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LUCE GREEN: PIU’ RISPARMIO, MENO INQUINAMENTO!

Interno giorno in un’aula scolastica, la LIM accesa e un gruppo di alunni come tanti: siamo noi, la terza C SIA dell’ITET Garibaldi di Marsala. La prof parla di ASOC, di noi, di cosa dovremmo fare…Una pagina cattura la nostra attenzione: è OpenCoesione: la classe si scuote, non pensavamo che i cittadini potessero avere accesso a tante informazioni! Gli open data sono una grande occasione di partecipazione attiva e ci intriga l’idea di diventare cittadini monitoranti, quasi degli investigatori sulle tracce dei fondi europei.
Inizia così la caccia al progetto da monitorare sul nostro territorio: divisi in gruppi esaminiamo quelli che ricadono su Marsala, con una attenta data expedition; ogni gruppo fa la sua proposta e presenta il suo canvas, sostenendone le ragioni. La scelta è difficile, la discussione accesa, ma, alla fine, si giunge ad una conclusione condivisa: esamineremo “EFFICIENTAMENTO TECNOLOGICO DEGLI IMPIANTI DELLA PUBBLICA ILLUMINAZIONE FINALIZZATO ALLA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI MARSALA”.
Adesso dobbiamo darci un nome che ci identifichi legandoci al progetto. Anche questa è stata una scelta combattuta, molti nomi sono stati scartati perché scontati, altri perché già sentiti o poco significativi; tante proposte vengono esaminate e bocciate, fino a “GREEN STREET LIGHT”: questo sarà il nome del nostro team! Ci sembra che racchiuda l’essenza del nostro progetto: più luce “green”, a basso impatto ambientale e nel segno del risparmio energetico. Partiremo quindi da un’attenta analisi degli open data disponibili; quindi cercheremo di contattare gli attori istituzionali, programmatori e beneficiari, nonché l’impresa aggiudicataria dell’appalto, per conoscere la storia del progetto e il suo stato di attuazione. Intervisteremo esperti di ingegneria energetica e imprenditori del settore e sarà interessante anche sentire i cittadini residenti nelle zone in cui i lavori sono stati già realizzati, per conoscere la loro opinione e gli effetti che la nuova illuminazione ha avuto sulla vivibilità della zona.
Il risparmio energetico è diventata una priorità per l’intero pianeta: negli ultimi mesi il cambiamento climatico si è manifestato in maniera drammatica, con un aumento vertiginoso degli eventi climatici estremi. L’aumento di ondate di calore, siccità e inondazioni sta già superando le soglie di tolleranza di piante e animali, causando mortalità di massa in alcune specie. Questi eventi meteorologici si stanno verificando simultaneamente, causando impatti a cascata sempre più difficili da gestire. Per evitare una crescente perdita di vite umane, biodiversità e infrastrutture, è necessaria un’azione immediata per adattarsi al cambiamento climatico e, allo stesso tempo, per ridurre rapidamente e profondamente le emissioni di gas serra. Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede soluzioni locali. Ognuno può contribuire a limitare i danni: dal modo in cui viaggiamo, all'elettricità che usiamo, al cibo che mangiamo, possiamo fare la differenza. Così le Pubbliche Amministrazioni devono fare la loro parte riducendo i consumi energetici anche nella pubblica illuminazione. Questa è la sfida del futuro, che anche l’Europa sta affrontando con progetti ambiziosi e scadenze precise, sintetizzati nel Green Deal, che dovrà sicuramente essere parte dei nostri approfondimenti.
Inoltre, non possiamo dimenticare che il quadro è stato ulteriormente complicato dal conflitto russo-ucraino. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è caduta come un macigno sull’Italia e su tutta l’Europa, mostrando la fragilità di un sistema strategico troppo dipendente dalle importazioni di gas dalla Russia. Così la crisi internazionale causata dal conflitto tra Russia e Ucraina si è intrecciata con la crisi energetica già in corso, portando un aumento in bolletta di circa il 55% per la componente elettrica e del 42% per quella del gas nel primo trimestre del 2022. I Paesi dell'UE hanno adottato un regolamento di emergenza per far fronte al rincaro dei prezzi dell'energia e aiutare i cittadini e le imprese più colpiti dalla crisi energetica. Infatti, non ha senso pensare a un aumento della produzione di gas o allo sfruttamento delle rinnovabili a breve termine. L’Italia non è pronta per affrontare l’emergenza nel breve periodo, perché il nostro sistema economico è basato su gas e petrolio, occorre quindi diversificare le fonti energetiche e accelerare sulla transizione energetica.
Tanta carne al fuoco, quindi, argomenti impegnativi e di stretta attualità che affronteremo studiando cause ed effetti e sperando nella disponibilità degli esperti che consulteremo. Fondamentale sarà anche riuscire a coinvolgere i nostri concittadini, partendo dal progetto di efficientamento, per giungere a parlare di risparmio energetico e di ciò che ciascuno di noi può fare. Gli scienziati sono stati chiari: dobbiamo agire subito, tutti insieme; tutta la società e le singole persone possono fornire un contributo. Il nostro obiettivo è aprire un dibattito, spiegare come stanno le cose e incoraggiare tutti a introdurre cambiamenti nel quotidiano; vogliamo coinvolgere politici e imprenditori per spingerli ad agire e introdurre piccole azioni per il clima anche a scuola.
Per raggiungere questi obiettivi useremo tutte le tecniche di comunicazione a nostra disposizione: comunicati stampa, interviste, social network, canale Youtube e incontri in presenza e online.
Ci piace pensare che il nostro lavoro possa incidere realmente, cambiando, almeno un po', le abitudini dei nostri concittadini e incoraggiandoli a fare le scelte giuste per impedire l’aggravarsi del cambiamento climatico.
Sogniamo in grande, siamo ambiziosi e convinti di dover agire per salvaguardare il nostro pianeta e il nostro futuro!