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Articolo di Data Journalism

UN PROGETTO AMBIZIOSO : CASSANO IRPINO

Il nostro team ha deciso di monitorare il progetto "Recupero del complesso edilizio ex Palazzo Baronale e dell’area cittadella” di Cassano Irpino.
Così, il giorno 31 gennaio 2022 si è tenuto un incontro interessantissimo con il Sindaco del comune di Cassano Irpino, il quale ha realizzato un innovativo progetto di riqualificazione del Palazzo Baronale e del borgo antico.
L’idea è molto ambiziosa per una piccola realtà come Cassano.
Abbiamo cercato di delineare la storia del Palazzo Baronale, che è stato costruito dai Longobardi come punto strategico, nella parte più alta del borgo, sopra un complesso di gallerie chiuse a causa del terremoto dell’80.
La Cittadella rappresentava invece il borgo antico e comprendeva via Ponzone e via Fondaco, sotto la dominazione medievale dei Cavaniglia.
La maggior parte delle attività si concentravano attorno al Palazzo Baronale, che negli anni 80 diventa bene culturale pubblico.
Tutti gli elementi urbani del nucleo storico – strade, piazze, monumenti, tessuto residenziale – si costruiscono in rapporto agli elementi geografici che costituiscono la topografia del sito. Il nucleo storico fortificato di Cassano Irpino si attesta, formalmente compatto, sulla sommità del rilievo collinare, sulla cui parte più alta si ergono i resti del Castello-Palazzo Baronale che dominano la valle e il tratto iniziale del fiume Calore. Nell’ambito di tale nucleo, via Ponzone che si sviluppa con andamento circolare alla base del Castello-Palazzo Baronale e gli edifici che vi si affacciano secondo una direttrice concentrica e centripeta, rende ancor più evidente il carattere di circolarità che contraddistingue il modellato orografico, esprimendo un chiaro e strettissimo legame con la morfologia dei luoghi e racchiudendo in sé l’essenza culturale e storico-architettonica di questa parte.
Il Sindaco Salvatore Vecchia ha intuito le potenzialità dei luoghi e, in forza del dettato della legge n. 457 del 1978 per il recupero di borghi ad interesse storico, ha promosso un progetto volto al recupero del patrimonio edilizio esistente e al riuso del contesto urbano connesso al Castello-Palazzo Baronale e al borgo medievale della “Cittadella”, con l’obiettivo di rivitalizzare l’area con nuove attività destinate al turismo e al tempo libero, dopo che i noti eventi sismici e i conseguenti trasferimenti fuori sito ne avevano alterato i caratteri distintivi confinandoli al declino e all’abbandono.
Il principio progettuale su cui si è fondata la proposta è di preservare e valorizzare il carattere del centro storico in una logica di continuità dei percorsi pubblici, concepiti come sequenze di spazi e invasi, con un obiettivo generale: preservare l’equilibrio di questo delicato ambiente architettonico-urbanistico, integrando il più possibile il nuovo intervento con l’esistente, senza stravolgere l’identità del luogo. Si è pertanto scelto di utilizzare un linguaggio architettonico finalizzato a enfatizzare le qualità paesaggistiche, ambientali e urbanistiche del luogo, e a valorizzare quanto più possibile la preesistenza.
L’obiettivo è quello di introdurre Cassano in un circuito turistico caratterizzato dai territori al cui interno vi sono palazzi antichi che possono costituire mete turistiche per visitatori sia italiani che stranieri. L’incentivazione del turismo nei piccoli borghi è un nuovo modo di concepire la vacanza, diffusosi negli ultimi anni, che si basa non solamente sul riposo fisico, ma anche su un arricchimento per la mente. Tale turismo si basa “sull’esperienza” in tutte le sue sfaccettature: dalle bellezze architettoniche, a quelle naturali, passando per le tradizioni gastronomiche e per i costumi locali.
Noi oggi, quindi, navigando su opencoesione, siamo riusciti a raccogliere diverse informazioni riguardo i progetti simili con analogo finanziamento, il monitoraggio dei fondi e l’erogazione dei fondi europei negli anni, per poter realizzare alcuni grafici.
Dal primo grafico si può evincere che i progetti simili con analogo finanziamento in Irpinia sono 7, in Campania 362 e, ampliando ancor di più le prospettive, in Italia 2454. Nel secondo grafico osserviamo il costo pubblico monitorato (2.132.571,26), le risorse di Coesione (1.005.595,97) e infine i pagamenti monitorati (1.620.400,56). Nel terzo e ultimo grafico, notiamo l’erogazione dei fondi europei negli anni: 1.005.595,97 (2015), 1.403.300,32 (2016) e 217.100,24 (2017).