di 12.000.000 di euro così ripartiti: COSTO PUBBLICO Unione europea 9.000.000 (75%); Fondo di Rotazione 2.100.000 (18%); Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 900.000 (8%). STATO DI AVANZAMENTO DEL PROGETTO: inizio previsto ed effettivo 19/12/2018; fine prevista 31/12/2021. PAGAMENTI EFFETTUATI : 2018 818.652,58 (6%) 2019 3005.125,83 (25%) 2020 4.420.755,51 (36%). Abbiamo scaricato il file csv e stiamo cercando di analizzarlo; abbiamo trovato in rete un documento della Regione Campania del luglio 2020 dal titolo “Cultura Campania-Ecosistema digitale per la cultura” con una interessante timeline con indicazione dei costi totali dell’ecosistema: ben 28.500.000,00 di Euro! Stiamo realizzando una sitografia che ci aiuterà ad arricchire i dati di contesto del nostro progetto. I nostri scout hanno preso nota di tutti i soggetti realizzatori: PRICEWATERHOUSECOOPERS ADVISORY SPA INDRA ITALIA SPA ALMAWAVE SRL ALMAVIVA SPA - THE ITALIAN INNOVATION COMPANY e stanno ricercando dati economici incrociati con il nostro progetto per avere così un quadro finanziario più completo.