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Alla scoperta del Cilento

La storia dei Cenobiti del Bulgheria ha inizio a settembre 2022 quando, con entusiasmo, abbiamo deciso di partecipare, per il secondo anno consecutivo, al progetto A Scuola di Opencoesione.
 

Esaminando attentamente la piattaforma di Opencoesione, il progetto che ci ha affascinato sin dal principio è quello relativo ai lavori di recupero del Cenobio di San Giovanni Battista che consiste nel rifacimento della copertura, nel restauro degli affreschi già presenti e nel ripristino della scala per l’accesso alla torre. Lo scopo del restauro è di valorizzare il territorio così da incrementare sempre di più le visite turistiche, di valorizzare e divulgare il patrimonio materiale e immateriale, riconducibile al fenomeno italo - greco dei territori cilentani. Il Comune di San Giovanni a Piro è proprietario della parte monumentale del complesso del Cenobio, composto dalla Chiesa di San Giovanni Battista, dalla torre merlata e dai resti murari.
 

Nella seconda metà del 900 d.C., dei monaci basiliani, fuggiti dall’Oriente in cerca di migliori condizioni di vita, arrivarono nel sud Italia giungendo nel nostro territorio: il Cilento. La tradizione orale narra che, inizialmente, i monaci si stabilirono in una grotta sul fianco orientale del Monte Bulgheria, denominata Grotta del Ceraseto; proprio da qui deriva il nome del nostro team: “I Cenobiti del Bulgheria”. Una volta costruito il Cenobio, centro di sapienza, di pietà e di scienza, fu realizzato anche un percorso sotterraneo per congiungere l’edificio alla grotta per rifugiarsi dalle incursioni via mare da parte di barbari, pirati e saraceni. Attorno ad esso sorse il paese di San Giovanni a Piro, in quanto furono ingaggiati numerosi coloni, provenienti dalle zone circostanti, considerando che il solo lavoro dei monaci non era sufficiente a gestire un così grande complesso.

Purtroppo, con il trascorrere dei secoli il Cenobio ha subito profonde modifiche ed è sorta, già nel 2016, l’esigenza di richiedere un urgente restauro, allo scopo di non disperdere gli antichi affreschi e le testimonianze di un focolaio di vita ascetica e culturale che ebbe tra i suoi maggiori esponenti,  illustri personaggi come il Cardinale Bessarione e l’umanista Teodoro Gaza.

 A seguito dell’analisi da noi svolta sui documenti ufficiali, abbiamo constatato che la proposta di riqualificazione risale alla delibera della Giunta comunale n.230 del 29 Ottobre 2018. Quel giorno fu stipulato un protocollo d’intesa tra Regione Campania, Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania, Soprintendenza A.B.A.P di Salerno e Avellino, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e Fondazione MIDA (Musei Integrati Dell’Ambiente). Le parti si impegnarono a porre in essere ogni misura per la programmazione, la progettazione, il completamento e l’attuazione di ogni azione finalizzata alla realizzazione di interventi di restauro, valorizzazione, riqualificazione ambientale, paesaggistica e funzionale del complesso del Cenobio Basiliano di San Giovanni a Piro e della Grotta Eremitica del Ceraseto, richiedendo, inoltre, la costituzione di un Tavolo Tecnico.

L’iter di approvazione del progetto ha inizio con la delibera n.182 del 12 Ottobre 2020, con la quale è stato incaricato l’Ufficio Tecnico Comunale di attivare le procedure per l’esecuzione degli interventi di restauro del Cenobio Basiliano, nominando come RUP l’ingegnere Paolo Ferraro. Successivamente, nel giorno 11 Marzo 2021,  è stato approvato con delibera n.56 il progetto esecutivo dei lavori di recupero  del Cenobio di San Giovanni Battista finanziato con D.P.C.M. 17.07.20 per l’importo complessivo di € 68.515,00, (vedi sotto riportato quadro economico).

Negli step successivi, organizzeremo degli incontri con le principali parti coinvolte, vale a dire il Sindaco Ferdinando Palazzo, che abbiamo prontamente contattato;  l’Arch. Giovanni Villani; il Responsabile UTC, nonché  RUP Ing. Paolo Ferraro; l’impresa CARBONE Francesco e l’esperta ISTAT Antonella La Faci.

Che la nostra avventura abbia inizio.