Pitch

Tutto ha inizio quando scopriamo l’esistenza del progetto della nascita del Museo Nazionale della Resistenza ai Bastioni di Porta Volta a Milano; da lì a poco sarebbe iniziata la sua costruzione ed è proprio questo il motivo che ci ha spinto a sceglierlo: il fatto che dovesse ancora essere costruito.

Questa ricerca è nata dal desiderio di sollecitare la cittadinanza a pensare che un museo non sia solo luogo di cultura ma anche motivo di aggregazione e condivisione del sapere. A livello scolastico potrebbe aiutare perché, vedendo una cosa dal vivo, si riesce a memorizzare e studiare meglio. Il museo si offre agli abitanti di Milano e ai turisti per riscoprire o capire meglio aspetti di un periodo storico certamente complesso ma dal quale sono usciti i valori della democrazia e della libertà.

“Arriva così il giorno del sopralluogo, dove sarebbe dovuto sorgere il museo.

Giunti al cantiere ci siamo resi conto che non c’era nulla se non un’associazione che voleva salvare un glicine monumentale, che con la costruzione del museo sarebbe stato abbattuto.

Questa è stata “la svolta” del nostro progetto, infatti ora avevamo due percorsi, quello che avevamo trovato noi e quello che abbiamo visto sul luogo.”

Il progetto scolastico dell’ OpenCoesione è giunto alla fine, ma noi vorremmo continuare il monitoraggio sul progetto Museo dei Bastioni di Porta Volta a Milano, anche per scoprire tra i due contendenti, museo e circolo “ex combattenti”, chi avrà la meglio.

Per continuare a monitorare il progetto potremmo fare un altro sopralluogo, magari tra un paio di mesi, per vedere se ci sono stati cambiamenti proprio lì dove dovrebbe sorgere il museo.

Un altro obbiettivo sarebbe quello di ricevere una risposta dal comune per ottenere più informazioni sull’andamento dei lavori.

Ci auguriamo che attraverso la diffusione del nostro monitoraggio civico le persone di Milano che non erano a conoscenza del progetto possano sentirne parlare e rifletterci, come abbiamo fatto noi.

Sarebbe dunque interessante provare a intervistare nuovamente, tra qualche tempo, sia gli studenti delle scuola che si trovano vicino a Porta Volta sia chi abita lì.

Sarebbe bello se il silenzio che abbiamo ricevuto come risposta alle nostre prime ricerche si trasformasse in conoscenza, riflessione e cittadinanza attiva.