Tema del progetto
Giardino del complesso di San Francesco, attuale biblioteca comunale di Orvieto.
<p> Il tema del progetto è stato scelto per le sue molteplici valenze, prima tra tutte è il contesto storico e architettonico. Il giardino in questione infatti era probabilmente l’orto del convento annesso alla chiesa di San Francesco, sito nel centro storico di Orvieto, a due passi dal ben più noto Duomo. Lo stesso complesso, è stato in tempi più recenti, sede dell’istituto Tecnico Commerciale prima di trasferirsi nella sede più recente di Ciconia, sotto la rupe ed oltre il fiume Paglia. Dopo la ristrutturazione il complesso è stato adibito a biblioteca comunale, salvando molti volumi e, i suoi lettori, dal luogo angusto in cui erano precedentemente conservati. Ampi spazi e luce caratterizzano la nuova biblioteca, che non è solo luogo di lettura e consultazione libri ma anche luogo di svago e relax per chi la frequenta. Al suo interno vi sono infatti una sala convegni, una sala multimediale dove poter vedere video, un’area destinata ai giochi di società, oltre ad angoli per leggere in tranquillità. Anche il chiostro interno contribuisce a rendere gli ambienti luminosi e rilassanti. Sulla scia di questo concetto tra il 2012 e il 2013 si sono realizzati i lavori di riqualificazione del giardino annesso. Uno spazio aperto affacciato sulla sottostante rupe. Lo spazio del giardino è costituito da un’area pavimentata che congiunge l’edificio al giardino stesso ed è suddivisa da questo da una gradinata semicircolare in cemento impreziosita da ceramiche colorate realizzate da un artigiano locale. Il tema dell’artigianato locale è un ulteriore valore aggiunto a questo spazio. Sul perimetro del giardino, verso il belvedere, sono piantumate delle rose antiche, selezionate e catalogate, riconoscibili da un cartellino sistemato accanto ad ogni pianta. Sotto un albero è posta una panchina di metallo di forma semicircolare. Lo spazio esterno pavimentato richiama alla forma di un teatro all’aperto e questa è la funzione che è stata data a questa parte del giardino. Infatti nel periodo primaverile ed estivo vi si svolgono una serie di attività culturali e di intrattenimento all’aperto, collaterali alle attività della biblioteca stessa. Questo spazio permette alla biblioteca di uscire fuori dallo spazio chiuso e confinato e di aprirsi alla comunità con attività alternative e con un pubblico diversificato rispetto ai consueti fruitori. L’obiettivo è quello di diffondere cultura a trecentosessanta gradi, coinvolgendo target di pubblico diversi con attività di diversa natura. Ulteriore valenza emotiva è la dedica di questo spazio ad una ragazza, figlia di una ex bibliotecaria, deceduta dopo aver dato alla luce la propria figlia. Questo spazio è così divenuto simbolo di rinascita e di vita. Luogo di socialità, intrattenimento e creatività a servizio dei cittadini. La nuova sfida è quella di realizzare attività che possano sfruttare questo spazio anche nei mesi invernali e attività che possano coinvolgere più cittadini possibili, diversificate per temi, età e tipologia. La sfida è sempre aperta.