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Cohesion Policy for the high-school students

Raccontare la ricerca

Ecoespolaratori : l’ecologia siamo noi

Il percorso di ricerca formativa scelto sul portale OpenCoesione riguarda il finanziamento concesso alla SOGESID S.P.A. dal Fondo per   lo Sviluppo e la Coesione FSC compensazioni ambientali regione Campania, relativo alla programmazione 2007/2013 per la rimozione di rifiuti all'interno del territorio di Marcianise.

L'attenzione è ricaduta su questo progetto, in quanto, è un tema che ci interessa da vicino perché nelle nostre terre spesso si parla dell’emergenza ambientale riguardante la scorretta gestione dei rifiuti. Inizialmente siamo state indecise sulla scelta del progetto dal momento che il sito di OpenCoesione, per il territorio di Marcianise riporta più progetti a tema ambiente, il primo riguardante una specifica area e il secondo riguardante invece 18 aree residenziali. Pertanto, con l’aiuto del Presidente della Proloco di Marcainise, prof.  Domenico Rosato, del membro del "Comitato fuochi" di Marcianise Domenico Giuliano e della referente del Centro Europe Direct Caserta dott.ssa Antonia Girfatti, abbiamo scelto il secondo progetto, poiché , pur avendo meno finanziamenti del primo, si estende su una zona più vasta.

Il nostro scopo è quello di far nascere nei giovani e negli adulti una nuova sensibilità ecologica affinché venga data maggiore importanza alle problematiche ambientali, in modo che il cambiamento parta dai piccoli gesti quotidiani, per diminuire il consumismo tipico della nostra società, adottando comportamenti e stili di vita diversi e coltivando, inoltre, un' eco-istruzione socialmente ed emotivamente attiva, al fine di sviluppare un'intelligenza emotiva, sociale ed ecologica, necessaria per affrontare e combattere con buoni risultati le minacce ambientali.

Come nome per il nostro team abbiamo scelto “Il Regno di Arcadia” ispirandoci al mito greco di Arcadia. Secondo la mitologia, vi erano delle ninfe, le driadi, che vivevano in una quercia e la loro vita era legata a quella dell’albero.

Una delle driadi più conosciute era Crisopeleia, la cui quercia era in pericolo perché stava per essere travolta da un torrente, ma a salvarla ci pensò Arcade, che costruì una diga per evitare la catastrofe. Arcade e Crisopeleia si sposarono e Arcade divenne il re di Arcadia, un regno che nelle arti rinascimentali europee era celebrato come un luogo in cui regnava una natura selvaggia e incontaminata tanto che all’epoca dei greci era considerata la dimora ufficiale del Dio Pan, una delle divinità della natura. Il nome del team viene dal pensiero che Arcade abbia trasformato il suo regno, rendendo la natura incontaminata  perché aveva compreso, grazie alla sua amata, che dalla natura dipende la nostra vita e il nostro benessere. Anche noi , allo stesso modo vogliamo  impegnarci per rendere il territorio in cui viviamo un “regno di Arcadia”, non liberandolo semplicemente dai rifiuti ma riducendone la produzione o trasformandoli  al fine di produrre qualcosa di nuovo, migliorando sensibilmente l’impatto ambientale . Per la scelta del logo ci siamo ispirati anche in questo caso al mito di Arcade. Nel logo ogni oggetto ha un significato specifico. In primo piano notiamo il regno di Arcadia, il quale viene sollevato da una mano, che rappresenta la ninfa, che lo salva e lo libera dal territorio inquinato sottostante.

Il sole è un simbolo di rinascita, cosí come anche il colore verde che rimanda all’equilibrio totale, fatto di armonia, amore e speranza.

Il nero rimanda all’inquinamento, alla sporcizia e all’azione distruttiva dell’uomo che spesso non rispetta la natura, non rendendosi conto che essa è un bene prezioso.

Infine, l’arancione e il rosa sono simboli di fiducia in sè, di amore e di aiuto verso gli altri ; infatti, soltanto aiutandoci l’un l’altro possiamo costruire tutti insieme un mondo migliore. 

