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Articolo di Data Journalism

Un sogno che diventa realtà

Finalmente, dopo circa vent’anni, la popolazione di tutto il Cilento torna a gioire grazie all’approvazione del progetto “LAVORI DI RECUPERO DEL CENOBIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA” che il nostro team ha deciso di monitorare. 

Il Cenobio è uno dei più importanti monasteri del monachesimo greco dell’Italia meridionale, edificato nel 990 d.c. dai Monaci in località Ceraseto, dove successivamente sorse il comune di San Giovanni a Piro. Non è stato facile arrivare fin qui; il suo progetto di recupero è stato oggetto di discussione per oltre vent’anni, infatti, la prima delibera della giunta municipale risale al 2000. Dalla sua analisi, abbiamo rilevato che il Comune approvava il progetto preliminare per “interventi di restauro, valorizzazione ambientale e paesaggistica dell’area, riqualificazione funzionale del Cenobio Basiliano”, per l’importo di ben L.1.500.000.000. Nel luglio del 2004, quando l’euro aveva ormai sostituito le care e vecchie lire, con la delibera di giunta regionale, veniva inserito, con il codice “I27”, l’intervento dal titolo “Cenobio Basiliano” per la cui realizzazione erano state destinate risorse comunitarie del P. O. R. Campania 2000/ 2006 per un importo complessivo di €750.000,00. In seguito, con il decreto del Soprintendente del 21/ 07/ 2005, veniva richiesto alla regione Campania l’erogazione del primo acconto del finanziamento comunitario, ma con il decreto dirigenziale del 31/ 12/ 2006, la Regione rideterminò l’originaria spesa dell’intervento a €624.289,02. 

Tali fondi, però, sono stati erogati solo in parte e utilizzati per riportare alla luce l’intero sito storico che era ormai diventato una fossa comune; durante questo intervento furono ritrovati molteplici affreschi tra cui quelli di San Basilio e Sant’Antonio. Successivamente, il Comune e la Soprintendenza presentarono alla regione Campania un’istanza di riassegnazione di un’ulteriore somma per l’importo di €125.710,98 ma, a questa non c’è stato riscontro. Il 15/ 10/ 2018 il comune di San Giovanni a Piro aderì all'invito della regione Campania e della fondazione Mida, per sottoscrivere un protocollo di intesa finalizzato alla tutela dei beni materiali e immateriali, riconducibili agli esiti storici prodotti dal fenomeno del monachesimo italo- greco . Nel 2020 finalmente si riesce ad ottenere, grazie al DPCM.17/ 07/ 2020, un finanziamento di €136.790, da destinare ad investimenti in infrastrutture sociali. La somma è stata suddivisa in 4 quote annue di totali €34.197,50; le due annualità del 2020 e 2021 vengono destinate all’intervento di restauro della torre merlata e della cappella laterale. I lavori, ad oggi, sono ancora in corso perché rallentati prima dalla pandemia e poi dallo scoppio della guerra, causando, inoltre, un aumento dei costi precedentemente preventivati. La terza annualità, invece, sarà destinata al ripristino del sentiero che collega il Cenobio alla Grotta del Ceraseto; sull’utilizzo del quarto lotto c’è ancora incertezza ma, a seguito di un incontro con il Sindaco, abbiamo appreso che, probabilmente, sarà investito per garantire un maggior efficientamento energetico a tutta la struttura.

Uno dei nostri obiettivi è stato quello di valutare se la ristrutturazione del Cenobio ha avuto, ad oggi, conseguenze positive o negative sull’economia e lo sviluppo culturale della popolazione locale. Considerando la vocazione turistica del nostro territorio e i dati ISTAT, relativi ai flussi turistici del medesimo Comune dal 2017 al 2021, si evince che c’è stato un incremento delle presenze turistiche rispetto al 2020 quando tutta l’economia del Paese fu penalizzata dalla pandemia. Il Cenobio dal 2021, è sotto la protezione del FAI e ciò potrebbe aver contribuito all’incremento dei flussi turistici. 

Per condurre la nostra indagine abbiamo somministrato anche dei questionari ai residenti di tutto il comune e in particolare ai proprietari delle varie attività commerciali ed artigianali, di varia età ed occupazione. Dall’analisi delle risposte ottenute, si deduce che, molti lavoratori autonomi, circa il 43,3%, di età compresa tra i 30 e i 50 anni riconoscono i benefici che le attività commerciali, ricettive e turistiche hanno ottenuto dall’incremento delle visite al monastero. Nonostante ciò, però, credono che la promozione della sua storia debba estendersi anche nelle scuole, organizzando attività che coinvolgano soprattutto i giovani, magari proprio attraverso l’utilizzo dei social

Senza nessun dubbio, l’impatto della sua ristrutturazione è stato positivo per tutto il territorio e, molti giovani, conoscono la sua storia e ritengono che sia fondamentale per lo sviluppo economico e culturale della loro comunità e non solo, anche quella di tutte le zone circostanti. Ormai quando si parla di San Giovanni a Piro e del Cilento, non si può non pensare al Cenobio Basiliano di San Giovanni Battista!