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Code al valico del Gaggiolo-Stabio? TI-CICLO-VIA è un "NO GRAZIE"

Il progetto TI CICLO VIA nasce dalla cooperazione italo svizzera per potenziare un sistema di trasporti intermodale nel segno della sostenibilità. Prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale nel territorio che si estende tra le province di Varese (nei comuni di Varese, Malnate e Cantello) e di Como (nei comuni di Rodero, Bizzarone, Valmorea e Solbiate con Cagno) e il Canton Ticino (nei comuni di Stabio e Mendrisio). Obiettivo primario è ridurre il traffico del pendolarismo transfrontaliero: l'imponente flusso di frontalieri che, ogni giorno, si riversano sulle strade che collegano la provincia di Varese alla Svizzera, impatta su inquinamento e ambiente. Allentare questa pressione è un obiettivo della “strategia per la mobilità sostenibile” del Canton Ticino. Il secondo ambito di intervento riguarda il cicloturismo in risposta a un interesse italo-svizzero a collegare un sistema di piste di dimensione europea. 

Lombardia e Canton Ticino sono territori strettamente legati: le intense relazioni socio economiche superano quelle tra il Cantone e la Svizzera centrale. Negli ultimi decenni il Mendrisiotto ha visto un’imponente industrializzazione, alimentata anche da aziende italiane che hanno delocalizzato, e un crescente pendolarismo. Fra i Cantoni svizzeri, il Ticino è al secondo posto per traffico transfrontaliero. Nel terzo trimestre del 2020 i frontalieri italiani verso il Ticino erano 70.078 su un totale di 80.043 verso l’intera Svizzera. Le province di Varese e Como fanno la parte del leone: nel 2015, su 62.714 lavoratori provenienti dall’Italia 25.395 erano residenti nella provincia di Como, e ben 26.319 in quella di Varese. Si genera così il flusso di veicoli che grava sui valichi. Per Varese, il più importante è quello di Stabio-Gaggiolo. Dalla rilevazione del 25 settembre 2018 risulta che su un flusso giornaliero nel Canton Ticino di 93.000 ingressi per 69.008 veicoli, circa il 10%, 6.725 veicoli, (dei quali il 91% autovetture) è transitato dal valico di Stabio-Gaggiolo. Per contrastare l'aumento delle emissioni di gas serra, dal 2014 il Canton Ticino ha dato avvio a una strategia per la mobilità sostenibile con azioni e programmi volti a incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico (TPL) e disincentivare quello privato (es. tassa sulle aree di parcheggio private). Il Piano di mobilità interaziendale sostenibile “Comparto Stabio” del 2017, promosso da AITI (associazione industrie ticinesi) con il sostegno del Dipartimento del Territorio, aveva fra i suoi obiettivi ridurre il traffico in orario di punta, i posteggi utilizzati, le emissioni di CO2, promuovere il collegamento ferroviario Varese-Arcisate-Stabio-Mendrisio, il trasporto pubblico multimodale e collaborare con i comuni italiani di Varese, Malnate, Cantello per l’allestimento di parcheggi di interscambio. Fra queste misure si collocano anche i progetti interreg SMISTO e TI-CICLO-VIA, che, attraverso la nuova pista ciclopedonale, intende offrire un percorso alternativo per gli spostamenti transfrontalieri casa-lavoro dai comuni di Gaggiolo, Cantello, Malnate e Varese verso le aree produttive di Stabio e Mendrisio. Dalla parte italiana, purtroppo, si fatica a rinvenire una strategia per mettere a sistema gli interventi dei comuni di confine. Anche i lavori di realizzazione della pista hanno subito seri ritardi a causa della difficile governance di progetto e alle varianti.

Il secondo obiettivo di TI-CICLO-VIA è il cicloturismo. Non vi sono rapporti o dati statistici sull’utilizzo della bicicletta nell’area di progetto. Collega Lombardia e Canton Ticino una rete fitta ma eterogenea di percorsi, che, nella parte svizzera, è ben strutturata, mentre in quella italiana i percorsi urbani ed extraurbani sono frammentati, né vi è un coordinamento tra i comuni in materia di mobilità ciclabile. La ciclovia, nella parte che collega Malnate con il valico di Stabio-Gaggiolo, presenta un itinerario principale di 6,8 km. Si aggiungono due tracciati alternativi verso il valico di Rodero (2,8 km) e verso quello di S. Margherita (4,8 km) che affianca la ferrovia dismessa della Valmorea.

Il tracciato TI-CICLO-VIA ha un potenziale ‘to fun’: nella parte italiana rappresenta la naturale prosecuzione verso nord della ciclovia dell’Olona, mentre, in territorio svizzero, l’integrazione delle piste ciclopedonali esistenti e di progetto nel comune di Stabio. Il tracciato renderebbe, inoltre, possibile, attraverso il collegamento con il centro urbano di Mendrisio, la connessione con la pista ciclabile nazionale Basilea-Chiasso (detta anche Nord-Sud, N3), nonché l’itinerario europeo EV5 Londra-Brindisi. Mendrisio-Stabio-ciclovia Olona diventerebbe così itinerario europeo. 

Restano numerosi interrogativi che richiedono un’ulteriore indagine: in primo luogo, quale sarà il tracciato definitivo della pista? La scelta sarà dettata da logiche burocratiche o si potrà massimizzare l’impatto positivo dell’intervento? Questioni che ci guideranno nell’organizzazione dello STEP 3.