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Cohesion Policy for the high-school students

Raccontare la ricerca

Legalità nella manica

Incuriositi dai racconti entusiasmanti dei nostri amici, che l’anno scorso hanno partecipato al progetto PCTO Asoc, noi, alunni della 3Asp Liceo Scientifico “Fermi”, abbiamo iniziato a spulciare, in lungo e in largo, le pagine del portale Opencoesione e ci siamo soffermati su vari progetti, ma dopo averne selezionati alcuni, a larga maggioranza abbiamo individuato il progetto “846-Gioco legale e responsabile”. Stuzzicati dall’argomento, abbiamo iniziato a leggere ed a informarci su come le reti e i servizi digitali, con sistemi di business intelligence, possano identificare ed accertare comportamenti fraudolenti nel settore del gioco d’azzardo. Vivendo in un territorio, “l’Agro aversano”, ove è fortemente sentito dai giovani il senso civico della legalità, dinanzi agli innumerevoli illeciti compiuti dalle organizzazioni camorristiche, è stato naturale, per noi, scegliere tale progetto che rappresenta la parte positiva del nostro Paese. Abbiamo pensato, così, di intitolare la nostra ricerca “Legalità nella manica” come ulteriore stimolo e spinta verso la liceità. 

Il progetto “Gioco legale e responsabile” è finanziato nell’ambito del PON legalità 2014-2020, con risorse del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, per euro 29.277.794,95, di cui spesi euro 23.533.748,23. La data di inizio lavori è stata il 29/11/2018, mentre quella di fine era prevista per il 30/06/2022, ma la fine effettiva non è stata resa disponibile. 

Durante un nostro incontro, abbiamo deciso di indagare il progetto per capire come il finanziamento pubblico sia stato speso e quali fossero le eventuali incongruenze tra i dati forniti e i fatti realmente accaduti. L’obiettivo è quello di rendere i cittadini consapevoli e responsabili in merito all’argomento del gioco legale e su come le mafie utilizzano le frodi in questo ambito, per riciclare denaro “sporco”. Il progetto è rivolto a tutti, ma soprattutto a coloro esposti ai rischi delle dipendenze eccessive e dannose causate dalle scommesse. Il portale Opencoesione ci ha fornito i primi dati di contesto, poiché il progetto è quasi concluso. Altri dati di riferimento saranno selezionati dal sito dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, dal sito del PON Legalità e dalla consultazione di fonti digitali come video presi su youtube e/o documenti, che esaminano le frodi nel gioco d’azzardo.

Il soggetto programmatore del progetto è il Ministero dell’interno ed il beneficiario è l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. 

Durante i primi incontri, che abbiamo tenuto, i proff. Mauro Baldascino, tutor del team, Filomena Vano, docente di supporto, e Mottola Pier Paolo, docente di sostegno, ci hanno illustrato i vari ruoli che noi studenti potevamo scegliere, tenendo conto delle nostre attitudini. 

La distribuzione dei ruoli è la seguente:

Project Managers: D’Angiolella Daniele, D’ Angelo Raffaele, Grieco Antonio;

Designers: Scippa Christian, Del Prete Elia Michele;

Storytellers: Tartarone Gianluca, Vecchioni Gianluca;

Head of Research: Principato Asia, Pezone Daniele;

Analisti + Coder: Principato Cristian Sebastiano, Taglialatela Salvatore, Roscaniuc Viorel Nicusor;

Coder: Cavallaccio Salvatore, Picone Mario;

Social Media Manager: Micillo Lucia, Di Caprio Vincenzo Pio, Simone Francesco;

Blogger: De Angelis Domenico, Schiavone Francesco.

 

SMAF è il nome che abbiamo individuato per designare il nostro team, è l'acronimo di Scacco Matto Alle Frodi, che ben chiarisce qual è il nostro intento di ricerca. Così come un giocatore non permette al Re avversario di muoversi con uno Scacco matto, riuscendo in tal modo a vincere, noi vogliamo provare a vincere con il monitoraggio civico contro l’illecito. Parimenti, il contrasto tra il bene e il male è raffigurato nel nostro logo: uno scudo di colore azzurro, come simbolo della forza e della sicurezza che si vogliono raggiungere eliminando le frodi dal gioco, che racchiude una scacchiera di color fucsia su cui è poggiata una Regina nell’intento di abbatterne il Re. I pezzi rappresentano, l’uno i processi di diffusione dei servizi digitali nell’atto di sconfiggere la corruzione e l’altro gli atti illeciti. Sotto la scacchiera campeggiano le parole “anti frode”, obiettivo specifico del nostro progetto e della nostra ricerca.