Per poter svolgere al meglio la nostra ricerca ci siamo divisi in gruppi e, non potendoci vedere personalmente in classe, abbiamo lavorato insieme tramite videoconferenza. I designer si sono occupati di disegnare a mano il logo, vari sono stati i bozzetti realizzati dai componenti del gruppo alla fine la scelta si è indirizzata su quello che rappresentava la mano della ninfa lateralmente all'immagine del Regno di Arcadia , quasi come una carezza protettiva. Sempre i designer  hanno poi trasformato il bozzetto  digitalmente, aggiungendo i colori in base a una precisa simbologia e condividendone la scelta con il resto del team, infine si sono dedicati all'immagine  grafica del Canvas.

Il gruppo dei social e dei blogger si è invece occupato di creare e aggiornare il nuovo indirizzo email e le nuove pagine di Twitter, Instagram e Facebook, mantenendosi sempre in contatto con la community di OpenCoesione per poter essere sempre aggiornati su ogni novità.

Gli analisti e i coder hanno ricercato e condiviso i dati utili alla ricerca inserendoli nel Canvas. Gli storyteller si sono occupati di completare i vari report utilizzando le informazioni ricevute dagli altri gruppi. I Project manager hanno pianificato le attività stabilendo i giorni, gli orari in relazione alle scadenze e hanno contribuito a completare i report. Inoltre, Il nostro lavoro  prevede anche  ulteriori approfondimenti  sui territori provinciali in merito alla situazione di paesi o citta’ limitrofe attraverso l’analisi di dati presenti in rete.

La nostra ricerca è rivolta alle nuove generazioni al fine di trasmettere loro  la consapevolezza che le risorse del pianeta sono limitate, e che quindi tocca a tutti noi rimodellare il rapporto tra uomo e ambiente, per giungere a una visione in cui il primo non cerchi di sfruttare indiscriminatamente il secondo, bensì impari a rispettare la natura e a preservare la ricchezza che essa ci dona quotidianamente. Per poter migliorare l’ambiente il solo riciclo non basta perché si stima che  solo tra il 30% e il 40% dei rifiuti vengano realmente riciclati;  da qui nasce l’esigenza di vedere il rifiuto non più come tale ma come una risorsa, poiché la natura non rimuove ma trasforma.

Attraverso le ricerche effettuate, abbiamo notato che in Italia ci sono degli esempi degni di nota, come i cosiddetti “comuni ricicloni”, ossia delle amministrazioni locali che si impegnano quotidianamente per risolvere il problema dei rifiuti, i quali vengono trasformati in risorse. 

In base ai dati forniti dal Comune di Marcianise è stato stimato un peso di rifiuti abbandonati nei 18 siti individuati di circa 930 tonnellate, pari a circa 715 metri cubi, distribuiti in modo disomogeneo su di una superficie complessiva di circa 2600 metri quadrati. Il Comune  si è attivato, affinché la situazione ambientale della città possa migliorare, attuando nuove disposizioni sull'ambiente riguardanti i sistemi di protezione e di stoccaggio dei rifiuti. Tra gli obiettivi principali troviamo quello di ridurre gli incendi di rifiuti, ma in primis quello di ridurre la produzione stessa dei rifiuti. Sono state anche indotte ulteriori campagne di informazione per diffondere la conoscenza e l'utilizzo del numero verde per il ritiro degli ingombranti. Inoltre, è stato edificato un'eco punto, la cosiddetta "Isola Ecologica “ (situata a Viale della Pace), al fine di favorire lo smaltimento sicuro e corretto dei rifiuti.

 Il comune di Marcianise ha inoltre  posto  delle linee guida per la rimozione dei rifiuti abbandonati o depositati in maniera incontrollata che sono state approvate dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania il 29 Marzo 2013. 

Il comune si occupa di smaltire non solo i rifiuti urbani ma anche quelli “pericolosi”,  si interessa di individuare le aree dove vi sono cumuli di rifiuti per poi rimuoverli, evitando ogni danno e pericolo per la salute e la sicurezza della collettività.