Contatti

Open Data, Civic Monitoring,

Cohesion Policy for the high-school students

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

Iniziamo la ricerca...

Primi passi.

Abbiamo dato inizio alla nostra ricerca esaminando i dati presenti su Opencoesione per capire cosa e come cercare.  Da lì abbiamo appreso che il progetto da noi monitorato consiste nella riconversione di un ex tracciato ferroviario, un tratto che da Palermo portava a Monreale, che diventerà una pista ciclabile/green way e nella ristrutturazione di caselli e stazioni da adibire a strutture di supporto e/o spazi espositivi. Obiettivo primario è l’integrazione del nei diversi ambiti attraversati, riconnettendo e valorizzando alcuni ambiti specifici con particolare riguardo ad aree di verde pubblico.Vedremo come è stata e sarà spesa la somma finanziata di 4.700.000 euro.Da una prima ricerca, effettuata anche sui social, abbiamo potuto notare l’interesse suscitato dalla realizzazione di piste ciclabile a Palermo e in particolare di quanto realizzato in tal senso dalla amministrazione comunale di Palermo: abbiamo potuto infatti appurare che se da un lato la cittadinanza auspica che le piste ciclabili e la mobilità verde aumentino, dall’altro ha suscitato proteste e opinioni non sempre positive il tratto di pista ciclabile  ultimamente realizzato in alcune vie cittadine,  lavori  che non sembrano essere stati effettuati “a regola d’arte”.Siamo passati quindi alla ricerca di notizie su giornali e siti on line e abbiamo appreso, tra l’altro,  che il progetto era stato già oggetto di un precedente finanziamento, ed era stato   presentato e illustrato, durante un incontro ,a territorio e associazioni. Erano state unificate due proposte vincitrici del bando di concorso per  il primo lotto dell’opera da 4,7 milioni di  euro, progetto che non si era arrivati a realizzare entro la scadenza del termine fissato dal  governo nazionale. Nel 2017 infatti il Comune aveva emanato il bando per lo studio di fattibilità (progetto preliminare)  della ciclovia ricalcando il percorso dell’ex ferrovia a scartamento ridotto – mai entrata in attività - Palermo Camporeale, nel suo tratto compreso tra la stazione Notarbartolo e Monreale, attraverso i quartieri Uditore, Passo di Rigano e Boccadifalco. Per realizzare la pista ciclabile erano stati stanziati 4,7 milioni del Patto per Palermo del 2016. A luglio 2018 venivano dichiarati vincitori del bando ex aequo la Società di Ingegneria RSG s.r.l. e il Gruppo arch. Terrana, e il Comune sfruttava la facoltà di affidare loro la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera. Non potendo scegliere una sola proposta, si decideva di unire le due risultate vincenti, ed allo scopo venne creato un Raggruppamento temporaneo di professionisti (Rtp), con evidenti ripercussioni sui  tempi e  per le problematiche nel dover fare una sintesi tra i due progetti. Il termine previsto (31 dicembre 2019)  era stato sforato ma il progetto è stato, come sembra,  rifinanziato. Il percorso, così come risulta dalla proposta unitaria si snoda per circa 12 km,. Lungo tutto il percorso sono presenti 5 ex caselli e due ex stazioni ferroviarie che potranno servire da interscambio, e saranno approntati punti con fontanelle, mentre la struttura stessa della pista dipenderà dalla zona attraversata, a seconda che sia in città o dentro un’area verde. Bisognerà acquisire alcune parcelle di terreno lungo il percorso, mentre altre adiacenti (in rosso) potrebbero essere ulteriormente inglobate per migliorare l’integrazione della greenway col territorio.  Il progetto esecutivo vedrà la luce entro la fine del prossimo anno, e nello stesso periodo, tra luglio e settembre 2020 dovrebbe essere pubblicato il bando di gara per i lavori, con l’assegnazione prevista a febbraio 2021.

Prossimi passi

I prossimi passi consisteranno nel cercare i contatti con chi gestisce il progetto all’interno dell’amministrazione comunale e con le imprese che si sono aggiudicate l’appalto per la realizzazione. Potremo così chiedere come è stata spesa la prima parte del finanziamento.

Inoltre ci proponiamo  di rivedere i dati analizzati finora per avere degli spunti per le ricerche future. Siamo determinati, sicuri dei nostri mezzi e non vediamo l’ora di rimetterci in gioco, iniziando la fase due del monitoraggio civico.